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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

lunedì 31 agosto 2015

Pirandello. La Commedia e la Tragedia

Pirandello e l’Islam
Introduce la tragedia nel mondo musulmano

 di Pierfranco Bruni


La commedia e la tragedia, in Pirandello, sono linee trasversali, per usare una metafora, che partono da un orizzonte culturale, che è quello della “recita” greca e occidentale. Pirandello porta nel mondo islamico, ovvero in quello della Sicilia di Girgenti, la teatralizzazione non solo dei personaggi, ma vi porta il senso della tragedia che viene ad essere filtrata dalla dimensione onirica e inquieta della “commedia”.

Il tessuto culturale islamico non conosce il tragico e non conosce la commedia, sia nei suoi aspetti ironici sia nella drammatizzazione letteraria. È una letteratura senza il tragico e, quindi, non ha la visione della commedia.

domenica 30 agosto 2015

Nell’Anno di Dante Alighieri gli studi di Cosimo Fornaro ... di Pierfranco Bruni

Nell’Anno di Dante Alighieri gli studi di Cosimo Fornaro riattualizzano la profezia della Commedia oltre la didattica scolastica nel contemporaneo

 di Pierfranco Bruni



Dante è una ragione di vita. Ma non una ragione scolastica. Nel tempo delle celebrazioni bisogna accostarsi a Dante con il porre al centro la propria esistenza. Il Dante attraversato dal Novecento e letto con intelligenza critica da Cosimo Fornaro non è il Dante delle “spiegazioni” scolastiche o dal “dantismo” delle “Lecture” dove le citazioni sono una abbondanza rispetto al pensiero illuminante e contemplante sia sul piano filosofico che letterario.
Cosimo Fornaro, tra l’altro, legge Pascoli attraversando la "Commedia" di Dante in un itinerario sia storico - critico che estetico oltre che simbolico (ed esoterico). Con Giovanni Pascoli, Cosimo Fornaro si è più volte confrontato: sia in articoli sia in alcuni viaggi critici ed estetici. Anche nella sua poesia i tasselli pascoliani sono presenti soprattutto nelle proposte omeriche delle metafore del viaggio mediterraneo. Metafore che hanno accompagnato sia Fornaro sia il Pascoli "interpretato" da Fornaro.

PIERFRANCO BRUNI ospite d'onore alla Notte della Cultura di Galatina


Successo alla Notte della Cultura di Galatina con PIERFRANCO BRUNI ospite d'onore. La serata è stata condotta magistralmente dal giornalista Angelo Caputo, con il quale in un articolato dialogo con PIERFRANCO BRUNI si è parlato di Mediterraneo e civiltà. L'attore MASSIMO CIMAGLIA ha recitato, in modo straordinario, alcune pagine del romanzo LA PIETRA D'ORIENTE di Bruni. 
L'assessore alla cultura di Galatina con acume ha sottolineato l'importanza della serata cesellando le parole che BRUNI ha offerto al numerosissimi pubblico presente. 
Gli organizzatori sono stati sempre puntuali nella eleganza della manifestazione. 
Nello scenario di Galatina la Chiesa di Santa Caterina e un piano forte viaggiante con danzatrice sulle note di musiche tra Oriente e Occidente hanno reso incantevole, insieme ad altri ospiti, la serata. 





venerdì 28 agosto 2015

DOMANI 29 AGOSTO A GALATINA LA NOTTE DELLA CULTURA CON PIERFRANCO BRUNI E MARILENA CAVALLO OSPITI D'ONORE

LA “NOTTE DELLA CULTURA” A GALATINA (LE)
Domani Sabato 29 Agosto
Ospite d'onore lo scrittore del Mediterraneo Pierfranco Bruni, Candidato al Nobel della Letteratura, accompagnato dalla studiosa Marilena Cavallo


Rispettando una  formula rivelatasi nel tempo vincente, la “Notte della Cultura” farà tappa anche quest’anno a Galatina. Per la città salentina si tratta della quarta edizione ed è capofila di un progetto ambizioso che ha coinvolto con grandi consensi di critica, nell’estate 2015, anche Taranto a giugno e Ostuni a luglio. 


