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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

martedì 31 marzo 2015

La pietra d'Oriente di Pierfranco Bruni il 7 aprile a Tirana

L’Albania degli intrecci tra religiosità e letteratura con Pierfranco Bruni il 7 aprile a Tirana.  Le fedi e le culture tra le parole di Giuda, Paolo e Gesù nel Pierfranco Bruni tra mondo cristiano e mondo musulmano in “La pietra d’Oriente”
  

Gesù, Giuda, Maria di Magdala, Pilato e Paolo nel cammino alla ricerca degli Oriente e degli Occidenti sono i protagonisti che si raccontano in “La pietra d’Oriente” (Pellegrini in Mondadoristore) di Pierfranco Bruni e verrà presentato, dopo Tunisi, Madrid e Nizza, e prossimamente ad Istanbul,  in Albania, a Tirana il martedì dopo Pasqua 7 aprile.


Per l’occasione Pierfranco Bruni è stato chiamato anche per una conversazione su “San Paolo: nel suo Oriente il Mediterraneo”. Un tema che sostanzialmente annuncia il suo prossimo libro che vedrà la luce prima dell’estate dedicato proprio completamente sul Tempo e il Viaggio in San Paolo.

Quando lo sciamano si racconta con la letteratura a 90 anni dalla nascita di Carlos Castaneda attraversando il potere del silenzio

di Pierfranco Bruni



    
Carlos Castaneda
  C’è una letteratura che ha un senso e una letteratura che vive la “ragione”. C’è lo scrittore che vive di esibizionismo e c’è lo scrittore che cattura il silenzio. Il mondo sciamanico è un invito a catturare il silenzio. Io mi sono formato al linguaggio dei silenzi come potere del tempo di Carlos Castaneda. Il potere del silenzio è nella magia dello sguardo. A 90 anni dalla nascita di Carlos Castaneda non va dimenticato il limite della parola Perché letteratura e alchimia hanno sempre un viaggio interrotto e poi ripreso tra i cominciamenti dei simboli? La letteratura diventa una rappresaglia quando non si fa preghiera e illuminazione. Nel percorso di una letteratura simbolo la figura dello sciamano diventa fondamentale.

sabato 28 marzo 2015

A due anni dalla scomparsa di Franco Califano. Un Minuetto nella noia dei giorni

di Pierfranco Bruni



Il 30 marzo di due anni fa moriva Franco Califano. È stato mio amico. Mio punto di riferimento. Ha accompagnato i miei anni di università. Nella sua poesia la sua solitudine la mia solitudine, la nostra noia…Poesia e solitudine. Era  una Roma di fuoco e fiamme. Lì ho conosciuto il Califfo. Franco Califano. L’ironia tutta intrecciata nel soffocante miraggio di una “maledizione” che viveva nel tentativo di superare la noia e vive l’amore con la profondità del tempo e dei sorrisi strappati alla tentazione di superare ogni giorno la morte.
Erano anni difficili. Metà anni Settanta. Era il mio percorso in quella Casa dello Studente di Roma, De Dominicis, e le sue parole mi accompagnavano tra libri non studiati e letti e libri scavati con l’agonia del vivere con i tanti poeti maledetti, decadenti, ermetici. Anni di fuoco e di tempeste. E Franco ci recitava che tutto il resto è noia. Per superarla bisognava attraversarla.

venerdì 27 marzo 2015

Il 28 marzo di 500 anni fa nasceva Santa Teresa D'Avila

La mistica nella profezia dell’esilio



di Pierfranco Bruni

Nella sua Spagna Musulmana ha tracciato un viaggio che ha come dimensione onirica un giardino nel quale  ci sono perle e diamanti. Questo giardino è la metafora dell’anima. Non si vive l’anima. Si abita l’anima come se si abitassero le stanze del castello del proprio cuore.  Santa Teresa d’Avila è una mistica che ha attraversato il sogno della Profezia attraversando la Provvidenza e i suoi sentieri.
Santa Teresa abitando il suo castello – anima si definisce nella grazia dei setti “ambienti”, i quali intrecciano i gradini dell’essere.  Viviamo sempre dentro un "Castello". Siamo fatti di castelli. Si entra tra gli incisi o gli intagli per cercare per capire per vivere l'intensità che potrebbe condurre alla Illuminazione.

