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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

mercoledì 31 agosto 2016

Al via la XIV edizione del GIOVANNI PAISIELLO FESTIVAL dedicato al celebre compositore tarantino

Dal 2 settembre al 20 ottobre a Taranto
concerti, opera, conferenze e incontri


A Lezione su Pirandello superando la critica dell'analisi del testo


di Pierfranco Bruni 


Analisi o interpretazione? I limiti e le misure. A distanza di epoche c'e' molto ancora da capire e da catturare nell'opera di Luigi Pirandello. Certo, uno scrittore come lui non smette mai di rivelarsi. 
Lo si può leggere ed è facile e anche raccapricciante trovare una schematica incollatura tra i suoi scritti elaborando, a volte, un pensiero che risulti con gli anni un non pensiero. 
A Pirandello non è possibile applicare una indagine critica storicista sia di natura positivista naturalista che liberale.
Croce e Luigi Russo sono quelli che meno hanno compreso Pirandello. Gramsci lo ha soltanto spolverato basandosi soprattutto sul suo iter teatrale. 
Pirandello resta un costruttore di una nuova forma di teatro. Di filosofia del teatro. Da Eduardo De Filippo a Totò, alla maschera dell'enigma e a Troisi le idee ci sono: occorre intrecciare la ribalta alla scena comunque. 
Costruisce il teatro moderno in un Occidente che per Pirandello, pur avendo studiato in Germania, ha bisogno dei riti e simboli dell'Oriente e della cultura greca. Inventa la novella in un narrativo poetico che è racconto. Spezza i generi tutti frantumandoli. Parla di romanzo quando il linguaggio è dialogante. Scrive le poesie come se fossero canti di una grecità soffusa in una ricordanza costante e colloquiando. Si occupa di cinema anticipando il ruolo scenico ma traghettando sulla scena stessa il personaggio sul quale uno storico della letteratura come Debenedetti ha realizzato il suo pensare critico. 

venerdì 26 agosto 2016

Un booktrailer un libro - CINQUE FRATELLI i Bruni Gaudinieri nel vissuto di una nobiltà. DI MICOL E PIERFRANCO BRUNI







“... sul filo... del “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa e de “I Buddenbrook” di Thomas Mann...”



Una storia intensa, scritta da due autori di tutto rispetto, animata da personaggi che diventano specchio del tempo trascorso, scrigni di eventi passati, portavoci di una memoria lontana da cui attingere per trovare risposte. Un progetto di scrittura raffinato e avvincente che racconta le vicende di una nobile dinastia, quella della famiglia Bruni Gaudinieri, nella cornice di un secolo di storia, dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Vite e storie che si intrecciano e si susseguono in un romanzo familiare denso di spirito e di memorie. Sullo sfondo i profumi e le atmosfere di un pezzo di Calabria - Cosenza, Terranova da Sibari, Acri, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese - crocevia di culture, in cui Oriente e Occidente si incontrano, rivelando la ricchezza di una triplice identità: la latina, la greca e l’arbëreshë.




CINQUE FRATELLI
I Bruni Gaudinieri nel vissuto di una nobiltà
MICOL E PIERFRANCO BRUNI


 
GUARDA IL BOOKTRAILER DEL LIBRO

giovedì 25 agosto 2016

Omaggio a Luigi Pirandello a 80 anni dalla sua morte


Castelbuono rende omaggio al grande drammaturgo, scrittore e poeta siciliano Luigi Pirandello, insignito del Premio Nobel per la Letteratura nel 1934, ad ottant’anni dalla sua morte avvenuta a Roma il 10 dicembre 1936.

L’assessore alla Cultura, Gian Clelia Cucco, per l’occasione ha voluto organizzare alcuni eventi per ricordare la figura di questo grande interprete della cultura del Novecento. 
Due gli appuntamenti previsti: il primo è venerdì 2 settembre, quando verrà intitolata a Luigi Pirandello l’attuale Piazza San Paolo con una cerimonia alla presenza del sindaco Antonio Tumminello dell’assessore Gian Clelia Cucco e di altre autorità alle 18,30 con la scopertura della targa toponomastica. 
Sabato 3 settembre, invece, l’appuntamento è previsto alle 17,30 presso la sala del complesso monumentale di San Francesco con la Lectio Magistralis del prof. Pierfranco Bruni “Il Tragico e la Follia” con la proiezione di un video realizzato da Anna Montella. 
Alle 21,30 nel Chiostro di San Francesco il concerto in omaggio di Luigi Pirandello offerto da Enzo Carro “Napoli canta tra Caruso e Carosone”.

