Art. di: Michele Santoro
Prima o poi
qui verrò a chiudere la patta.
Quando più forte
spirerà la bora
e cadranno le bacche dei cipressi
raccoglierò le lodi nel cordoglio.
Passerò in toga tra voi
e con il tocco in pugno
per ringraziar
d'avermi atteso a lungo.
E voi redenti
e con le braccia tese
sorriderete dalle vostre icone.
Più volte ho provato a chiamarti e la tua voce, alla fine, si è materializzata ed è iniziato, tra noi, quel dialogo amichevole e semplice, fatto di stima reciproca. Ciao Michè mi hai risposto parlandomi dei tuoi amici poeti contemporanei lucani, della loro vita e dei pensieri sentimentali che esprimevano. Ti soffermavi, spesso,su Ernesto De Martino, sulla cultura arbereshe lucana e calabrese e, in particolare, eri attento nella descrizione dell'amicizia avuta, nel tempo, con Carlo Levi che aveva curato la copertina della seconda edizione del tuo libro “Il lungo giorno della civetta”.