Siamo noi un "Castello interiore". Conoscerci per conoscere. Una cifra di una intensa metafisica che "Possiamo considerare la nostra anima come un castello fatto di un solo diamante o di un tersissimo cristallo, dove sono molte mansioni...".È un concetto di Teresa D'Avila. Di Santa Teresa D'Avila.

giovedì 26 marzo 2015

Leggere un bene culturale è penetrare l’etnia di una civiltà. Un incontro tra i simboli. La tradizione e le “lingue”

Leggere un bene culturale è penetrare l’etnia di una civiltà.
Un incontro tra i simboli. La tradizione  e le “lingue”

di Pierfranco Bruni


Percorrere il vissuto delle minoranze etnico-linguistiche in Italia attraverso i codici dei beni culturali significa, tra l’altro, penetrare non solo modelli ben radicati sul territorio ma soprattutto addentrarsi in una chiave di lettura che pone come elemento interpretativo sia la lezione che proviene dal tessuto delle testimonianze materiali sia da una lezione piuttosto di analisi introspettiva.
Ciò permette di catturare sensazioni e visioni che sono sottolineate da un chiaro intento etno-storico, etno-archeologico, ento-antropologico (e questo ultimo termine non deve sembrare una contraddizione ma si addentra in un fenomeno che non può essere vissuto solo sul piano del folklore con tutto il dovuto interesse che si dà e si deve dare a un tale contesto, ma deve andare chiaramente oltre verso una “fenomenologia” del concetto estetico e filosofico dell’ethnos).

mercoledì 25 marzo 2015

La Fondazione Rocco Spani Onlus negli ambiti del progetto Mysterium Festival 2015.

HA PRESO IL VIA L'INTENSO PROGRAMMA DIDATTICO-CULTURALE PER I BAMBINI E RAGAZZI DELLA FONDAZIONE ROCCO SPANI ONLUS
SABATO 28 MARZO APERTURA DELLA MOSTRA GRAFICO-PITTORICA NELL'IPOGEO DI VICO OSPIZIO N.6, CENTRO STORICO

Anche quest'anno, nelle strutture educative della Fondazione, si sono realizzati molteplici eventi, iniziative e manifestazioni culturali e sociali all'insegna della festa, solenne e gioiosa della Pasqua.
Il progetto “Pasqua 2015: tutti insieme per un mondo di pace e per una cultura dell'amore” è giunto alla sua ventottesima edizione.
Dal ramoscello d'ulivo alla Pasqua, festa di Gesù che risorge dalla morte. Festa della gioia, della riconciliazione e della pace.
I nostri bambini e ragazzi, uniti a questa importante festa, stanno vivendo con impegno l'intero programma didattico, attraversato da intense riflessioni.

Leggere, capire e condividere i segni e i simboli della festa, intesa sia come momento identitario e  culturale sia come ascesa spirituale.
Il progetto raccoglie, nelle diverse segmentazioni, un intenso programma: dalle Immagini e suoni della Pasqua, con proiezione di film e documentari, ascolto di canti e musiche da tutto il mondo; ai Messaggi di Pace, disegnando, dipingendo e modellando la Pasqua; alla Letteratura nella Pasqua, attraverso la Bibbia illustrata: itinerario sulle origini della Pasqua; a La Via Crucis, poesie e drammatizzazioni con il teatro delle ombre, burattini e marionette, e con una particolare mostra grafico-pittorica rappresentante Le quattordici stazioni della Via Crucis, allestita  nell'Ipogeo di vico Ospizio n.6, centro storico, nell'ambito del progetto Mysterium Festival 2015. La mostra sarà aperta al pubblico dal 28 marzo p.v., giorno dell'inaugurazione, sino al 5 aprile (dalle ore 17,30 alle ore 23,30). E concludendo il programma, da La Settimana Santa a Taranto, con le processioni dell'Addolorata e dei Misteri, dalle origini ad oggi; alla Piantumazione dell'albero di ulivo, con animazione e gioco; Alla riscoperta degli antichi sapori della tradizione, con scarcèdde e taradde, cupète e zeppole; agli Incontri d'esperienza, con la religiosità nella tradizione popolare tarantina.
Tre grandi temi: educare alla pace nella mondialità, i diritti umani per un essere libero e responsabile, la famiglia: una comunità d'amore.
Minori, genitori ed operatori insieme per costruire una indelebile cultura dell'amore.