Un appuntamento voluto fortemente dall’assessore alla Cultura Gian Clelia Cucco: «Questo è un evento a cui tenevo tanto. Castelbuono doveva tributare un omaggio a Luigi Pirandello un grande della Letteratura del Novecento. Lo abbiamo fatto in occasione dell’anniversario della sua morte. Quest’anno, infatti, cade l’ottantesimo della sua scomparsa. Un evento per regalare alla nostra comunità e all’intero territorio delle Madonie un momento di grande spessore culturale grazie anche alla presenza del prof.  Pierfranco Bruni studioso della Letteratura italiana ed europea del Novecento e autore tra l’altro di un suo ultimo libro “Luigi Pirandello – Il Tragico e la Follia”».

lunedì 22 agosto 2016

A 80 anni dalla morte di Pirandello il 3 settembre a Castelbuono (Pa) Lectio Magistralis di Pierfranco Bruni con presentazione del libro dello stesso Bruni e video

“Cosa si vive in LUIGI PIRANDELLO? Un dio possibile o un dio impossibile? E quale è il suo dio? Con Pirandello si va sempre oltre. Si tocca lo strazio e si tocca l’ironia. Si tocca la caduta e si trova il rinascere. Insomma, l’alba e il tramonto con la sera della vita hanno sempre i loro connotati ora metaforici ora allegorici ora istrioneschi. 
La vita è fatta di retaggi che si trasformano in immagini di memorie… Ma è la vita che conta nella parola. È la vita che si fa linguaggio e si fa recita perché porta dentro di sé tutto il vissuto che è destino ma anche alchimia. 
UN PERCORSO CHE MI HA PERMESSO DI RILEGGERE PIRANDELLO OLTRE LA LETTERATURA STESSA…”
  
3 SETTEMBRE  – CASTELBUONO (PA) –

LECTIO MAGISTRALIS DI PIERFRANCO BRUNI

PIRANDELLO NOSTRO CONTEMPORANEO 
A 80 ANNI DALLA MORTE
PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI PIERFRANCO BRUNI 
CON VIDEO DI ANNA MONTELLA
COLLABORAZIONE DEL MIBACT - PROGETTO ETNIE
SITE WEB PIERFRANCO BRUNI

sabato 20 agosto 2016

Morto Ernst Nolte il filosofo della storia che legò Marxismo e Nazismo e coraggiosamente contrappose ai campi Ebrei i Gulag

di Pierfranco Bruni

 


Ernst Nolte, scomparso il 17 agosto scorso (2016), ha segnato un punto di riferimento nella storiografia contemporanea e soprattutto nei processi politici, ideologici e storici che vanno dal 1860 sino all’età del totalitarismo comunista e alla trasformazione delle democrazie in sistemi economicamente agevolati.
Insieme a Furet e a De Felice non solo ha riletto, con i documenti, la storia e gli avvenimenti, ma ha saputo interpretare le crisi e le decadenze di un tempo minato dalle plutocrazie e dalle ideologie. I suoi studi sul Nazismo e sul Fascismo lo hanno portato ad approfondire una linea che è quella del Marxismo.
Senza l’esplosione dei marxismi non ci sarebbe stato un processo così profondo radicalizzante nelle società del Novecento sia dei Fascismi sia del Nazismo. Non si tratta  di una modo di giustificare la Germania tedesca e nazista. Si tratta di una chiave di lettura intelligente che propone uno scavo comparativo e articolato della storia in un dimensione geopolitica che non riguarda soltanto una Nazione ma, piuttosto, una Idea di Patria.

mercoledì 17 agosto 2016

Il possibile e l’impossibile percorrendo “il mio cammino” nel mio Pirandello - di Pierfranco Bruni

di Pierfranco Bruni



Dall’ironia alla tragico amore. Luigi Pirandello inizia il secolo nuovo con l’ironia,  ovvero con il Fu Mattia Pascal nel 1904, nel quale la maschera e il doppio si intrecciano. D’Annunzio con  il tragico proponendo un grande romanzo: Il fuoco nel 1900, nel quale si racconta il suo rapporto con Eleonora Duse. Si recita a soggetto. Nella vita e sulla scena. Spesso tocchiamo il limite. Spesso viviamo il limite.  Se trovi in te il limite del Pensiero ed hai il coraggio di ammetterlo a te stesso, ma con la consapevolezza di non sfidarti, attraversandolo, stai per toccare il silenzio della riflessione. La strada per la contemplazione ha bisogno di altre prove. Fai attenzione. Arriveranno. Ti verranno chieste. La vita è fatta di prove.

martedì 16 agosto 2016

Il Pirandello di Pierfranco Bruni come apoteosi o come incipit Il 2 settembre in Sicilia

di Pierfranco Bruni

Pirandello oltre la letteratura. Il 2 settembre prossimo parleremo di Luigi Pirandello in Sicilia. A Castelbuono. Una grande manifestazione evento legata al mio libro "Luigi Pirandello. La maschera e la follia” (Edizioni Nemapress). 
Ora anche in Video 
(a cura di Anna Montella).

