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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

martedì 30 aprile 2019

IL 2 MAGGIO DI 500 ANNI FA MORIVA LEONARDO DA VINCI. LA MAGIA DI UN MAESTRO

di Pierfranco Bruni

Il 2 maggio di 500 anni fa moriva Leonardo Da Vinci. Il prossimo lunedì 6 maggio Pierfranco Bruni aprirà le Celebrazioni su Leonardo da Vinci in Albania al Consolato Generale d’Italia a Valona con una Lectio Magistralis su “I 500 anni di un profeta delle arti e delle scienze”, Salone del Consolato ore 10.00, nell’ambito delle manifestazioni “Leonardo da Vinci. Uomo dal multiforme ingegno. Il genio prima della scienza”.
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Leonardo da Vinci a 500 anni dalla morte. Era il 2 maggio del 1519. Immensa è la bibliografia di Leonardo. Percorsi, profili, intercettazioni tra arte, scultura, ingegneria e letteratura. La sua arte ha segnato i secoli. Così come l’attrazione verso il mistero dei suoi volti, dei sorrisi, delle bocche. Una seduzione. La seduzione è il cerchio magico nel cuore che si sposta tra gli sguardi e diventa attrazione. Quando si prende consapevolezza che “L’età, che vola, discorre nascostamente, e inganna altrui; e niuna cosa è più veloce che gli anni, e chi semina virtù, fama raccoglie” (Leonardo da Vinci), tutto diventa infinitamente possibile. Quando la cultura scientifica si lega a quella umanistica il percorso della ricerca diventa onto-metafisico. In un tale contesto è il Rinascimento che ha maggiormente esplorato gli intagli del cielo della terra del fuoco dell'acqua e del vento. Questo significa che è  necessario saper ascoltare e percepire. 

“Saper ascoltare significa possedere, oltre al proprio, il cervello degli altri.”, ovvero Leonardo da Vinci. Leonardo di ser Piero da Vinci era nato ad Anchiano il 15 aprile del 1452. Muore ad Amboise il 2 maggio del 1519. 

lunedì 29 aprile 2019

Grande successo per la serata conclusiva del Premio Letterario Internazionale promosso da Pro Loco Limbiate

Alessandro Quasimodo presidente onorario
con Rita Iacomino presidente esecutivo

Successo oltre ogni più rosea aspettativa per il Premio Letterario Internazionale La girandola della parole - promosso da Pro Loco Limbiate - che, dopo dieci mesi di lavoro articolato in diverse fasi,  ha visto la sua felice conclusione il 6 aprile u.s., con la cerimonia di premiazione, nella suggestiva cornice di Villa Mella in Limbiate addobbata splendidamente per il pubblico delle grandi occasioni.

Partecipe ed entusiasta la presenza delle Istituzioni - ​Fabrizio SALA Vicepresidente della Regione Lombardia e Antonio ROMEO Sindaco della Città di Limbiate - il cui plauso è andato in particolar modo alla impeccabile organizzazione e a tutto l’impegno profuso da Pro Loco Limbiate per un progetto che vede la Cultura protagonista e fiore all’occhiello per la Città.   

Le Autorità: Fabrizio Sala (a sx) -
Vicepresidente della Regione Lombardia;
Antonio Romeo sindaco della città di Limbiate
Il premio - promosso da Pro Loco Limbiate (presidente pro tempore Federica Moretti) con il Patrocinio di  Città di Limbiate,  Provincia Monza/Brianza, Regione Lombardia, UNPLI Nazionale e il sostegno di BCC Credito Cooperativo Barlassina - alla sua prima edizione, ha segnato un record in termini partecipativi, con 710 opere in gara provenienti da tutte le regioni italiane e da numerosi paesi europei ed extraeuropei, sulle quali si è espressa la qualificata Giuria tecnica che ha visto come presidente onorario il regista Alessandro QUASIMODO, figlio del Premio Nobel Salvatore, e composta da Paolo Baldelli; Fabiano Braccini; Nunzio Buono;  Silvana Clerici; Carmelo Consoli; Angela Digilio; Ivan Fedeli; Giuseppe Leccardi; Dario Marelli; Adriano Molteni; Anna Montella;  Mina Rusconi; Rodolfo Vettorello, con la presidenza esecutiva di Rita IACOMINO, poetessa e scrittrice,  e la direzione artistica di Armando Muti. 

Il tavolo della Giuria
I grandi veri protagonisti della kermesse sono stati gli autori premiati, intervenuti numerosi, che rappresentano un pregevole spaccato della letteratura contemporanea. Le opere prime classificate e le opere menzione speciale sono state raccolte in una antologia curata da Anna Montella.
La serata, allietata da intermezzi musicali con musiche del '300 eseguite magistralmente da Antonella Benatti al flauto; Viliana Ivanova all'arpa; Salvatore Saverino alle percussioni,  è stata presentata da Nicolò Verga e Milly Giannelli. La performance teatrale con Gariboldi Gianfranco nel ruolo di Dante; Vito Contento nel ruolo di Petrarca; Luisa Principe nel ruolo di Madonna Maria (la poeta sfigata), ha regalato a tutti i presenti un momento di spensieratezza e un sorriso.

lunedì 8 aprile 2019

ANTEPRIMA nazionale con Pierfranco Bruni in Puglia A TARANTO

11 Aprile Anteprima nazionale a Taranto per Pierfranco Bruni e subito dopo a Milano per IL SORTILEGIO DELLA SPERANZA 

GIOVEDÌ 11 APR 2019 ORE 1900 alla MONDADORI DI TARANTO VIA DE CESARE 

Pierfranco Bruni presenta il libro "Il sortilegio della speranza" Tabula Fati. 

Intervengono: Marilena Cavallo, Daniela Rubino e Marianna Montagnolo 

Un viaggio in cui la favola diventa un raccontare tra i luoghi dell’esistere e i veri luoghi che restano quelli metafisici. Il libro si legge come un articolato percorso di racconti, ma resta, in fondo, un romanzo con varie tappe e diversi porti ai quali poter fare riferimento. 
Ci sono personaggi che toccano il mistero e raccontano la magia, il mito, l’alchimia, con delle precise indicazioni ontologiche, in cui gli archetipi del tempo e della pazienza si fanno espressione di una profonda liricità. Un linguaggio che, a volte, si teatralizza grazie a un dialogare tra i diversi personaggi, ma anche attraverso un io narrante, che non smette di essere presente, in un immaginario e simbolico protagonista che sempre testimonia un pensiero che è quello del cercare nell’ascolto i segni di una memoria antica nella quale fa capo la tradizione. 
Un libro che esprime il segno onirico della memoria da custodire e traccia una sottile linea d’ombra, dove nulla viene nascosto, ma tutto è vissuto tra il mistero e il segreto in una proiezione che ha del soprannaturale sino a toccare l’immaginario del sortilegio e la fiducia nella speranza. 
Speranza e pazienza sono due percorsi che guidano anche il cammino dello sciamano o del monaco tibetano o del cappellaio magico, che cercano la luce vera nelle ombre.