Sabato 29 agosto, con inizio alle ore 20.00  in Piazzetta Orsini, il “Salotto letterario”. Dopo la cerimonia inaugurale, alla presenza delle Autorità,  si comincerà con l’ospite d’onore della serata: PIERFRANCO BRUNI, candidato al Nobel per la letteratura, autore di numerosi saggi e romanzi (tra i quali “La pietra d’Oriente” tradotto in arabo e “L’altare della speranza”, percorso sul Mediterraneo di San Paolo) tradotti in diverse lingue e pubblicati in tutto il mondo. 

Archeologo e Direttore del Ministero Beni Culturali, già componente della Commissione UNESCO per la diffusione della cultura italiana all'Estero, coordinatore del progetto dello stesso Ministero per la valorizzazione dei beni culturali nelle comunità di minoranze etnico – linguistiche, Pierfranco Bruni è presidente del Centro Studi Francesco Grisi e vicepresidente nazionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani.

mercoledì 26 agosto 2015

Il romanzo sbagliato di Pirandello e la solitudine del sublime oltre la confidenza dell’immaginario di Pierfranco Bruni

Pirandello e D’Annunzio: epigrafi del Novecento. Ovvero di un Novecento che si apre al moderno che diventa asse tra la contemporaneità e il classicismo. Comprendere il ruolo di un Ottocento letterario, che diventa dissolvenza, significa attraversare non solo la funzione che ha svolto un movimento come la Scapigliatura, in un intreccio con le culture europee, nel suo focoso modello esistenziale, e il dato letterario dei Crepuscolari, che si slegano con il dibattito futurista a cominciare dal 1905, ma significa, soprattutto, penetrare la funzione, da una parte politica e dall’altra letteraria, di poeti e scrittori come Pascoli e, in particolare,  Pirandello e D’Annunzio.

martedì 25 agosto 2015

Il Dante oltre le consuete e stanche lezioni scolastiche - di Pierfranco Bruni

Il Dante oltre le consuete e stanche lezioni scolastiche.
Il Poema del destino attraversato da Zambrano, Guenon, Pascoli, Tobino, Pavese, Fornaro nella “Cartella sul pensiero delle lingue”

 di Pierfranco Bruni


La lingua, la lezione del “De Vulgari”, l’intreccio di civiltà, la lettura che il Novecento ha cercato di proporre, il dialogo tra civiltà hanno fatto di Dante Alighieri il riferimento che si apre ad una tradizione in cui il senso dell’esoterico diventa scavo nella metafisica dello specchio. In un tempo di scontri tra mondo Arabo e Occidente rileggere Dante significa percorrere le identità e le appartenenze due culture.
Quella prettamente Occidentale  che trova in Dante un punto di riferimento e quella del mondo Arabo e mediterraneo che è vitale in quel Medioevo che trova Dante confrontarsi con la storia dei Musulmani. È anche su questa “Idea” che bisogna scavare per vivere il tempo degli Occidenti e degli Orienti nei quali ci troviamo a vivere. Rientra in un tale pensiero proporre Dante attraverso la lettura di alcuni autori del Novecento. 

lunedì 24 agosto 2015

Pierfranco Bruni relaziona su Luigi Pirandello per gli 80 anni della morte

Pierfranco Bruni relaziona su Luigi Pirandello per gli 80 anni della morte – Cosenza 28 agosto

“Il classico e la parola. La lingua nella poesia di Luigi Pirandello verso gli 80 anni dalla morte”. È il tema di un incontro di studi che si svolgerà il prossimo venerdì 28 agosto a Cosenza in occasione della preparazione delle celebrazioni dell’Ottantesimo anniversario della morte di Luigi Pirandello.
A relazionare è stato chiamato Pierfranco Bruni che a Pirandello ha dedicato diversi  scritti e in particolare un saggio sulla sua poesia risalente al 1986, che verrà, per l’occasione, ripubblicato con gli opportuni aggiornamenti, riferito alla Parola e alla Maschera.  