Pirandello in quella sua terra dove il mito è arabo e greco e la lingua è un intreccio di koinè. In quella sua terra dove il sole incontra la luna e il racconto si fa mistero e favola. In un tale viaggio la maschera diventa follia! 
Molti anni fa, insieme a mio padre che mi faceva compagnia, sono stato nella terra dei Gattopardo sempre per parlare di Pirandello. Era il 1986. Era appena stato pubblicato un mio piccolo libro sul Pirandello poeta. Andai in un liceo a Nicosia a discutere del Pirandello poeta. 
Poi vi sono ritornato altre volte in Sicilia . Pirandello resta centrale non solo sul piano letterario, ma ci permette di capire l'archeologia dei linguaggi dell'Isola che incontra il continente. 

sabato 13 agosto 2016

Nella “Nobiltà e città calabresi infeudate” i Gaudinieri – Bruni con gli studi di Franz Von Lobistein

Nella “Nobiltà e città calabresi infeudate” i Gaudinieri – Bruni  con gli studi di Franz Von Lobistein raccontata nei “Cinque fratelli” di Micol e Pierfranco Bruni in una elegante veste editoriale


di Stefania Manueli*

 
Franz Von Lobstein, figlio del Barone Erwin von Lobstein e da Virginia dei Baroni Coppola Picazio documenta, attraverso i suoi Studi Calabresi, la nobiltà dei Gaudinieri, i quali erano iscritti al Sedile di Bisignano.
Franz Von Lobstein era nato a Napoli il 25 giugno del 1921 si era laureato in giurisprudenza e in lettere e filosofia. Scrisse sulla araldica del Regno di Napoli e pubblicò testi  sulla storia del reame di Napoli, svolgendo lezioni sul monachesimo aristocratico nella Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Statale degli Studi di Cassino.
Fu Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine Piano, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito Melitense, Cavaliere dell’I.R. Ordine di San Gennaro, Balì Gran Croce di Giustizia del S.M. Ordine Costantiniano di San Giorgio, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro, Cavaliere di Giustizia dell’Ordine di S. Stefano di Toscana, Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine di S. Anna. Muore il  12 giugno 2012. Scritti importanti restano “Settecento Calabrese” e “Nobiltà e città calabresi infeudate”.

mercoledì 10 agosto 2016

10 agosto San Lorenzo Martire. Una religiosità antropologica nelle etnie del Mediterraneo a San Lorenzo del Vallo

di Pierfranco e Micol Bruni

I Santi vivono perché oltre alla fede e al carisma penetrano una antropologia che è fatta di un immaginario che tocca le corde dell’identità. 10 agosto San Lorenzo. Ma cosa ha rappresentato questo Santo? Chi è stato. Nel nostro paese dell’anima e della geografia, San Lorenzo del Vallo dove il 10 agosto è festa grande, ha il suo viaggio, il suo senso, il suo modello antropologico.
È  uno dei Santi che antropologicamente mostra una “griglia” di simboli. Una mediterranea visione in cui la Spagna è il luogo dell’esistere proprio in una antropologia del tempo. Ma saccheggiamo la sua biografia senza mai perdere di vista la storia e i processi etnici – simbolici.   Lorenzo Diacono e Martire, giunto dalla Spagna, amministrò l’economia della Chiesa sotto il Papa Sisto II, e negli anni dell’Imperatore Valeriano.
La storia di San Lorenzo (Lorenzo Martire che la leggenda lo fa morire sulla graticola in fiamme), la cui celebrazione avviene il 10 di agosto, pone una questione non solo teologica, e mistica nella sua santità, ma anche di ordine “politica” o all’interno della Chiesa ai tempi del Pontificato di Sisto II, in una Roma dominata da Valeriano che già nel 257 fece una battaglia contro i cristiani.

