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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

sabato 28 novembre 2015

Il romanzo “Che il dio del Sole sia con te” di Pierfranco Bruni mercoledì 2 dicembre a Crispiano (Ta)

Sarà presentato alla Biblioteca Comunale di  Crispiano (TA)  il  romanzo 
“Che il dio del Sole sia con te” di Pierfranco Bruni mercoledì 2 dicembre

 Il viaggio sciamanico nell’alchimia della parola

Mercoledì 2 dicembre, alle ore 19.00,  a  Crispiano (Ta), nella sala della Biblioteca Comunale di Crispiano, sarà presentato  il romanzo “Che il dio del Sole sia con te” di Pierfranco Bruni.  I lavori  saranno introdotti e coordinata dall’Assessore alla Cultura del Comune Giuseppe Delfino. 

Si racconta di uno sciamano che osserva, prega e tollera. Accoglie nella parola il messaggio contemplante che sembra provenire da una filosofia tutta tibetana.
È come se i due mondi: quello buddista e quello sciamanico si incontrassero lungo le vie e lungo i fiumi, lungo i mari e lungo i deserti e pongono al centro della piazza l’amore. Sulla via dei monaci tibetani e la pazienza orientale e sciamanica si vive una ricerca di senso. Un libro molto particolare e completamente diverso rispetto anche a “La bicicletta di mio padre” nel quale, comunque, compare anche la figura dello sciamano.

"Nerone e il professore-dialoghi improbabili", un romanzo di Mario Guadagnolo il 1 dicembre a Taranto

Craxi - Bruni - Guadagnolo 
Bobo Craxi, Pierfranco Bruni e Angelo Mellone,  martedi 1 dicembre prossimo alle ore 17,30 nel Salone degli specchi di Palazzo di Città a Taranto, presenteranno il romanzo di Mario Guadagnolo  dal titolo "Nerone e il professore-dialoghi improbabili" edito da Scorpione.

Si tratta di quattro dialoghi improbabili perchè tre degli interlocutori sono defunti (mia madre, Mussolini e Bettino Craxi) e il quarto è ... un cane Nerone un pò filosofo un pò storico un pò moralista (quindi l'imperatore romano non c'entra nulla). In questi dialoghi si immagina di intavolare con questi immaginari interlocutori un dialogo su temi di carattere filosofico, morale e di costume con Nerone, di carattere autobiografico che investe la memoria con la madre, di carattere squisitamente storico con Mussolini e di carattere storico-politico con Bettino Craxi.
Questi incontri ovviamente sono surreali ma come quando  nel teatro dell’Immaginario, si riesce pur nella dicotomia spazio-tempo, a far coincidere realtà, immaginazione, presente e Storia allora si fa una bella operazione. La prefazione è di Bobo Craxi.
Nel corso dell'evento introdotto e presieduto da Biagio Marzo parleranno del libro Bobo Craxi, Angelo Mellone e Pierfranco Bruni oltre all'editore Piero Massafra. Nel corso della serata Adriano Calzolaro e Roberta Passantino leggeranno alcuni brani del libro con l'accompagnamento del sottofondo della chitarra di Giovanna Delfino e Giuseppe Pompigna. 

venerdì 27 novembre 2015

Il centenario della morte di Luigi Capuana in una mostra alla Biblioteca Nazionale di Cosenza

Il Ministero Beni Culturali celebra il  Centenario della morte di Luigi Capuana
Con una Mostra alla Biblioteca Nazionale di Cosenza e la Prolusione critica storico – letteraria  di Pierfranco Bruni