sabato 22 agosto 2015

A 70 anni dal tragico omicidio di Claretta Petacci e Benito Mussolini si pubblica la nuova edizione del romanzo di Pierfranco Bruni

A 70 anni dal tragico omicidio di Claretta Petacci e Benito Mussolini si pubblica la nuova edizione del romanzo di Pierfranco Bruni “Passione e morte. Claretta e Ben” sia in Argentina che in Ungheria
Bruni: “La tragica storia di un amore nell’epilogo drammatico di Piazzale Loreto. Un racconto che va completamente riscritto”

Tradotto anche in Argentina a 70 anni dall’uccisione di Benito Mussolini e Claretta Petacci il romanzo di Pierfranco Bruni che riscatta il tragico amore di Ben e Clara. Un libro intenso e dolente “Passione e morte, Claretta e Ben” (Pellegrini) di Pierfranco Bruni, un romanzo, già tradotto in Romania, che ridisegna i contorni della storia d’amore tra Claretta Petacci e Benito Mussolini in maniera inedita e straordinaria.
Per questa nuova edizione che ricorda la morte di Mussolini e della Petacci nel Settantesimo anniversario Pierfranco Bruni ha sottolineato che “La storia della loro uccisione va completamente riscritta. Non sono morti come la storiografia ha cercato di inculcarci. Sono stati uccisi e massacrati. Quelle morti non erano necessarie e non era necessaria la carneficina di Piazzale Loreto. La verità è che le grandi personalità, anche da morti, sono scomodi e si è cercato di infangare la loro memoria, ma non ci riescono, non ci sono riusciti, non ci riusciranno”.

venerdì 21 agosto 2015

Nuove etnie religiose, e non solo linguistiche, sullo scenario del territorio italiano

Bruni: “Nuove etnie religiose, e non solo linguistiche, sullo scenario del territorio italiano: da quella Indù a quella Araba”. Così ha affermato Pierfranco Bruni a Matera nella sua relazione alla  Terza Carovana della memoria e della diversità linguistica


 

“Forse dobbiamo già cominciare a parlare di nuove etnie e nuove presenze etno-antropologiche e religiose in Italia”


Ha sottolineato Pierfranco Bruni (esperto di Etnie e Mediterraneo del Mibact) partecipando, con la sua relazione dedicata alla Cultura degli Armeni tra Italia e Mediterraneo, a Matera al Convegno della Terza Carovana della Memoria e della diversità linguistica.


lunedì 17 agosto 2015

NUDE il silenzio - l'opera teatrale scritta e diretta da Alfredo Traversa il 20 agosto a Salandra (Matera)

L'unica opera teatrale in Italia sulla scelta di alcune donne per una vita consacrata 
(da un dialogo con Giampiero Beltotto)

Scritto e diretto da Alfredo Traversa

Salandra (Matera)
20 agosto 2015 
ore 21.30
piazza G. Marconi

Pierfranco Bruni alla Terza Carovana della memoria e della diversità linguistica

Pierfranco Bruni alla Terza Carovana della memoria e della diversità linguistica per parlare (a Matera) della storia degli Armeni

In una intervista sulla etnia Armena


Calabria-Basilicata-Puglia-Molise-Abruzzo-Marche-Friuli-Piemonte-Provenza 16 agosto-1°settembre 2015