FONDAZIONE ROCCO SPANI ONLUS
EDUCAZIONE, CULTURA E SOLIDARIETÀ
 Studio e Ricerche, Progettazione Pedagogica, Attività e servizi socio-educativi- formativi
Ente giuridico riconosciuto
74123  Taranto (Italy)  - Via Pentite  n. 23   -  tel / fax 099. 471.33.16  -  e-mail:rocco.spani@gmail.com  - www.fondazioneroccospani.org

lunedì 23 marzo 2015

Il viaggio letterario di Pierfranco Bruni per la sua Candidatura al Nobel Letteratura

Pierfranco Bruni per il suo riconoscimento: Raccontare uno scrittore con la voce di Valitutti, Bufalino, Ghirelli, Marti, Nievo, Ulivi, Pomilio e tanti altri

 di Mirian Katiaka


Uno scrittore. Un poeta sulla strada dei riconoscimenti Pierfranco Bruni. 
Antonio Ghirelli parlò della sua scrittura come “ delicato lirismo e forma”, Gesualdo Bufalino lo definì uno “scrittore nobile”, Ferruccio Ulivi disse che Bruni è uno scrittore di “sentimenti, di impegno e di solitudine”, Salvatore Valitutti lesse la sua “magia”, Stanislao Nievo sottolineò la sua “eleganza e la sua misura solitaria”, Mario Pomilio lo definì poeta della “pulizia e della esattezza…”. Mario Marti disse di lui che è uno scrittore la cui parola è fatta di “grani di rosario. …una preghiera”.

domenica 22 marzo 2015

Romina Power alla Biennale di Venezia

Comunicato stampa/intervista
ROMINA POWER:"Sono onorata di partecipare alla Biennale di Venezia - Padiglione Costa Rica, il Padiglione della PACE"

“Il Curatore Gregorio Rossi, quando ha visto le opere non sapeva che fossero mie! Doppia soddisfazione, altrimenti qualcuno avrebbe potuto dire che sono alla Biennale per il mio cognome!”

E’ stata selezionata per partecipazione alla 56 Edizione della Biennale di Venezia,  Padiglione  Costa RIca, il  Padiglione della Pace. Cosa significa per lei?


Finalmente il mio sogno di ragazzina si avvera. Ho iniziato a dipingere a 14 anni, da allora non ho più smesso e ancora oggi è la mia grande passione.  Il Curatore del Padiglione del Costa Rica, Gregorio Rossi,  quando mi ha scelto non sapeva che le opere fossero mie! Doppia soddisfazione, altrimenti qualcuno avrebbe potuto dire che sono alla Biennale per il mio cognome. La tematica del Padiglione è la pace che dovrebbe  essere lo stato naturale della vita sulla terra. L'uomo, per natura, è   più incline alla pace che alla guerra.

Gli Orienti spezzati. Con questa sottolineatura Pierfranco Bruni ha “raccontato” il mancato dialogo tra Occidente ed Oriente.

Viviamo nella storia dell’esilio e occorre una forte consapevolezza sul concetto di sconfitta in un tempo di amori disperati. 
Un concetto chiave sottolineato da Pierfranco Bruni nel Convegno sugli Orienti e le Culture



In un tempo di suicidio dell'estetica e di sconfitta dell’etica bisogna trovare la forza di riconquistare il senso della Carità.  

Parole forti che Pierfranco Bruni ha pronunciato in occasione della traduzione della sua poesia in spagnolo citando più volte il linguaggio di San Paolo. 
“Gli Orienti sono stati spezzati” ha sottolineato  Pierfranco Bruni protagonista con una relazione sulla filosofia dell’estetica nella letteratura, “perché i popoli si sono sradicati e le civiltà hanno perso il loro orizzonte”. Un concetto chiave che offre voce al mondo alchemico della letteratura negli scritti di Pierfranco Bruni.

venerdì 20 marzo 2015

Nella Giornata Mondiale della Poesia i Linguaggi della Parola

Nella Giornata Mondiale della Poesia i Linguaggi della Parola
Originale Cartella per intrecciare poesia e musica in un viaggio etnoletterario
Curato da Pierfranco Bruni (Responsabile Etnie del Mibact)
 
 La Giornata Mondiale della Poesia verrà celebrata dal Sindacato Libero Scrittori Italiani con la realizzazione di una Cartella tematica su: “I Linguaggi della Poesia. La Poesia cantata”, curata da Pierfranco Bruni, Vice presidente nazionale del Sindacato Libero Scrittori e Responsabile del Progetto Etnie – Letterature del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. La Cartella è parte integrante del Progetto di ricerca sulle parole delle “Etnie”.
Nella Cartella si “vive” un percorso attraversando alcuni versi di cantautori italiani che hanno caratterizzato la storia della cultura e della letteratura e musica in senso più particolare nel corso dell’ultimo Cinquantennio.
 