Con “I colori del vero” la Biblioteca Nazionale di Cosenza (Ministero beni e attività culturali e del turismo – Direzione generale beni librari e istituti culturali) celebra il centenario della morte di Luigi Capuana. La manifestazione, nella quale si inaugura una mostra Bibliografica e documentaria, curata dagli esperti della Biblioteca (Mibact)vedrà la prolusione critica dello scrittore Pierfranco Bruni sul Capuana della favola e del “vero”. L’evento si svolgerà il 2 dicembre prossimo nella Sala Giacomoantonio della Biblioteca Nazionale alle ore 11.00. la presentazione sarà sviluppata dalla Direttrice della Biblioteca Elvira Graziani.

giovedì 26 novembre 2015

PRESENZA LUCANA – 25° Anno – Storia del Sud – Taranto da Cannata a Cito e Di Bello.

di Michele Santoro


Si svolgerà, domani 27 Novembre 2015, alle ore 18.00, pressa la sede di Presenza Lucana in Via Veneto 106/A Taranto, con libero ingresso, un incontro dedicato alla Storia del Sud che avrà come tema: “Taranto, da Cannata a Cito e Di Bello”, ultimi volumi scritti da Pinuccio Stea.


Bene ha fatto l’autore, con un lavoro accurato, a scrivere la storia della città dalla fine della seconda guerra mondiale sino al 2006, anno delle dimissioni del primo sindaco donna e del gravissimo dissesto, del Comune, che portò al commissariamento, per circa un anno. La storia di Taranto, nei cinque volumi, arricchiti da molte foto, è certamente un testamento storico lasciato ai cittadini per dar loro, sempre a portata di mano, un testo sul quale leggere avvenimenti accaduti nell’ambito storico politico amministrativo nella propria città.
Penso che solo chi aveva rivestito, in passato, ruoli all’interno di un partito, del consiglio comunale e regionale potesse scrivere, senza cadere in errori, una storia così complessa com’è stata quella di Taranto in sessant’anni.

Come raccontare la magia delle parole. Un libro di Carmen De Stasio

Presentazione del libro di Carmen De Stasio
Come raccontare la magia delle parole
Sala degli Specchi dell'EPT di Caserta - Reggia di Caserta
Sabato 28 novembre, ore 16:30


Saluti: 
Presidente della Provincia di Caserta ing. Angelo Di Costanzo
Commissario prefettizio Prefetto Maria Grazia Nicolò
Commissario dell'Ente provinciale per il turismo di Caserta dott. Lucia Ranucci
Console onorario dell'Uzbekistan per la Campania ed il Molise e Presidente dell'Unione Regioni Storiche Europee avv. Vittorio Giorgi
Presidente dell'AGE di Caserta e vice Presidente provinciale dell'Unicef della Provincia di Caserta prof. Rosalia Pannitti
Dirigente scolastica prof. Adele Vairo 
Responsabile editoriale Albatros Edizioni prof. Lucia De Cristofaro
Presidente della Fidapa "Calazia" di Maddaloni prof. Valentina Scala
Presidente dell'Associazione "Artando" Antonio Santoro

Presentazione: 
Carlo Roberto Sciascia – Presidente della Pro Loco di Caserta, critico d'Arte

Interventi: 
Carmen De Stasio - scrittore, saggista, critico

Moderatrice: prof. Silvana Virgilio
Lettura di brani, tratti dal libro: prof. Agata Di Rubba
Evento promosso dalla Pro Loco di Caserta e dall'Associazione "Artando"
Organizzazione di Ottavia Patrizia Santo

martedì 24 novembre 2015

Giacomo Leopardi a duecento anni dal saggio sopra gli errori dei popoli degli antichi e la sua attualità

di Marilena Cavallo

 