La Terza Carovana della memoria e della diversità linguistica (16 agosto - 1° settembre 2015), organizzata dall'Associazione LEM-Italia in collaborazione con l'Università degli Studi di Teramo e numerose istituzioni, attraverserà l'Italia da sud a nord alla scoperta di minoranze linguistiche storiche, territoriali e non territoriali. 
A tal proposito Pierfranco Bruni, nel corso degli incontri, svolgerà una conferenza su “Gli Armeni: nella storia la cultura etnica di un popolo”. Pierfranco Bruni, in più appuntamenti, ha affrontato la questione relativa alla etnie armena, una etnia non riconosciuta in Italia dalla attuale legge di tutela. A tal proposito ha scritto diversi saggi soffermandosi sulla letteratura, sulla civiltà, sulla religiosità e sul genocidio degli Armeni.
La Carovana 2015 sarà un'occasione d'incontro tra operatori, studiosi, studenti e appassionati della diversità linguistica e culturale italiana, europea e mediterranea. Come per le prime due edizioni, si raccoglieranno lungo il percorso numerose testimonianze, individuali e collettive, che andranno a comporre un film documentario che sarà presentato a inizio autunno in occasione della Giornata Europea delle lingue di cui questa Carovana rappresenta, anche, un'esperienza preparatoria.

giovedì 13 agosto 2015

Nel decennale della scomparsa di Sergio Endrigo

Nel decennale della scomparsa di Sergio Endrigo 
Portò la poesia nella canzone

di Pierfranco Bruni

Sergio Endrigo
Siamo al decennale della morte di Sergio Endrigo. Era nato a Pola, il 15 giugno 1933.  Muore a Roma il  7 settembre 2005.   Con Sergio Endrigo il richiamo è una voce che ci riporta ad un legame tra poesia e melodia, poesia e canto, liricità e racconto. Un “canta – autore” che ha fatto scuola. Non si può disconoscere. Ha segnato dei percorsi fondamentali all’interno dei linguaggi musicali. Forse è quell’autore che ha trasportato, più degli altri, la canzone cosiddetta melodica nel testo contemplativo. Al di là degli autori “impegnati” che si formavano tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Ma c’è da sottolineare che il suo linguaggio aveva sempre un battuto poetico. La poesia era vitale dentro la sua ricerca. Riusciva a coniugare la melodia dei toni e dei ritmi con la bellezza della parola.

martedì 11 agosto 2015

La famiglia Bruni – Gaudinieri in un libro di Micol e Pierfranco Bruni


Commercio, mondo agrario e nobiltà nella Calabria dal Regno di Napoli al post Fascismo nella storia della famiglia Bruni – Gaudinieri in un libro di Micol e Pierfranco Bruni

È la storia di una famiglia borghese tra fine Ottocento sino ai giorni nostri in un vissuto meridionale, il cui contesto abbraccia alcune precise chiavi di lettura: quella del commercio, quella dei possidenti agrari, quella del ceto professionale, quella della devozione religiosa – cattolica, quella aristocratica – nobiliare discendente dai Borboni sino al Fascismo e anche dopo nella fase della ricostruzione, quella dell’intreccio tra cultura del Regno di Napoli e mondo albanese.
È un raccontare uno spaccato del Sud (e in particolare della Calabria) attraverso la tradizione della famiglia Gaudinieri – Bruni, una famiglia stemmata, che ha segnato un percorso in quella civiltà aristocratica e nobiliare che ha visto come riferimento alcuni centri del cosentino e in particolare: San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Cosenza, Terranova da Sibari, Acri oltre la Sardegna.

domenica 9 agosto 2015

Giovanni Amodio, a pochi giorni dalla scomparsa

Giovanni Amodio, a pochi giorni dalla scomparsa, un grande sperimentalista tra le forme poetiche, un grande uomo tra le ricerche artistiche e le innovazioni culturali 

di Pierfranco Bruni

Giovanni Amodio
Fu tra i primi a far discutere di avanguardie e di linguaggi sperimentali oltre ad approfondire il legame – rapporto tra letteratura e processi artistici. Fu tra i primi a creare una dialettica innovante tra poesia della tradizione, poesia visiva e modelli post futuristi. Lascia un segno indelebile, tangibile, criticamente forte nel contesto letterario e artistico degli ultimi decenni. Non solo a Taranto e nel Sud.