 
I versi della canzone nel verso della poesia: è questo l’intreccio che il Sindacato ha voluto sottolineare cercando di creare un raccordo tra i linguaggi della poesia.

martedì 17 marzo 2015

Io ed Ernest. Forse un romanzo. Raccontando Ernest racconterei il mio rapporto con la sua “storia”…


Quando Ernest Hemingway  aveva la mia età incontrò la fine. Di là dalla letteratura c’è la solitudine e la parola è il destino di morte
di Pierfranco Bruni
     

Lo scrittore, il più delle volte, è una maschera. Una maschera tragica come qualcuno direbbe. Una maschera ironica. Una maschera che maschera l’indefinibile o l’inverosimile ma dietro ognuna di queste maschere ci sono le debolezze, le angosce, il “logorio” dell’uomo che affronta la tragedia del vivere.
Quando Ernest Hemingway si uccise aveva la mia età. Ernest è nella mia vita da anni antichi. Quel “vecchio”  il “mare” che lessi  in quegli anni del liceo ora è diventato il libro del destino. Gli addii, le solitudini, la consapevolezza che la morte è nella vita. Sono i viaggi che hanno accomunato la mia scrittura a quella di Ernest. Sono passati anni dal giorno in cui lessi quelle pagine. Raccontando Ernest racconterei il mio rapporto con la sua “storia”…

domenica 15 marzo 2015

Con Pierfranco Bruni Gesù e Giuda camminano nel deserto per cercare la Pietra d'Oriente. Un romanzo che segna la vita. Di Gerardo Picardo

Con Pierfranco Bruni Gesù e Giuda camminano nel deserto per cercare la Pietra d'Oriente.  Un romanzo che segna la vita
di Gerardo Picardo
 
Gesù e Giuda camminano nel deserto. Non si fermano nelle alzate di vento e nella sabbia che si intreccia nei capelli e nella barba. Si sono ritrovati dopo il Getsemani, la morte e le parole degli uomini. Soli con le loro verità distanti, fatte di carne e di cielo. Gli scenari dell’anima occupano il campo ma tornano a parlarsi.
 
Lo racconta Pierfranco Bruni nel suo nuovo libro, ‘La pietra d’Oriente’ (Luigi Pellegrini editore, pp. 132, euro 12), un ascolto che è viaggio e uscita dal cerchio. In queste pagine, infatti, l’Iscariota non soffre più per il suo tradimento ma perché si è perduto. Nelle pagine di Bruni, la memoria è un abbraccio o una condanna. Narra di identità non sconfitte eppure dolorose perché “c’è sempre una ruga solcata dalle mani”.
Giuda si è smarrito, come Ulisse che ha dovuto combattere la perdizione per ritornare a Penelope e alla sua terra. Il Nazareno e Giuda sono ancora insieme sui sentieri del tempo.

venerdì 13 marzo 2015

Progetto nazionale “Mysterium Festival 2015" - Taranto TRA LE PIEGHE DEL SACRO. DUE PRESENZE FEMMINILI NELL'ARTE CONTEMPORANEA: LUCILLA CATANIA / LUCIA ROTUNDO


Lucia Rotundo, Pietra filosofale, 2014
Cristallo, foglia oro, legno, smalto 58,5x29,8x19,5
cmOpera Unica
Nel centro storico di Taranto avrà luogo sabato 28 marzo alle ore 18.00, l'inaugurazione della mostra, intitolata, Tra le pieghe del Sacro. Due presenze femminili nell'arte contemporanea: Lucilla Catania / Lucia Rotundo, mostra promossa ed organizzata dalla sezione Arti Visive del progetto nazionale “Mysterium Festival 2015 - tra Fede, Arte, Storia, Tradizione e Cultura”, giunto alla sua seconda edizione.
Lucilla Catania
 
Coni bianchi, 2006-2015. (particolare)
Installazione ambientale
con n.10 elementi (cm 40 x15)
in marmo bianco di Carrara
L'importante mostra ospita, nell'ex-Chiesa di Sant'Andrea degli Armeni (XIV sec.), le opere realizzate site specific da Lucilla Catania e da Lucia Rotundo

giovedì 12 marzo 2015

Tra i candidati al Nobel per la Letteratura lo scrittore italiano Pierfranco Bruni già tradotto in diverse lingue