      Giacomo Leopardi nacque a Recanati (Macerata) nel 1789. Primo figlio del conte Monaldo e della marchesa Adelaide Antici. La sua prima educazione fu non senza conflitti. Infatti, molti mali e nodi esistenziali si fanno derivare proprio dai primi anni formativi. Ebbe due fratelli (Carlo e Luigi) e una sorella (Paolina). Il padre di Giacomo, conte Monaldo, pubblicò nel 1831 i “Dialoghetti sulle materie correnti”, nel quale vi è espresso il pensiero politico e sociale dello stesso autore.
      Nella biblioteca paterna trovò immenso materiale per le sue ricerche. Fra il 1808 e il 1816 pubblicò diversi lavori. Precedentemente si era perfezionato nella conoscenza del latino e aveva appreso da solo il greco, l’ebraico e alcune lingue moderne.
      Al 1813, dopo le versioni di Esiodo, degli Idilli di Mosco, del primo libro dell’ “Odissea” eccetera, la “Storia dell’astronomia”. Al 1815 il “Saggio sopra gli errori popolari degli antichi”.
      Questo fu un periodo intenso e ricco di riflessioni ma fu anche una stagione di immensa solitudine che lascerà una traccia indelebile nella sua già martoriata coscienza.

venerdì 20 novembre 2015

Il coraggio della pena in amore. Senza la tua presenza la mia arte muore scriveva Pirandello a Marta Abba

di Pierfranco Bruni

 


Era il febbraio del 1925. Luigi Pirandello e Marta Abba si conoscono. Lei, milanese, ha soltanto 24 anni. Luigi ha già 57 anni. Il loro rapporto è di collaborazione e di amore. Lei lo ha sempre considerato un maestro. Lui gioiva di essere considerato il suo maestro. Ma la vita è fatta di anni che si intrecciano e che passano.

La vita, per Luigi, è il linguaggio che intreccia parole e si fa teatro. Per Marta è la recita che attraversa i luoghi e diventa un gioco infinito nel sorridere alla giovinezza. Luigi afferra l’impossibile cercando di trasformarlo in indelebile viaggio. Ma non sarà così. Il loro legame è un legame per sempre tra una amore – passione mancato e la sofferenza costante in un delirio di sguardi. Si scriveranno sino ad una settima prima della morte di Luigi, nel 1936.

Il loro resterà sempre un amore che vivrà sul filo dell’agonia. La disperazione, che è declino di un uomo e mai di un maestro, è l’attraversamento della corrispondenza tra Luigi e Marta. Una disperazione che lacererà l’anima di Luigi e mai quella di Marta. C’è passione in Luigi. Attenzione in Marta. Per Luigi, Marta ha il nome non solo della sua musa e dell’attrice alla quale affiderà parti importante, ma è come se fosse un “mal giocondo” nella sua vita.
Quel “mal gioco” che sembra vivere di attrazioni , ma  è un riposo pur lungo la strada del tempo che lega il dolore degli anni e la definitiva e ultima attrazione. Restano un immaginario nella letteratura e un’immagine che fissata sulla scena del teatro e mai nella vita vera che si recita nel quotidiano.

giovedì 19 novembre 2015

A Lecce presentazione del Dante Alighieri di Pierfranco Bruni e Annarita Miglietta in una cartella didattica e video

LIBRERIA ADRIATICA 25 NOVEMBRE


La Libreria Adriatica di Lecce (Via Ajomone, 7, Porta Napoli) alle ore 18 organizza la presentazione del Dante di Pierfranco Bruni e Annarita Miglietta. Una Cartella,- studio su Dante delle lingue e di un “vocabolario” tra antropologia e filosofia. Un originale studio sul percorso linguistico di Dante Alighieri e gli elementi di una geografia etno – antropologica costituisce il lavoro realizzato da Pierfranco Bruni (Responsabile del Progetto Etnie – Letteratura del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo) e Annarita Miglietta (Docente dell’Università degli Studi del Salento). 