I cristiani si arresero a Valeriano? Un interrogativo che neppure Costantino seppe colmare. Furono deboli e senza alcuna reazioni spirituale e religiosa si misero nelle mani dei soldati dell’Imperatore Valeriano.

martedì 9 agosto 2016

MATER TERRA di Silvano Trevisani e Lucia Rotundo

Autore: Silvano Trevisani  / Lucia Rotundo
Titolo: MATER TERRA
Collana:  'APX'H  Arte e Letteratura
Editore:  Print Me s.r.l.
Anno: Maggio 2016
ISBN: 978-88-96496-48-0
Pagine:  36  a colori
Dimensioni: 15 x 15 cm
Prezzo: € 10,00


Fresco di stampa, è in distribuzione il volume Mater Terra degli autori: Silvano Trevisani (poeta e giornalista) e Lucia Rotundo (artista scultrice), una significativa selezione tra parola e immagine, tra opere poetiche e scultoree dedicate alla natura, per la Collana  'APX'H Arte e Letteratura, diretta da Antonio Basile, editato da Print Me.
Sulle opere degli autori – scrive Antonio Basile nella presentazione al volume – (…) << Il paesaggio, in questa prospettiva, si configurava innanzitutto come dato geo-antropologico, come realtà socio-urbanistica, come elemento architettonico, come documento storico, come coscienza ecologica. Si carica, cioè, di connotazioni culturali. Questa nuova visione antropologica del paesaggio e un marcato atteggiamento critico nei confronti della tecnologia caratterizzano la poetica di Lucia Rotundo e di Silvano Trevisani, i quali con la loro attività mettono sotto accusa le aberrazioni della società contemporanea e sottopongono ad una critica serrata situazioni di violenza e stravolgimento cui l’uomo costringe il suo ambiente e persino se stesso, senza alcuna coscienza delle minacce che rischiano di soffocare ogni forma di dignità umana.>>

Completa il volume una breve nota biografica degli autori.

Pirandello nell’originale lettura di Pierfranco Bruni in “Il tragico e la follia”

di Sandro Marano*


Il nuovo saggio di Pierfranco Bruni Luigi Pirandello il tragico e la follia (edizioni Nemapress pp. 109) è un lavoro ricco di spunti di riflessione, di riferimenti critici e di raffronti stimolanti. Spicca tra questi ultimi il raffronto che l’autore fa con Pavese, cui mancava l’ironia presente invece in Pirandello. E questo spiega il diverso esito della loro esistenza. La tesi centrale del saggio, sicuramente condivisibile, a noi pare che sia in questa affermazione: “credo che in Pirandello tutto sia teatro.”
Per Pirandello l’essere si riduce all’apparire, la vita non può non mascherarsi, la sua nudità, che la riflessione scopre, porta l’uomo alla follia (è un motivo per la verità presente anche in Nietzsche: “tutto ciò che è profondo ama mascherarsi”). Ora se la vita è cieco e irrazionale impulso, se la vita è nella sua essenza tragica, se è un moto che di continuo e sempre crea e distrugge forme, allora tanto vale non prenderla sul serio.
Ecco l’ironia! Se si vive e non si riflette su di essa, può apparire perfino gioconda (Mal giocondo non a caso è intitolata la sua prima raccolta di poesie). L’umorismo salva Pirandello dal male di vivere e dal suicidio.
Un altro tema degno di nota è quello sul fascismo di Pirandello. Un tema assai dibattuto dagli interpreti che si erano posti varie volte la domanda sul perché Pirandello avesse aderito al fascismo senza trovare una risposta soddisfacente: infatti, l’adesione al fascismo non è una diretta conseguenza della sua filosofia relativista, tutte le maschere che la vita assume si equivalgono, la democrazia come lo stato totalitario.
In riferimento a ciò la risposta di Bruni è senz’altro originale:  il fascismo di Pirandello è a-ideologico. Per temperamento e formazione Pirandello non poteva non preferire l’ordine al caos, la sincerità all’ipocrisia, non poteva non disprezzare quella “tirannia mascherata da libertà”, che in fondo è la democrazia. Infine, notevole è la parte che Bruni dedica alla poesia di Pirandello (la critica letteraria su questo dice davvero poco o nulla!).
Egli cerca, analizzando le varie raccolte di versi di Pirandello di valorizzare in qualche misura i suoi versi. Per parte nostra, riteniamo che l’autentica poesia di Pirandello è nel Fu Mattia Pascal e nelle Novelle, i suoi versi non vanno oltre l’800, stilisticamente ripropongono un certo classicismo lontano dalla ns. sensibilità. In ogni caso, quanto alle tematiche, ci sembra affatto condivisibile la notazione di Bruni secondo cui la sua poesia è “un vissuto da anticamera”.