Tra i candidati al Nobel per la Letteratura lo scrittore italiano Pierfranco Bruni:
I suoi testi sino a “La pietra d’Oriente” tradotti in diverse lingue. Presentazione ufficiale della candidatura il 24 marzo prossimo
 
 
PIERFRANCO BRUNI TRA I CANDIDATI AL NOBEL PER LA LETTERATURA. Tra la rosa dei Candidati al Nobel per la Letteratura il Sindacato Libero Scrittori Italiani (Fuis), Sindacato storico che ha visto protagonisti personaggi come Corrado Alvaro, Ettore Paratore, Giuseppe Prezzolini, Diego Fabbri e filosofi come Augusto Del Noce e Antimo Negri, candida lo scrittore italiano, di origini calabresi Pierfranco Bruni a quarant’anni dalla sua prima pubblicazione.
Bruni nato in Calabria, a San Lorenzo del Vallo intraprende un’attività di collaborazione con giornali, quotidiano e case editrici oltre ad essere Direttore archeologo coordinatore del Ministero dei beni e delle attività culturali.
Attento studioso di scrittori che vanno da  Pavese ad Hemingway oltre che di Pirandello e D’Annunzio, la sua produzione letteraria è un intreccio tra poesia e narrativa.

mercoledì 11 marzo 2015

PREMIO LETTERARIO FANTASY "BINARIO 9 e 3/4"

PREMIO LETTERARIO FANTASY "BINARIO 9 e 3/4"
(comunicato stampa)

 
Giovedì 12 marzo 2015 dalle ore 10,00 alle ore 12,00 presso il Salone della Provincia di Taranto sarà presentato il Concorso Letterario Fantasy "Binario 9 e 3/4", destinato agli studenti delle scuole secondarie di 1' grado ed organizzato dall'Istituto "Maria Immacolata" di Taranto e dal Centro Studi "Binario 9 e 3/4", con il Patrocinio del Comune di Taranto. La manifestazione si aprirà con i saluti del Presidente del Consiglio Comunale di Taranto e Assessore Provinciale, Piero Bitetti, e proseguirà con una "lezione di fantasy" della nota scrittrice Silvana De Mari, autrice di diversi best sellers, che illustrerà agli studenti il genere fantasy. Un'altra "lezione di fantasy" sarà tenuta dalla stessa autrice venerdì 13 marzo 2015 dalle ore 9,00 alle 11,00 sempre presso i Saloni della Provincia, mentre nel pomeriggio di giovedì Silvana De Mari incontrerà i lettori presso la Libreria Mandese, sponsor della manifestazione, insieme a Tiziana Sibilla, autrice, e a Monica Lapponi, organizzatrici dell'evento.

martedì 10 marzo 2015

Diletta e la Luna, un progetto di Educazione alla vita ciclica

Diletta e la Luna fa parte di un progetto di Educazione alla vita ciclica, attraverso il quale le bambine e le giovani donne recuperano il valore e la consapevolezza dei cicli naturali, delle stagioni, del corpo, dell'esistenza.
Il Progetto è iniziato a novembre 2013 con la produzione di "Ho le mestruazioni, lasciatemi in pace!",  un libro in forma di diario, rivolto alle adolescenti, che tratta il tema del ciclo mestruale e lunare. Per maggiori informazioni su questo libro potete visitare il sito www.holemestruazioni.altervista.org

"Diletta e la Luna" è un racconto rivolto alle bambine (5-10 anni)  Pagina Facebook Diletta e la Luna un libro illustrato con tavole da colorare, una fiaba moderna che con infinita dolcezza ci riavvicina alla vita ciclica della natura e del femminile.

venerdì 6 marzo 2015

A NIDO D’APE. Lavoratrici salentine si raccontano: quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste

          

Dopo il grande successo del primo appuntamento di domenica 1 marzo 2015 prosegue la Rassegna “Itinerario Donna: Bacco & Venere” organizzata dall’ass. Il Faro di Monteroni di Lecce: quattro incontri in cui protagonisti sono vino, attualità, letteratura, poesia ed arte: una contaminazione dei sensi nella percezione di sapori e parole che attraversa il tema dell’essere donna, interpretato da artiste e scrittrici. Il tutto è incorniciato nell’affascinante ed avvolgente scenografia delle cantine vinicole monteronesi.

