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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

sabato 30 luglio 2016

Francesco Fusca a un mese della scomparsa


Sono già trascorsi 30 giorni, caro Franco. 
Sei viaggio nel viaggio e resti lungo i nostri passi

di Pierfranco Bruni
                                               

Caro Franco,

E’ passato già un mese che tu non ci sei. Se verso un altro viaggio… Il viaggio…
A volte il tempo ci attraversa come onde di mare nel vento e noi siamo stati sempre dei naviganti in ascolto della marea d'altura...
Tu non ci sei piu a recitare il Cantico degli amori o la festa dei sorrisi e viaggi nel tuo Viaggio per scoprire isole nuove che vanno oltre Ulisse e oltre Calipso... 
Resti l'aquilone che sei sempre stato con le tue verità mai taciute e la tua ricerca di prode guerriero nei sentieri del tutto e nella leggerezza del nulla... 
Oltre il Golgota ci sono le pazienze che hanno l'umiltà dei camminatori di deserti... 
Forse sei entrato in un tramonto dove le ombre sono luci... 
Ti scriverò ancora per scrivere un nuovo libro insieme sempre programmato e sempre rimasto incompiuto... 
Cristo è sulla nostra strada!
Cristo è il nostro viaggio... 
L'attesa è una sentinella... 
Che il dio del Sole sia con te!

giovedì 28 luglio 2016

Un Museo nazionale a Taranto come modello manageriale tra risorse e vocazioni

di Pierfranco Bruni



     Taranto con l’autonomia del Museo archeologico nazionale  ha aperto una nuova stagione di fare cultura con una potenzialità forte. L’inaugurazione del Museo, con la sua piena autonomia, con la presenza del Premier Renzi e il fautore della Riforma dei beni cultural, Franceschini, ministro dei beni culturali, costituisce una vera svolta nel campo della cultura. Il legame tra museo e territorio, tra museo e mediazione culturale, tra museo e contesto storico europeo costituisce una chiave di lettura non solo storica ma si inserisce in una idea progettuale dei beni culturali. Si deve concepire il ruolo del museo in termini di comunicazione globale e deve saper guardare ad una utenza che sia abbastanza ampia. Il museo deve poter affrontare il territorio attraverso una mediazione alta ma anche popolare. E questo percorrere ci invita ad  una riflessione importante che riguarda però non solo la visione dei musei ma direi quella, in senso generale, dei beni culturali in un progetto articolato. L’indirizzo della Riforma Franceschini è in questi principi.
      Il Ministero per i beni e le attività culturali e turismo ha, oggi più che mai, un compito di estrema rappresentativa in un quadro in cui il sistema delle relazione deve riguardare percorsi non solo italiani ma anche europei. Ed è attraverso queste strutture che bisogna focalizzare riferimenti certi.

Farsi coinvolgere per vivere nella vita nella letteratura: da Pirandello a Giuseppe Berto

di  Pierfranco Bruni 


“È importante  che tu sappia esattamente perché vuoi farti coinvolgere”. È Carlos Castaneda ne “Gli insegnamenti di Don Juan”. Perché ho voluto citare Castaneda? Perché questa frase? Nella vita come nella letteratura occorre fare delle scelte e restare ubbidienti o disubbidire cercando di capire il motivo. Farsi coinvolgere o meno? Restare apparenza o vivere il personaggio che si è, nella vita, o il personaggio che si pensa di incarnare, in letteratura. In un tale percorso certamente vengono chiamati in causa scrittori, tra gli altri, come Pirandello, Kafka, Borges, Ionesco, Giuseppe Berto sino a Francesco Grisi.
Giuseppe Berto e Francesco Grisi
Il sentimento del coinvolgimento (perché, in fondo, andrebbe trattato come tale) è uno scavare nei meandri – ragnatela dell’esistenza. Pirandello ha vissuto il suo male di vivere, ovvero il male oscuro di Berto, trasferendolo, appunto, nei personaggi, i quali sono diventati il tutto in una dimensione in cui la corda della follia è la pura verità di un archetipo.
Gli archetipi diventano, comunque, il superamento della ragione ed anche della fede per restare griglia che cattura il mito attraverso i segni e i simboli. Pirandello, che uscì dal sacro come un camminatore labirintico che trova lo spicchio di luna senza aver conquistato Arianna, è simile al personaggio kafkiano che vive nella metamorfosi ed è comparabile con il solitario viandante di Ionesco che non ha bisogno di luce per ritrovarsi bensì dell’assurdo.

