Martedì
3 Luglio 2018, alle ore 17.00, presso il rinomato BAR JAMAICA, in Via Brera n. 32 a Milano (storico ritrovo
di artisti e intellettuali, frequentato da Salvatore Quasimodo) si terrà la
presentazione del progetto letterario dal titolo SALVATORE QUASIMODO – TRA LA MAGNA GRECIA E I
NAVIGLI. All’evento prenderanno parte lo scrittore, poeta e saggista Pierfranco
Bruni (già candidato al Nobel per la Letteratura ), la scrittrice e conduttrice
Stefania Romito (rappresentante letteraria e Ambasciatrice del Nuovo
Rinascimento) e l’artista Davide Foschi, fondatore del NUOVO RINASCIMENTO. Un
tributo di grande originalità e di altissimo spessore culturale e poetico per
omaggiare il famoso poeta siciliano a cinquant’anni dalla sua scomparsa. Un
progetto letterario che comprende il Video dal titolo “TRA LA MAGNA GRECIA E I
NAVIGLI” https://www.youtube.com/watch?v=WpF__p_yJYg&t=1s
e una Cartella poetica con testi di Pierfranco Bruni e progetto grafico a cura
di Stefania Romito (Ophelia’s Friends Cultural Projects) ) in collaborazione
con il CENTRO STUDI E RICERCHE "FRANCESCO GRISI" nell'ambito del
progetto "ETNIE E LETTERATURA" del MIBACT curato da Pierfranco Bruni.
BENVENUTI
sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago
Buon giorno, sono le ore 10:06.43 di Mercoledi, 2 Aprile 2025
martedì 26 giugno 2018
A MILANO IL PROSSIMO 3 LUGLIO ANTEPRIMA DELLO STUDIO DI PIERFRANCO BRUNI SU SALVATORE QUASIMODO A CINQUANT’ANNI DALLA MORTE
martedì 19 giugno 2018
Giulio De Mitri “Theorema”
Sabato 23 giugno alle ore
18,30 nel Bastione aragonese del Museo Archeologico di Santa Scolastica della
Città Metropolitana di Bari, si terrà l'inaugurazione dell'installazione
ambientale site specific “Theorema”
di Giulio De Mitri.
L'esposizione offrirà uno spaccato attuale dell'opera di Giulio De Mitri,
affermato artista pugliese, che da oltre quarant'anni dà al proprio lavoro un
valore sempre nuovo, sempre carico di stimoli e di significati
.
Con la sua presenza attiva e costante nel campo delle arti visive e della
didattica, mai pago dei risultati ottenuti a livello nazionale ed
internazionale. Viene considerato tra i
protagonisti della Light Art.
Artista rigoroso e al contempo raffinato intellettuale, dai molteplici
interessi culturali, nel suo lungo percorso De Mitri ha mantenuto costante la
profonda riflessione estetica, che ha assecondato una formazione di matrice
filosofica, fondata sul pensiero platonico ed eracliteo, coniugandola con una vivida
attenzione per le istanze sociali e linguistiche del Novecento.
L'originalità dell'esposizione consiste nel confronto dialettico tra la sua
recente installazione, composta da nove opere legate ad un repertorio
cosmogonico attraversato da visioni mitiche e sacrali, e l'affascinante e storico spazio del
Bastione aragonese di Santa Scolastica.
venerdì 1 giugno 2018
Il dialetto nella testimonianza poetica di Agostino Gaudinieri nello studio di Micol e Pierfranco Bruni
con progetto grafico di Anna Montella
MARIA TERESA ALFONSO
La
scuola, soprattutto infanzia e primaria, deve essere promotrice di un’azione
educativa che compensi un ambiente familiare carente. I dialetti sono la lingua
dei nostri padri ed erroneamente vengono considerati sottoprodotti della lingua
italiana, ma hanno invece, le loro radici altrettanto nobili e derivano da
popolazioni remote che hanno attraversato il nostro territorio. Spini si fa
sostenitore del “bilinguismo naturale“ cioè della parlata locale coniugata con
l’apprendimento della lingua ufficiale, considerata come seconda lingua. Una
comunità privata della sua lingua genera una cultura sterile.
Il
dialetto è una caratterizzazione delle lingue orali che vivono nei territori e
diventano una espressione della scrittura proprio lungo i percorsi letterari.
I
testi di Agostino Gaudinieri sono un modello di una particolarità linguistica
che pone al centro una koinè in cui il dialetto della Calabria si intreccia con
le forme dialettali di tutto il Sud. Un Sud che parla una contaminazione quasi
"meticciata" in cui il dialogare diventa didattica della conoscenza
delle varie parlate. Qui ci troviamo di fronte ad una poesia nella quale l'uso
della contaminazione è predominate.
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