Giovanni Amodio, a pochi giorni della sua improvvisa scomparsa, in una Taranto molto pigra alle riconoscenze, letterarie ed artistiche, (da Carrieri a Fornaro c’è tutto un itinerario da riscoprire e da proporre in un contesto europeo), dei propri veri uomini che hanno sperimentato le culture, e non “ripetuto” le culture già esistenti (di questi ne abbondano), è stato e resta un innovatore. Ha innovato la forma dei linguaggi. Non rinnovato. Ma INNOVATO!

venerdì 7 agosto 2015

Capire il Mediterraneo con il viaggio di San Paolo: Pierfranco Bruni a Malta 8 e 9 agosto

Capire il Mediterraneo con il viaggio di San Paolo: Pierfranco Bruni a Malta 8 e 9 agosto per raccontare
 “L'altare della Speranza: Paolo di Tarso”
Il viaggio, il destino, le etnie, il sacro e la profezia


Capire il Mediterraneo percorrendo i passi di San Paolo. A Malta, nella capitale La Valletta, Pierfranco Bruni, sabato 8 e domenica 9 agosto, per parlare di Mediterraneo, etnie e antropologia nel viaggio di San Paolo presentando il suo nuovo libro “L'altare della speranza. Paolo di Tarso. I linguaggi e la parola nella fede del viaggio” (Edizioni Prospettive meridionali, prefazione di mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace e postfazione di Gerardo Picardo, copertina di Valentina Marelli). Lo studio è parte integrante del Progetto Etnie del Mibact, a cura di Pierfranco Bruni. Nel saggio – racconto di Bruni si parla di Malta e della presenza di San Paolo sulle rotte di un Mediterraneo che, tra mare e terre, lo condurranno sulle sponde dell’Italia.

martedì 4 agosto 2015

A Malta l’8 agosto il racconto di San Paolo di Pierfranco Bruni

“L'altare della Speranza: Paolo di Tarso”
Il viaggio, il destino, il sacro e la profezia

A Malta, a La Valletta, sarà presentato, il prossimo 8 agosto, il nuovo libro di Pierfranco Bruni. Proprio nella terra dove San Paolo ha approdato prima di giungere sulle coste dell’Italia. 

La geografia e il racconto delle terre abitate da San Paolo. È su questa linea che si sviluppa il racconto – saggio di Pierfranco Bruni in distribuzione in questi giorni. 

Paolo di Tarso e il Mediterraneo, il segreto di un viaggio che è racconto di lotta e di fede. La Parola e l'agorà, fede e cultura che danzano nel nuovo libro di Pierfranco Bruni, L'altare della speranza. Paolo di Tarso. I linguaggi e la parola nella fede del viaggio (Edizioni Prospettive meridionali, prefazione di mons. Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace e postfazione di Gerardo Picardo, copertina di Valentina Marelli).

La grecità come etnia mediterranea in Cesare Pavese a 65 anni dalla sua morte

di Pierfranco Bruni

Nella letteratura del Novecento italiano ci sono forti elementi di presenze etniche che hanno caratterizzato formazione e scrittura. Una etnia come metafora ma anche come linguaggio. Il mondo mediterraneo è stato riferimento per scrittori e poeti che vanno da D’Annunzio a Ungaretti da Grazia Deledda e Cesare Pavese.
Un Mediterraneo aperto a finestre Orientali ed Occidentali ma la metafisica ellenico – greca è una componente forte del Novecento. Infatti il mondo greco (o il mondo greco – arcaico) resta per Pavese un riferimento, le cui radici hanno matrici ancora indelebili sia per ciò che concerne i processi artistici sia per una visione culturale d'assieme. Mi pare fondamentale una versione di comunanze di istanze in cui la cultura della tradizione è centralità pur in una diversità di esperienze epocali. 
GUARDA IL VIDEO

lunedì 3 agosto 2015

L’attualità di Cesare Pavese e Giuseppe Berto, tra Dante e Boccaccio, ha la voce dei simboli della grecità in una terra dove il mare fa parlare i miti


