Mercoledì 24 e giovedì 25 aprile p.v., due significativi appuntamenti in memoria della Resistenza.promossi e organizzati dal CRAC Puglia della Fondazione Rocco Spani Onlus, con il contributo del Museo FRAC di Baronissi (SA).
Mercoledì 24, alle ore 18.00 nella Project Room, spazio museale del CRAC Puglia (Centro di Ricerca Arte Contemporanea), avrà luogo l’inaugurazione della mostra di arte contemporanea “Il Respiro della Libertà. In memoria della Resistenza”, curata dal critico e storico dell’arte Massimo Bignardi, già professore di Storia dell’arte contemporanea e di Arte ambientale e architettura del paesaggio presso l’Università degli Studi di Siena. La mostra presenta quattordici opere di noti artisti - Franco Angeli, Terry Atkinson, Enrico Baj,Luigi Bartolini, Gianfranco Baruchello, Alik Cavaliere, Sergio Dangelo, Giulio De Mitri, Riccardo Tommasi Ferroni, Renato Guttuso, Renato Mambor, Gastone Novelli, Giuseppe Spagnulo, Peter Willburger -, appartenenti a geografie, formazione e linguaggi diversi, che narrano momenti identificativi di una vicenda storica da non dimenticare. Una festa che propone riflessioni intorno a determinati valori.
"Resistere all’oblio della memoria - scrive in catalogo il curatore della mostra Massimo Bignardi -,ai tentativi di svilire in retoriche celebrazioni i valori consegnatici dalla Resistenza. Resistere vuol dire ricordarli e attualizzarli nel nostro presente, cioè rinnovare lo spirito che restituì all’Italia il suo posto tra le grandi democrazie. Resistere per mantenere alti i valori etici che tengono insieme le comunità e danno ad esse prospettive di pace, di solidarietà, di uguaglianza, di dignità contro ogni razzismo.
E sono questi i valori che, Giulio De Mitri ed io, abbiamo voluto richiamare tracciando le linee di questa mostra allestita come un ulteriore progetto: un progetto etico, fondato sull’intreccio di linguaggi creativi diversi tra loro, ovvero un fil rouge che si muove tra pittori, incisori, poeti e scrittori che hanno vissuto, da ragazzi o da giovani, i drammatici primi anni Quaranta, segnati dal Fascismo cruento e sanguinario e dall’occupazione nazista.