Sulla Cartella è stato realizzato un Video da Anna Montella ed è visibile sul sito  https://www.youtube.com/watch?v=1KvzQkxMdMc

Proprio in occasione delle Celebrazione dei 750 anni della nascita di Dante, (Firenze, tra il 22 maggio e il 13 giugno 1265 – Ravenna14 settembre 1321),  Pierfranco Bruni e Annarita Miglietta hanno riletto il “De vulgari eloquentia” attraverso un modulo didattico realizzando una Cartella con Schede dal titolo “Il pensiero delle lingue e le lingue nel pensiero”, su alcune direttrici di fondo: la lingua, il linguaggio, la filosofia, la presenza etnico – simbolica.

mercoledì 18 novembre 2015

La settimana contro la violenza sulle donne

Giovedì 19 novembre parte la terza edizione de “La settimana contro la violenza sulle donne”, promossa dal 19 al 25 novembre, dall’Associazione Culturale Hermes Academy Onlus . Arcigay Taranto, in collaborazione con le associazioni del Progetto IsolArcobaleno. 

La rassegna nacque nel 2013, da una idea della Rete Vittoria, composta, con il Patrocinio dell’Ufficio della Consigliera di Parità della Provincia di Taranto Barbara Gambillara, da associazioni della provincia ionica, al fine di prevenire e contrastare fenomeni di violenza di genere e di cui l’Hermes Academy Onlus è tra le associazioni fondatrici.
Sono previsti una serie di incontri socio-culturali quotidiani a Taranto e provincia, con eventi di sensibilizzazione in Piazza Maria Immacolata il 20, in occasione del TdOR (Giornata Internazionale in Memoria delle Vittime della Transfobia), il 21 ed il 25 novembre, Giornata Internazionale contro la Violenza sulle Donne.

martedì 17 novembre 2015

“M” di Motivazione, di Manifesto per l'arte, Manoscritti d'autore e Musica per l'anima

“L'arte è il miglior pretesto per incontrarsi ancora."
E’ con questo slogan che Jenny Ungaro e Stefano Zizzi, sono lieti di presentare  “LETTERA A M...”, un progetto curato da Chiara Rizzo.

Sabato 5 e domenica 6 dicembre, presso il foyeur del Teatro Orfeo in via Pitagora 78, a partire dalle ore 18.
INGRESSO LIBERO.

Jenny Ungaro: pittrice pop art classe 1986, tarantina puro sangue, conosciuta da qualche anno anche a livello internazionale grazie alla sua partecipazione a vari concorsi quali la Biennale di Ferrara e Fuoridilingua Brasile-Italia, ma fortunatamente continua a fare arte per la sua amata città.

Stefano Zizzi: tarantino classe '78, attore dal 2002 e scrittore dal 2010; presidente dell'Associazione culturale "ET2002" - Essere Tarantini Sempre, editore delle testate giornalistiche Tarantoeventi.it e Tuttosporttaranto.com, consulente del progetto ISOLA OSPITALE - TARANTO BORGO ANTICO.

lunedì 16 novembre 2015

Gloria Gaynor -- I Will Survive [[ Official Video ]] HD



Questa canzone piaceva a mio figlio quando aveva pochissimi anni, Io l'ascoltavo, e lui cercava di cantarla, avrà avuto 4 o 5 anni! Alla fine del disco, quello che lui capiva era:
"gratta Roma". E non aveva tutti i torti, visto come a Roma i politici "grattano" (a Milano grattare significa rubare) più che possono!!!
Preveggente? Illuminato? Proiettato verso il futuro? Non so, penso che gli piacesse la lingua inglese e soprattutto le cantanti afro-americane. Come l'incomparabile Sarah Waughan. Come si pronuncia? Sera Von!

Santa Esmeralda - Don't Let Me Be Misunderstood



Mi faceva impazzire da ragazza e mi piace ancora un mondo!!!!