di Pierfranco Bruni


Giuseppe Berto, Giorgio Saviane, Camillo Boito. Tre scrittori in una Venezia che ha il fascino dell’Oriente. Giuseppe Berto, Cesare Pavese, Francesca Sanvitale. Tre scrittori che raccontando la Calabria attraversano il Mediterraneo e la grecità. Lo scrittore Giuseppe Berto che racconta di città e di viaggi, di lingue e rapporti con i dialetti, di veneziani amori e di depressioni, di luoghi antichi e del suo rapporto con la cristianità è un punto di riferimento nel contesto del secondo novecento letterario italiano.
 
I luoghi e il senso antropologico del linguaggio costituiscono una chiave di lettura fondamentale. La Venezia di Berto è un attraversare non solo la memoria manniana, ma a questa memoria restano legati Giorgio Saviane  e il Camillo Boito di “Senso”. Così la caratterizzazione del luogo come geografia e come metafisica sono dentro la grecità di Pavese della Sanvitale di “Verso Paola” e di Berto che ha fatto del Mediterraneo il sapere dell’anima.

domenica 2 agosto 2015

Tra i Mediterranei degli orienti e degli Occidenti: Anna Lauria dialoga con Pierfranco Bruni

Con i Mediterranei tra Occidente ed Oriente il 6 agosto Pierfranco Bruni, Candidato al Nobel  per la Letteratura, a Schiavonea dialogando di vita e scrittura


Il prossimo 6 Agosto Pierfranco Bruni sarà ospite al Quadrato di Schiavonea (in Calabria), ore 19.30, per dialogare di letteratura e libri, Mediterraneo, scrittura e vita, a quarant’anni dalla sua prima pubblicazione e ora Candidato al Nobel per la Letteratura, in una serata in cui verranno lette pagine dei suoi libri. A dialogare con Pierfranco Bruni sarà la poetessa Anna Lauria.
Di Pierfranco Bruni, oltre il recente romanzo “La pietra d’Oriente” (Pellegrini) è stato pubblicato proprio nei giorni scorsi il suo libro su San Paolo: “L’altare della Speranza”. È come se i due testi interagissero perché ne “La pietra d’Oriente” la presenza di Paolo, in modo raccontato, è abbastanza presente come l’incontro straordinario tra Gesù e Giuda e tra Pilato e Maria di Magdala.

sabato 1 agosto 2015

Al “De Guido” la De Stasio con “Come raccontare la magia delle parole”

Al “De Guido” la De Stasio con “Come raccontare la magia delle parole”

Terzo appuntamento con il libro nella programmazione dell’“Estate al Circolo” del sodalizio mesagnese.
Martedì 4 Agosto alle ore 20.30 nell’anfiteatro del Circolo Tennis “Dino De Guido” di Mesagne, sarà presentato “Come raccontare la magia delle parole” (Edizioni Arianna, Palermo, 2014) di Carmen DE STASIO, scrittore, saggista e critico.

  La presentazione del libro sarà a cura di Pierfranco BRUNI, scrittore e saggista.

“Caratteri di stampa cubitali, grassetto, onomatopee, neologismi, fanno immediatamente pensare all’uso che ne fecero i futuristi con un intento rivoluzionario, esasperato da forti coloriture ideologiche, nei confronti della tradizione tout court. Ma se una volontà di rottura c’è nell’atto scrittorio di Carmen De Stasio, essa va ricercata soltanto in una perfetta coincidenza fra l’elaborazione di una poetica del tutto originale e la percezione profonda di un io che, narrandosi all’interno di quella, travolge, per prima cosa, il concetto tipicamente occidentale di un processo conoscitivo basato sulle coppie di opposti, primo fra tutti, quella maschile-femminile, rivendicando per sé una scrittura che possa muoversi  liberamente tra le due identità, assumendo ora l’una ora l’altra, per risolvere il suo
CIRCOLO TENNIS MESAGNE
problema epistemologico.