martedì 3 marzo 2015

Scuola e Beni culturali tra la musica e la poesia: Luigi Tenco, Fabrizio De André, Franco Califano nella cultura popolare dei processi linguistici

 di Pierfranco Bruni
     

La nostra contemporaneità, dalla scuola ai beni culturali, deve fare i conti con il legame tra poesia e musica. Ovvero con la parola dei poeti – cantautori (o viceversa) e con la musicalità stessa del linguaggio. Poesia e musica. Un dialogo costante che ha caratterizzato soprattutto gli ultimi decenni e in particolare la stagione degli anni Sessanta – Ottanta. Non bisogna dimenticare un dato che resta fondamentale proprio negli intrecci tra linguaggio poetico ed eredità letteraria all’interno di un approccio con la canzone d’autore. Il patrimonio musicale di una comunità è espressione di civiltà all’interno di un contesto quale può essere la cultura popolare. La cultura popolare trova proprio nella musica e nella canzone cosiddetta d’autore un modello di raccordo con la storia, con la tradizione, con la letteratura. Ci sono stati cantautori che hanno manifestato, attraverso i loro testi, un percorso di identità e di cultura.
      Tre elementi fondamentali si enucleano nei processi musicali che hanno caratterizzato la canzone d’autore. Mi riferisco alla parola (come espressione ed esperienza lirica), alla musica (come dettato fondamentale esercitato dalle note), all’immagine (come metafora di una proiezione visiva data dall’accordo tra la parola e la musica stessa). Parola, musica e immagine costituiscono un vero e proprio modello progettuale che ha trovato nei cantautori italiani degli anni Sessanta/Settanta (e mi riferisco in particolare a Luigi Tenco, a Franco Califano e a Fabrizio De André) dei riferimenti fondamentali.

lunedì 2 marzo 2015

Edizioni Haiku presenta VALLI A PRENDERE il nuovo sorprendente libro di Giovan Bartolo Botta

Sabato 7 Marzo 2015 – ore 20
Centro di Controcultura Malatesta
Via Muzio Attendolo, 95
Roma - Pigneto
Ingresso Libero

Vieni a Prendermi! Sabato 7 marzo presso il Centro di Controcultura Mala-Testa, sito in zona Pigneto, a Roma. Giovan Bartolo Botta, autore e attore teatrale, vincitore di numerosi premi e riconoscimenti si esibirà in uno dei suoi esplosivi reading teatrali e leggerà stralci di testo estratti dal suo nuovo sorprendente libro VALLI A PRENDERE (Edizioni Haiku 2015).

Una raccolta di racconti, monologhi e poesie, che ruotano attorno ai temi del teatro, della maschera, dell’incomunicabilità. Una satira, pungente e puntuale, all’arrivismo che domina in certi ambienti, quando a prevalere così sul grande palco, come nel più piccolo teatro di periferia, è la medesima e mediocre farsa della corsa al successo.
Suddiviso in sei sezioni che prendono il nome da altrettanti principi attivi di psicofarmaci, Valli a Prendere è la mise en éspace di una pluralità di punti di vista che seguono di volta in volta le esigenze del racconto o della poesia di turno, in un alternanza fra prima e terza persona, modulata sui diversi registri del comico-grottesco e dell’aulico-riflessivo.

domenica 1 marzo 2015

Salvare Taranto con la Cultura?

Taranto è una enunciazione, Grottaglie è il vuoto, Maruggio è il dimenticato, Martina Franca è l’assenza.
Ci si salva con un Progetto Forte e con uomini culturalmente attrezzati

di Pierfranco Bruni

Si instilla un dibattito sul concetto di “Salviamo la Cultura” o “Salviamo Taranto” attraverso la cultura. Non è interessante sia il dibattito sia le “cose” che vengono fuori. È il tutto già visto ed è il tutto già sentito. Da decenni si discute di ciò.

Non mi stancherò mai di ripetere che la cultura in questo nostro territorio (e non solo perché dovremmo allargare la visuale sui razzi lanciati da altre geometrie geopolitichee da altri Paesi) la si è fatta morire ogni qual volta si è creato un Progetto. L’ultimo Progetto risale, sfido chiunque con fatti, dati, documenti, delibere, idee, immagine, rapporti internazionali, scelte coraggiose, collegamenti interistituzionali e proseguendo su queste vie della verità (tanto sono sempre in trincea e pronto a dimostrarlo), al peridio 1995 – 1999.