mercoledì 27 luglio 2016

Il mio Mediterraneo si racconta tra archeologia ed etno – antropologia

di Pierfranco Bruni*


     Archeologia ed etno –antropologia: un viaggio tra popoli e civiltà.  Le minoranze etno-linguistiche hanno una loro etnie di origine (non tutte le minoranze classificate possono essere considerate, comunque, sotto dei parametri etnici originari perché accanto a modus storici vi sono anche modus linguistici che non sono certamente da rapportare a dei dialetti) in quanto sono portatori di interessi culturali primigenei e, proprio in virtù di ciò, i territori sono i veri luoghi di una comprensione che non può prescindere da una rappresentazione che deve avere una sua specificità nel dato archeologico e nella lettura archeologica dei territori stessi.
      Oggi più che mai bisogna penetrare quelle realtà storiche nel cui interno insistono dimensioni etno - archeologiche. La cultura degli Arbereshe o dei Catalani o degli Occitani o Provenzali o Grecanici ha una sua sistematicità in una temperie territoriale e non solo storica. Ecco perché il rapporto tra i luoghi reali e i non luoghi di una metafora viva nell’antropologia moderna va oggi riscontrata sia sul piano di una metodologia storica sia attraverso uno scavo che possa mettere in relazione i popoli che hanno abitato un determinato territorio sia come insediamento vergine sia come insediamento sopraggiunto.
      E’ su questo profilo che i popoli si interpretano e vanno riconosciuti in una geo-politica che possa abbracciare, certamente, il loro destino ma anche la loro conflittualità storica. Non so se affermando che le presenze minoritarie in Italia sono il risultato di un conflitto esistente nei popoli di appartenenza nei quali si è creata una frattura e quindi una successiva diaspora, sia errato o meno. Ma è naturale che queste etnie costituitesi tali nel contesto italiano provengono o da una diaspora o da un ripopolamento coatto di un territorio o da una tradizione  di viaggiatori che hanno lasciato le loro terre e che hanno trovato una loro terra simile a quella abbandonata.

lunedì 25 luglio 2016

La storia si fa con i documenti

Qui è anche la lezione di mio padre.
Una mostra evidenzia il percorso


di Pierfranco Bruni

La mostra sarà pronta per settembre. Cosenza. Terrazzo Pellegrini. Poi Istituto Virgilio Italo Bruni – San Lorenzo del Vallo.

Ricostruisco storie ma anche la Storia. Bisogna non rinnegare mai. Andare avanti. Con molta pazienza ricostruisco uno spaccato temporale nella Calabria degli anni Venti e la vera realtà attraverso documenti.
Protagonista è mio è mio padre e la sua famiglia come ho già fatto con Micol Bruni in “Cinque fratelli. I Bruni Gaudinieri nel vissuto di una nobiltà” (Pellegrini). I documenti fanno la storia ed io su quei documenti ho lavorato e sto lavorando. C’era una volta una storia che rimase cronaca e una cronaca che andò oltre il quotidiano. Ci sono sempre i documenti che dichiarano. Si fanno testimonianza e identità.
Ho ascoltato echi giungere dalla strada. Il mercato. È martedì mattina. Rumori leggeri timori di infanzia.
Oggi so qual è il mio cammino qual è il mio inquieto scrivere. Scrivere ciò che sei. Scrivere senza reticenza ciò che il cuore ti chiede e ti detta.
Il resto sono gli altri. Gli altri non sono te. Noi siamo stati noi resteremo. Perché parlo di mio padre? Un percorso documentario che si presenta in mostra. La mostra lo sottolinea. Credo che ogni figlio debba testimoniarsi e testimoniare il vissuto. Soprattutto quando i padri sono stati  protagonisti di un viaggio storico e umano.

martedì 19 luglio 2016

Il Pirandello originale, coraggioso e mai conosciuto nel libro di Pierfranco Bruni. “Luigi Pirandello. Il tragico e la follia”

Pirandello nostro contemporaneo, potremmo dire leggendo questo ultimo libro di Pierfranco Bruni: “Luigi Pirandello. Il tragico e la follia” (Edizioni NEMAPRESS).

