Pierfranco Bruni

Franco Fusca non c’è più! È partito verso altri deserto o verso altri mari!
Non voglio esserci. Non potrò esserci. Non devo esserci. Una promessa antica! Ai nostri funerali non possiamo partecipare. Tu al mio. Io al tuo. Non possiamo sancire la nostra fine. Terrena. Tanto meno possiamo assistere a quel “viaggio” che tanto ci piaceva, e per il quale abbiamo creato un viaggiare viaggiando. Sempre e comunque.
Non voglio esserci al tuo funerale.
Perché scaverei il solco nella tua vita trasformandola in morte definitiva.
Devo sapere che tu non sei morto. Tu sei in quella vacanza del viaggio che si chiama assenza fisica. Ti ricordi quella tua poesia che a me dedicasti, molti anni fa, e che diceva che andremo avanti come due querce. Anche nell’assenza di uno dei due.
Non voglio assistere ai riti. Al funebre attraversamento delle condoglianze, al pianto del figlio, della vedova, degli amici stretti e lontani.
Io e te eravamo altra cosa. Non in amicizia. Ma nella vita. Lo siamo sempre stati.
Tu sei morto? Il riso è una armonia delle allegorie.
E le tue pagine? Le tue poesie, i tuoi versi, il tuo costante giocare con la vita.