Successo e consensi per l’incontro di studi sul Mediterraneo legato al Premio Internazionale “Voci Mediterranee”

Il Mediterraneo è stato al centro di una manifestazione che ha visto insieme le istituzioni, le metodologie educative, i processi culturali.
GROTTAGLIE (Ta) – Successo e consensi ha ottenuto l’incontro di studi sul Mediterraneo legato al Premio Internazionale “Voci del Mediterraneo”, svoltosi nel salone dell’Aula Magna del Liceo Giuseppe Moscati di Grottaglie. 
Il riconoscimento è andato a Giovanni Agresti, docente dell’Università degli Studi di Teramo, che ha svolto, davanti ad un attento pubblico di alunni, docenti, scrittori una lezione sul ruolo del rapporto tra la lingua e le identità culturali.
Un pubblico articolato che ha ascoltato con molta acutezza e ha fatto da bella cornice all’ incontro iniziato con una danza che ha riportato gli echi e le musiche del Mediterraneo. Momento musicale – danze preparato dagli alunni del Liceo.Il Premio, giunto alla Terza edizione, organizzato dal Caffè Letterario “La Luna e il Drago” presieduto da Anna Montella, ha visto il pieno coinvolgimento del Liceo Moscati di Grottaglie diretto da Anna Sturino, del Progetto Etnie del Mibact con la presenza del responsabile Pierfranco Bruni. I lavori sono stati coordinati, con la solita pacatezza e autorevolezza, da Marilena Cavallo, responsabile del Dipartimento Lettere del Liceo.

giovedì 12 novembre 2015

“Vite Sbandate. Brigantaggio nel basso Salento (1860-1866)” di Ivan Ferrari

COMUNICATO STAMPA

Giovedì 19 novembre 2015 alle ore 17.30, presso la Locanda dei Viandanti, a Sannicola (Lecce) si terrà la presentazione del volume “Vite Sbandate. Brigantaggio nel basso Salento (1860-1866)” di Ivan Ferrari, pubblicato per i tipi di Edizioni Esperidi.

Alla presentazione interverranno Federico Leo presidente dell’Associazione Nov@lba, Marzio Molle assessore alla cultura di Sannicola, Nello Marti esperto di storia sannicolese, Claudio Martino editore; conclude l’autore, Ivan Ferrari.
L’evento gode del patrocinio del comune di Sannicola ed è organizzato da Nov@lba, associazione culturale che si delinea quale luogo aperto di scambio, incontro e aggregazione, avente finalità di promozione del territorio di Sannicola mediante l’ideazione di eventi artistici, culturali e sportivi. Con la presentazione di questo libro, Nov@lba continua il suo percorso di promozione del territorio divulgando la storia del Salento tramite la conoscenza delle sue radici.

martedì 10 novembre 2015

Le Voci del Mediterraneo verso un Nuovo Umanesimo tra le culture delle etnie al Liceo Moscati di Grottaglie


di Micol Bruni

Il Mediterraneo tra le voci delle etnie è una geografia di civiltà che trova nelle identità e nelle eredità un processo in cui la cultura dell’umanesimo dovrebbe essere prioritaria tra i segni imprescindibili dei beni culturali. Beni culturali come eredità di memorie e di testimonianze. È questo uno dei fattori primordiali che lega i linguaggi (ovvero la lingua nella sua fondamentale forma espressiva e di comunicazione) alle letterature.
Le etnie non sono eticamente delle civiltà soltanto, o meglio delle identità giuridiche, nella espressione dei logos e dei popoli. Costituiscono, comunque, l’assetto giuridico delle culture delle cittadinanze. Su questo aspetto credo che il diritto comunitario debba aprire una discussione molto vasta legandola al diritto internazionale. Ma è chiaro che un tale elemento giuridico deve costantemente confrontarsi con ciò che abbiamo definito, nel corso dei nostri studi, modelli antropologici.