Pirandello, la cui lettura ci aiuta a capire le nostre inquietudini, le angosce ma anche le utopìe, le follìe e le speranze.
E questo grazie alla sensibilità e la profondità di studioso che Pierfranco Bruni dimostra ancora una volta.
La critica letteraria italiana spesso ci costringe a leggere libri che sembrano sterili esercizi, giochi intellettuali, soltanto utili per i concorsi universitari di un sapere sempre più particellizzato.
Il Pirandello di Pierfranco Bruni, invece, chiama in causa direttamente la nostra intelligente curiosità quando affonda il suo sguardo critico su accostamenti  a prima vista molto coraggiosi o addirittura arrischiati, Pirandello sciamano, Dante in Pirandello, le radici arabe, Tra Occidente e Oriente, ecc. 
Credo che nessuno finora abbia letto Pirandello e Pavese insieme, “gli scrittori del tutto e dell’impossibile, del tragico e dell’indefinibile disperazione”
Splendide le pagine sul rapporto Pirandello –Marta Abba, lo scrittore e la sua Musa.
Importante e  imperdibile l’analisi del “Mal giocondo” su Pirandello poeta di cui pochi hanno scritto e ancor di meno parlato.
Perché leggere  questo  “Luigi Pirandello, il tragico e la follìa” di Pierfranco Bruni? Perché Bruni è anche uno scrittore di suo, che riesce  a “passare” contenuti e concetti di altri scrittori, in questo caso di Pirandello, spolverandoli di verità personali, rivitalizzandoli con la cultura di chi trova fratelli ed amici vissuti “semplicemente” prima di lui.
Lo stile è paratattico, spesso frammentato in interventi nominali, con ellissi di verbo. Ma per questo le frasi di Pierfranco Bruni si bevono come acqua frizzante nel pieno della calura estiva. E rinfrescano lo spirito, come solo la vera cultura sa fare.
Neria De Giovanni



PIERFRANCO BRUNI, nato in Calabria. Scrittore. Ha pubblicato diversi romanzi, libri di poesia e di saggistica. Si occupa di letteratura del Mediterraneo. E’ esperto di problematiche etnico-letterarie. Archeologo direttore del Ministero dei Beni Attività Culturali e Turismo.

martedì 12 luglio 2016

Non fermate il tempo (Per i morti di Puglia)

di Pierfranco Bruni


È triste raccontare di vite spezzate
attorcigliate nelle lamiere di fumo
in un giorno di luglio
tra i fuochi di Puglia
e l’alba diventata luna
nel precipitare dell’orrore.

Non fermate il tempo
nel viaggiare di un unico binario
con gli ulivi nelle città di mare.

C’è il canto delle nenie
o ancora le parole delle madri
nella terra sconfitta dal dubbio
di una verità mai rivelata
C’è lo sguardo dei padri
nel rumore dei porti
che annebbia la vista
in un pianto mai consolato.

Ancora di Sud
dopo epoche di zolle
perdute nel naufragare
dei sogni.
Non so se i fantasmi
hanno taciuto il silenzio
o hanno lacerato le voci
e le grida
nel tempio della civiltà.
Eppure fummo la storia
nell’arcipelago del Regno
con il suono dei tamburi
che hanno radici di Grecia e di Oriente.

Non fermate il tempo
nel viaggiare di un unico binario
con gli ulivi nelle città di mare.

Cristo ha la Croce negli occhi
per gli uomini che camminano
lenti dentro una stella bugiarda.

Non fermate il tempo
nelle stagioni del pianto.


Pierfranco Bruni

Teatro: “Voci nella notte” di Federico Passariello Jr e Chicco Passera

di Michele Santoro

Per il terzo Venerdì consecutivo si è svolto, con gran successo di pubblico, al MUDI di Taranto. uno spettacolo , unico nel suo genere negli ultimi anni, dal titolo: Voci nella notte, curato dai registi Federico Passariello Jr e Chicco Passera.
I due direttori artistici hanno cercato, nella nostra città, tanti attori/attrici, ventuno, per dar loro spazio di esibirsi,  in lunghi monologhi.
La ricerca svolta si è soffermata sia attingendo su attrici/attori, da lunghi anni sulla scena tarantina, conosciuti dai due maestri del palcoscenico, e sia concedendo spazio ad altri interpreti talentuosi, per offrire a tutti quel posto necessario per esibizioni di buon livello in uno spettacolo che partendo da un’esibizione corale, con canti di alcuni anni fa, si chiudeva in ambienti separati con monologhi, di autori diversi.

domenica 10 luglio 2016

“Il Novecento italiano dei poeti: gli Ermetici e oltre". Pierfranco Bruni a Monaco di Baviera il 12 luglio


PIERFRANCO BRUNI


Martedì 12 luglio 2016 ore 11.00

Università degli Studi - Monaco di Baviera 

Pierfranco Bruni terrà una relazione alla Conferenza dell’Università degli Studi Monaco di Baviera nella mattina di martedì 12 luglio.
Per l’occasione l’autore presenterà “Il Novecento italiano dei poeti: gli Ermetici e oltre". Un excursus critico intorno ai maggiori poeti  italiani come D'Annunzio, Ungaretti, Cardarelli sino a soffermarsi ai parametri simbolici di Cesare Pavese.