Sul libro di Pierfranco Bruni è stato realizzato da Anna Montella un Video:
http://pierfrancobruni.weebly.com/pirandello-libro.html 
oppure su: https://www.youtube.com/watch?v=vrzdqIxu5Ws


*  Scrittore, giornalista, saggista

lunedì 8 agosto 2016

Mostra Evento Nazionale - Dante in una letteratura innovativa tra etno-antropologia

Istituto di Etno – Antropologia e Letteratura Italiana
(IEALI)
DANTE IN UNA LETTURA INNOVATIVA
TRA ETNO-ANTROPOLOGIA
Dante in mostra tra Etno – antropologia e Letteratura

E’ stata inaugurata nella Sede dell’Istituto di Etno-Antropologia e Letteratura “Virgilio I. Bruni” (IEALI _ CSR), di San Lorenzo del Vallo (Cosenza), diretto da Pierfranco Bruni, una Mostra dedicata a Dante a 750 anni dalla nascita dal tema:     
"Dante: il pensiero delle lingue le lingue del pensiero". 
Un lavoro realizzato e curato da PIERFRANCO BRUNI del Mibact e ANNARITA MIGLIETTA dell’Università del Salento. 

E' STATO REALIZZATO SULLA MOSTRA UN VIDEO A CURA DI ANNA MONTELLA: 
Si tratta  di una Mostra di Cartelle - Pannelli che ripercorrono il DANTE del "De vulgare eloquentia" in un contesto di rilettura della lingua italiana e di discussioni sui valori del dialetto.
Due studiosi (Bruni e Miglietta) che hanno scavato in quella parola che condurrà DANTE alla Commedia.
La Mostra (visitabile per tutto agosto) offre l’occasione per leggere il legame di Dante con le forme etniche e antropologiche, le quali sono state parti integranti della sua Opera complessiva.

sabato 6 agosto 2016

Marta Abba e Luigi Pirandello. Una storia che resta senza rivelazione

Marta Abba e Luigi Pirandello hanno mai fatto l’amore?
Una storia che resta senza rivelazione


di Pierfranco Bruni



Pirandello tra Marta Abba e Picasso
SENZA DI TE LA MIA ARTE NON AVREBBE SENSO! Ritorna spesso questa sottolineatura nel pensare alla figura di Marta Abba (1900 – 1988) e del suo rapporto con Luigi Pirandello. 

Non mi stupisce affatto questo legame, come ho avuto modo di scrivere in due capitoli del mio Luigi Pirandello. Il tragico e la follia (Pellegrini) in distribuzione in questi giorni. 

Mi permette di leggere però alcuni percorsi della letteratura attraverso le donne che sono state accanto agli scrittori, a quelle donne che, in un certo qual modo, hanno condizionato non solo la vita ma anche la produzione letteraria.
Marta Abba per oltre un decennio, tra gli anni Venti e Trenta, è stata il riferimento di un Pirandello non più giocoso, ovvero con il “male” del “giocondo”, ma un Pirandello tristemente ironico oltre la stessa soglia dell’umorismo. Pirandello essendo stato un protagonista nella storia della letteratura ed avendo vissuto ogni attività letteraria in forma pubblica mi sembra doveroso cercare di capire fino a che punto è giunto il legame condizionante.

mercoledì 3 agosto 2016

Da Taranto a Grottaglie fuori dalle città culturali. Guardatevi intorno e poi...


di Pierfranco Bruni 


Una città in amore! Taranto anche per il 2018 è fuori dalle candidate città capitale della cultura. 
Ostuni c'è! 
Non c'è Martina Franca. 
Non c'è la città della Ceramica, Grottaglie. 
Non c'è la messapica Manduria. Ci sono Alghero, La Spezia e la mia Cosenza. 
Sapete le motivazioni delle scelte? 
La progettualità culturale. 
È da epoche che vado sostenendo che la cultura se non ha un progetto ormai è un non senso. 
I piccoli incontri non fanno progetto. Anche le scuole giocano una partita importante. È inutile insistere con il già visto. È un paradosso. 
Grottaglie ha il vuoto culturale eppure avrebbe potuto fare tanto, ma le idee fanno il progetto. 
Taranto ha le solite parole molli e dal 1999 non riesce a realizzare nulla. Scavate e trovate. 
Il nulla culturale. Manduria idem. Visitate Alghero. È il centro della cultura sarda non solo per attività istituzionali, ma anche per idee, mostre serie, eventi che creano circolazione. 
Conosco tutte le 21 città candidate e tutte viaggiano da anni intorno a processi culturali pesanti e veicolanti.