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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

giovedì 3 dicembre 2020

RUBRICA: PRESENTA IL TUO LIBRO - Non chiamarmi papà di Angela Sofia Lancella

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“Un tuffo coinvolgente ed emozionante nella Calabria dei primi decenni del Novecento. Emilia, figlia illegittima di un nobile latifondista, combatte fin da piccola per sopravvivere all’abbandono della madre e all’indifferenza del padre, il cui amore ella ricerca ostinatamente per tutta la vita.” 

 La storia si svolge in un immaginario paesino delle montagne silane. Emilia è costretta ad affrontare, ancora bambina, la morte della nonna, l’unica persona che si occupa di lei e trascorre quegli anni nell’assenza di affetti veri, impaurita dalla vita e alla ricerca di verità nascoste o riportate con superficialità. A soli ventidue anni crolla improvvisamente nella depressione post-partum e, dove viene ricoverata, conosce un altro inferno in cui sono segregate anche persone per futili motivi, spesso per un nonnulla. Emilia supera anche questo periodo ma non smette di lottare con il mondo che va controsenso e infine salverà il padre che mai l’ha amata. Si sentirà incompleta e si risolleverà a fatica ricercando nel passato per comprendere e dare un senso alla sua vita. Imparerà a essere forte ma non eliminerà le sue fragilità. 
 Angela Sofia Lancella

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martedì 1 dicembre 2020

RUBRICA: PRESENTA IL TUO LIBRO Quando salgono le ombre di Gabriella Pison

 

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Tra le montagne di un immaginario paese al confine tra Italia, Austria e Slovenia, la placida quiete degli abitanti viene travolta dalla furia cieca di una popolazione infida, quella dei Nani, che affonda le radici in un remoto passato nel cuore dell’Impero Austroungarico.

Una narrazione che si fa via via più avvincente e ricca di colpi di scena, dalla constatazione da parte di un anziano dei cambiamenti nel comportamento dei suoi compaesani, a partire da un apparente ringiovanimento a bordo di biciclette ultratecnologiche, alla scoperta di antichi testi portatori di disgrazie e orrori, fino all’incontro con verità nascoste e mostri sepolti nella profondità della terra e della memoria.

Un intreccio incalzante di indizi, sospetti, vicende sconvolgenti e raccapriccianti scoperte, tra digressioni che portano talora il lettore fuori strada, fino allo sconvolgente finale; un terremoto biologico e morale, che sembra scomporre l’architettura di questo mondo e dei suoi abitanti, vittime inconsapevoli di eredità medianiche e geni aberranti, sospesi tra il bene e il male, in un alchemico labirinto di divinazioni, formule criptiche, echi del passato, vibrazioni cosmiche e…tintinnii d’ossa.

Gabriella Pison