lunedì 9 novembre 2015

Nel secolo della dissolvenza la letteratura è ricerca del personaggio

di Marilena Cavallo


Marilena Cavallo
La parola ha un obbligo. Una necessità. Un incidere. L’obbligo di essere precisa. Essere precisi non è essere chiari. La parola non ha bisogno di trasmettere chiarezza. Vive anche di ombre. La necessità di comunicare non ciò che il lettore vuole leggere o ascoltare o sentire. La necessità è sempre l’interiorizzazione dello scrittore. L’incidere è uno scagliare schegge di emozioni che vivono, per obbligo e necessità, nel cuore dei processi esistenziali dello scrittore.
Tutto si appropria del valore dell’essere. Non della conoscenza. Si appropria, il tutto, del dubbio. Pirandello riesce ad intrecciare il suo vissuto (che si trasforma in esperienza e testimonianza) in un vero e proprio significato archetipico.
Ciò è dovuto soprattutto alla sua formazione che ha scavato nella cultura popolare e, quindi, scavando nel  mondo della conservazione e della tradizione, ha dovuto sempre confrontarsi con la parola.
La parola e il personaggio costituiscono non due schemi o due percorsi separati. Sono un tutt’uno di un articolato che presenta uno specchio che ha riflessi anche di notte in una notte in cui la luna non compare.

sabato 7 novembre 2015

Premio Internazionale “Voci Mediterranee" edizione 2015


VOCI DEL MEDITERRANEO PER VIVERE IL CONFRONTO TRA DIVERSITA’ CULTURALI
13 NOVEMBRE ORE 10.30
Al Liceo Moscati di Grottaglie l’Edizione 2015 del Premio conferito a Giovanni Agresti, linguista dell’Università di Teramo


Il Premio si inserisce in quella chiave di interpretazione pedagogica che vede coinvolti il mondo dell’associazionismo, la scuola, gli studiosi di etnie e il rapporto tra bene culturale e minoranze linguistiche.

Il Mediterraneo, le etnie, i linguaggi al centro della edizione 2015  del Premio Internazionale “Voci Mediterranee”, che si svolgerà il prossimo 13 Novembre a Grottaglie (Ta) nell’Aula Magna del Liceo “Giuseppe Moscati” alle ore 10. 30.

Una edizione che continua nel suo percorso sulle ricerche linguistiche ed etno-antropologiche all’interno di una visione letteraria. Infatti il riconoscimento agli studi su tali tematiche ha portato ad approfondire un intreccio tra le lingue e le etnie, il quale, soprattutto in una tale temperie storica, rappresenta un modello di consapevolezza e di comprensione nei confronti di una articolata problematica qual è appunto quella dei Mediterranei diffusi.
Il Premio 2015 verrà conferito a Giovanni Agresti per “i suoi innovativi modelli di ricerca che legano lo spazio linguistico a quello estetico nel segno delle culture dell’incontro”.

venerdì 6 novembre 2015

Dalle Terre del Sud all’India e alla Cina. Etnie ed Oriente che si intrecciano in Carlo Levi

di Pierfranco Bruni


C’è un Oriente che si muove tra le parole di Carlo Levi. Un Oriente che si porta dietro tutta la cultura di un Mediterraneo che ha intrecciato i simboli, i miti, i riti e le etnie di un Occidente che ha cercato nel Sole degli Orizzonti metafore di tempo e angoli di spazio.


Carlo Levi ha viaggiato. Tra le isole: dalla Sardegna alla Sicilia. Ha viaggiato nei luoghi del deserto e in una Russia dal freddo chiarore. Ha viaggiato nelle Germanie. E poi tra le terre di un Sud che ha magie e storie: dalla Lucania alla Calabria. Ma i suoi scavi di anima, di esistenza, di metafisiche accoglienze sono in quell’Oriente dell’india e della Cina. (Esce Buongiorno, Oriente con Donzelli).