 


PIERFRANCO BRUNI scrittore e saggista. Studioso di letteratura, etno - letteratura e cultura sciamanica secondo un approccio interdisciplinare comparativo-contrastivo. Autore di numerosi studi e saggi sul Mediterraneo e gli Orienti.  Le sue ricerche sulle modalità occidentali e orientali del pensare e del sentire hanno ispirato “Che il dio del Sole sia con te” (2014) e “La pietra d’Oriente” (2015), due romanzi che hanno riscosso un grande successo tra critica e lettori
 


 

giovedì 7 luglio 2016

"Premio Silvana Luppino" Edizione 2016 per la Letteratura conferito a Pierfranco Bruni


NEWSLETTER

"Premio Silvana Luppino" Edizione 2016 per la Letteratura conferito a Pierfranco Bruni

 

Tra i riconoscimenti ricevuti nell'arco di una lunga carriera, riservo un posto particolare nel mio cuore al riconoscimento attribuitomi recentemente con il"Premio Silvana Luppino" per la Letteratura, organizzato dall'Associazione “Sodale.Cassano”. È vero che consacrando un’intera vita a una passione, ci gratifica ricevere segnali di riconoscimento. I componenti del Premio mi hanno riconosciuto e a mia volta io rivolgo loro il segno della mia riconoscenza. È stato un immenso piacere, oltre che un grande onore, riceverlo.
Lo dedico alla Letteratura, unico e vero baluardo contro l'oscurantismo, l’omologazione e tutte le forme di ignoranza.

UNA SERATA DI EMOZIONI...


GRAZIE!


mercoledì 6 luglio 2016

“Premio Silvana Luppino - Archeologa” Edizione 2016 conferito a Pierfranco Bruni per la sua intensa attività nel campo dei beni culturali

Alla presenza del Sottosegretario del Mibact è stato conferito
a Pierfranco Bruni  il “Premio Silvana Luppino - Archeologa” Edizione 2016 per la sua intensa attività nel campo dei beni culturali

Per l’impegno culturale, la professionalità nel campo dei beni culturali, la serietà di ricercatore in qualità di esperto di modelli e processi di conoscenza etno - letterari, le numerose pubblicazioni in campo letterario, le sue numerose traduzioni all’estero Pierfranco Bruni ha ricevuto il Premio “Silvana Luppino” tra archeologia, etnie e letteratura alla presenza del Sottosegretario del Mibact  On. Dorina Bianchi, del Prefetto di Cosenza, dei Sindaci del territorio della Magna Grecia e degli Organi di Polizia oltre che del Vescovo di Cassano Ionio .
Organizzato dall’Associazione culturale “Sodale - Cassano”, presieduta da  Aldo Delia, il quale ha sottolineato  che Pierfranco Bruni è stato individuato per meriti professionali e culturali quale destinatario del “Premio Silvana Luppino” – Seconda Edizione 2016 –. Manifestazione artistico - culturale intitolata alla memoria di Silvana Luppino, direttrice del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide di Cassano All’Ionio fino al 2014.
Pierfranco Bruni, archeologo e direttore Coordinatore del Ministero Beni Culturali, già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all’Estero, e presidente del Centro Studi Grisi, sviluppa una costante ricerca all’interno dello stesso ministero e soprattutto per aver messo a servizio della comunità e dello stesso ministero il suo essere scrittore e intellettuale.
I premiati sono stati selezionati tra professionisti nazionali che con il loro operato quotidiano danno lustro alla cultura italiana.

sabato 2 luglio 2016

Questa sera 2 luglio a Pierfranco Bruni verrà consegnato il “Premio Silvana Luppino” Edizione 2016

Questa sera 2 luglio a Pierfranco Bruni  verrà consegnato il “Premio Silvana Luppino” 

Edizione 2016   - Parco Archeologico di Sibari -

Pierfranco Bruni dà lustro alla terra di Calabria


COSENZA - Associazione Culturale SoDaLe.Cassano, Cassano All’Ionio.
Per  l’impegno culturale, la  serietà di ricercatore nel campo dei beni culturali, le numerose pubblicazioni in campo letterarioPierfranco Bruni riceverà il Premio “Silvana Luppino” tra archeologia, etnie e letteratura.
L’Associazione culturale “Sodale.Cassano”, nella persona del suo presidente, Aldo Delia, ha comunicato che Pierfranco Bruni è stato individuato per meriti professionali e culturali quale destinatario del “Premio Silvana Luppino” – Seconda Edizione 2016 –. Manifestazione artistico-culturale intitolata alla memoria di Silvana Luppino, direttrice del Museo Nazionale Archeologico della Sibaritide di Cassano All’Ionio fino al 2014.
I premiati sono stati selezionati tra professionisti nazionali  che con il loro operato quotidiano danno lustro alla terra calabrese e a quelle radici.
La cerimonia di premiazione avrà luogo durante la serata conclusiva della manifestazione il questa sera 2 luglio 2016, presso il Parco Archeologico di Sibari, alle ore 20,30.