Cristo si è fermato a Eboli di Levi compie 70 anni.

di Michele Santoro

Lucania 1961 di Carlo Levi Particolare2
E’ con gran piacere che Presenza Lucana, dopo aver festeggiato i 100 anni dalla nascita dell’artista piemontese, nel 2002, con una serie di tre appuntamenti di rilievo, nell’arco dell’anno, ha sentito il bisogno di ripresentare, a settanta anni dalla sua prima pubblicazione, il testo capolavoro della letteratura del Novecento: “Cristo si è fermato a Eboli”. A voler fare un gioco di numeri formato dalle date e coincidenze del testo e dell’Autore, se ne scoprirebbero tre:
80 (1935) l’anno in cui Levi fu inviato al confino; Prima a Grassano e poi ad Aliano;  
70 (1945) anno della prima pubblicazione Einaudi editore, del testo “Cristo si è fermato a Eboli”;
40 (1975) gli anni della scomparsa di Levi.





I relatori saranno: 
·       Pierfranco Bruni, (poeta, scrittore, saggista, giornalista) uno dei più attivi studiosi italiani degli ultimi anni.
·       Marilena Cavallo (Docente al Liceo Moscati di Grottaglie, studiosa e saggista). In questo periodo ha ricevuto un ambito Premio “Giuseppe Calogero”, come studiosa, che ritirerà a Reggio Calabria il 19 Dicembre.  
Sono previsti gli interventi di:
·       Sindaco di Grassano: Francesco Sanseverino.
·       Sindaco di Aliano: Luigi De Lorenzo.
Le letture saranno proposte da
·       Mario Calzolaro, fine dicitore, da moltissimi anni vicino all’Associazione. Ha pubblicato in questi giorni un testo poetico dal titolo: Terra mia, ascolta t’ascolto, con prefazione di PierfrancoBruni.

martedì 3 novembre 2015

Taranto celebra Carlo Levi a 40 anni dalla morte e a 70 dalla pubblicazione del “Cristo si è fermato ad Eboli” ...

....con “Presenza Lucana”, i sindaci lucani e le relazioni critiche di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo

Il prossimo venerdì 6 novembre verrà ricordato a Taranto, Associazione Culturale “Presenza Lucana”, Via Veneto, diretta da Michele Santoro, Carlo Levi, a quarant’anni dalla morte, e a settant’anni dalla pubblicazione del “Cristo si è fermato ad Eboli”. Un appuntamento importante per uno scrittore che resta. Oltre ai saluti istituzionali dei sindaci lucani delle comunità che hanno ospitato Levi negli anni del confino e il coordinamento di Michele Santoro, la serata prevede due interventi critici, il primo di Marilena Cavallo e il secondo di Pierfranco Bruni.

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Un popolo di Dei nel viaggio letterario e antropologico di Carlo Levi nel Sud

di Pierfranco Bruni


Pierfranco Bruni - Carlo levi
 Cosa ha rappresentato Carlo Levi nella letteratura italiana e nel visione di un Sud che ha raccolto raccordi tra antropologia e linguaggi? La Lucania, la Sardegna, la Sicilia, i paesaggi della Puglia e della Calabria sono dei monoliti che recitano un grecismo aulico e popolare. La cesellatura più avanti è una dichiarazione d'amore: "…eredità popolare dell'antica chiarezza greca" (da Le parole sono pietre). Ma anche qui la derivazione che giunge dal mito è ben formulata. "Girando poi per le strade di Aci Trezza le era parso, mi diceva la straniera, di passare in mezzo a un popolo di Dèi, tanto era chiaro in ciascuno che il suo viso, i suoi gesti, le sue vicende, il suo destino erano come eternamente fissati e eterni, non seguendo una storia individuale volontaria e capricciosa, ma uno stimolo o un costume a tutti comune e immutabile, brillante soltanto di grazia diversa in ciascuno". 

La scuola nel dibattito culturale tra innovazione e formazione


Di Marilena Cavallo 


In una società in trasformazione anche i modelli culturali mutano. La discussione va affrontata con molta serenità e con tanti e articolati contributi di idee. 
Una riflessione storica è nella conoscenza stessa del dibattito sulla sciola di ieri e di oggi. Il dibattito, infatti, intorno alla “Lettera ad una professoressa” di don Lorenzo Milani ha posto in essere alcune condizioni  dialettiche sia di ordine prettamente scolastico (e quindi inerenti un progetto di metodologia educativa) sia di natura squisitamente culturale che vivono tra le maglie delle problematiche educative e metodologiche nel campo dell’approccio sull’istruzione e sulla conoscenza.
Un dibattito che ha interessato la società nella sua articolazione e nella sua complessità ma anche, in modo più particolareggiato, il mondo cattolico. Rivisitare i “luoghi” del sapere di questo dibattito potrebbe essere interessante anche perché sarebbe necessario impostare un percorso che non può riguardare soltanto i tracciati scolastici, ma deve entrare in una dimensione dello scibile chiaramente più avanzato anche in termini di mera discussione epistemologica sui fenomeni sia pedagogici che filosofici che hanno attraversato l’intera discussione culturale e scolastica degli anni Sessanta.  

lunedì 2 novembre 2015

Storia e letteratura. Capuana nel CENTENARIO della nascita - di Marilena Cavallo

Quando la storia si fa letteratura. Un centenario in una favola da raccontare: Luigi Capuana 
  
di Marilena Cavallo
 
Marilena Cavallo
Storia e letteratura. Un dialogare e un legame. Luigi Capuana porta in scena la Sicilia, (Mineo, 1839 – Catania, 1915). Centenario di uno scrittore che è stato maestro di un raccontare che scava nella vita. 
La storia e la fiaba si incotrano. Si intrecciano. Racconta e si serve anche di una pagina che porta alla forma affabulatoria. Alla fiaba. 
“ ‘Fiabe nuove non ce n’è più; se n’è perduto il seme!’ Come e perché, cari bambini, lo saprete facilmente quando sarete più grandi”.
      È la chiusa de "Il raccontafiaba" di Luigi Capuana (le fiabe sono state pubblicate nelle edizioni di Acquarelli con l’antico titolo di C’era una volta i Re, la Gente, la magia.
      Un viaggio nel mondo incantato della fantasia popolare. Una fantasia che si racconta attraverso i contadini, i re (ovvero i reucci), e le reginette, le fate, gli orchi, i castelli, la natura e una simbologia fatta di immagini e di numeri.

domenica 1 novembre 2015

Rivelazioni inedite. Ungaretti e il sottotenente Gaudinieri a Bosco Cappuccio nella Grande Guerra tra i morti ricordati nella poesia

di Micol Bruni



 Le celebrazioni, e sottolineo celebrazioni, per la Prima Grande Guerra devono necessariamente continuare con ulteriori approfondimenti e nuove rivelazioni significative. I miei studi su tale contesto storico mi hanno dato la possibilità di venire a conoscenza di parametri esistenziali importanti. Tra questi insiste l’incontro tra il sottotenente Agostino Gaudinieri e Giuseppe Ungaretti.
Ungaretti il poeta “forte” del canto dolorante della guerra e Gaudinieri il decorato proprio a Bosco Cappuccio. Gaudinieri addirittura dedica dei versi a Ungaretti e Ungaretti (Quota Centoquarantuno) in data 1 agosto 1916 scrive la famosa poesia “C’era una volta”: “Bosco Cappuccio/ha un declivio/di velluto verde/come una dolce/poltrona”.
Agostino Gaudinieri in qualità di Sottotenente di complemento del suo Reggimento di fanteria venne decorato  perché “ferito più volte mentre conduceva energicamente il suo plotone in soccorso di altri reparti, non si allontanava dal combattimento. Bosco Cappuccio, 20 luglio 1916”, così si legge negli Atti ufficiali(http://www.istitutonastroazzurro.org/). Precedente, dunque, alla nomina di Tenente. Indicazioni menzionate nel mio libro di prossima uscita “Cinque fratelli. Bruni – Gaudinieri” (Pellegrini).