“... sul filo... del “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa e de “I Buddenbrook” di Thomas Mann...”
Una storia intensa, scritta da due autori di tutto rispetto, animata da personaggi che diventano specchio del tempo trascorso, scrigni di eventi passati, portavoci di una memoria lontana da cui attingere per trovare risposte. Un progetto di scrittura raffinato e avvincente che racconta le vicende di una nobile dinastia, quella della famiglia Bruni Gaudinieri, nella cornice di un secolo di storia, dalla fine dell’Ottocento fino ai giorni nostri. Vite e storie che si intrecciano e si susseguono in un romanzo familiare denso di spirito e di memorie. Sullo sfondo i profumi e le atmosfere di un pezzo di Calabria - Cosenza, Terranova da Sibari, Acri, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese - crocevia di culture, in cui Oriente e Occidente si incontrano, rivelando la ricchezza di una triplice identità: la latina, la greca e l’arbëreshë.
CINQUE FRATELLI
I Bruni Gaudinieri nel vissuto di una nobiltà
MICOL E PIERFRANCO BRUNI
GUARDA IL BOOKTRAILER DEL LIBRO
BENVENUTI
sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago
mercoledì 28 settembre 2016
UN ROMANZO ALLA TOMASI DI LAMPEDUSA - I CINQUE FRATELLI DI MICOL E PIERFRANCO BRUNI > UN BOOKTRAILER UN LIBRO
Alla Mensa degli Angeli - di Riccardo Viganò il 30 settembre a Nardò (Le)
Comunicato stampa
Si svolgerà venerdì 30 settembre 2016, alle ore 19.30, presso la splendida chiesa di S. Antonio da Padova, a Nardò
(Le), la presentazione ufficiale
del nuovo volume di Riccardo
Viganò dal titolo “Alla mensa degli Angeli. Storie di ceramiche, botteghe e vasai a Nardò tra i
secoli XVI e XIX”
edito con Edizioni Esperidi.
Dopo il saluto istituzionale del sindaco di
Nardò Giuseppe Mellone e dell’assessore
alla Cultura Francesco Plantera,
interverranno: Paul Arthur (docente
di Archeologia Medioevale presso l’Università del Salento) che ha curato la
presentazione, Salvatore Matteo (già direttore del Museo della Ceramica
di Cutrofiano) che ha scritto l’introduzione, Giuseppe Muci (archeologo medievista), Claudio Martino (editore); modera l’incontro Vincenzo Marras (Gruppo Speleologico Neretino). Sarà presente
l’Autore Riccardo Viganò.
Il volume è stato realizzato con il
contributo economico della Città di
Nardò e del Gruppo Speleologico
Neretino.
L’evento di presentazione gode del patrocinio
morale della Città di Nardò.
martedì 27 settembre 2016
Così racconto Alvaro: da Pirandello alla Turchia
di Pierfranco Bruni
Perché bisogna rileggere e raccontare Corrado Alvaro oltre le valenze aspromontane?
Perché bisogna andare oltre una questione meridionale che pur vive tra le immagini alvariane?
Perché è necessario contestualizzare un Novecento nelle cui opere di Alvaro il senso del tempo è una griglia simbolica e metaforica?
Alvaro è un Novecento che non smette di essere tale sia sul piano prettamente letterario che su quello antropologico.
La dimensione letteraria si gioca strettamente sui personaggi che campeggiano nelle sue opere (come avviene d’altronde anche in Pirandello, nel Pirandello tanto amato e studiato dallo stesso Alvaro), perché sono i personaggi che creano e strutturano il racconto.
Nel 1934, in occasione del Nobel a Pirandello, Alvaro dirà: “La sua lingua, al principio ripicchiata e di vocabolario, diviene nel meglio della sua opera un modo d'esprimersi naturale, come si esprimono gli elementi nella luce; le sue manie a un certo punto investono l'uomo e divengono rimpianti di angeli decaduti, incubi, segni del destino. Tanto è vero che non c'è grande poeta senza idee fisse”.
lunedì 26 settembre 2016
Le parole e i linguaggi. Il testo e il Novecento. Lectio Magistralis di Pierfranco Bruni il 29 settembre a Roma
Di Pierfranco Bruni
Intrecciare letteratura e testo di cantautori è un modello di ricerca che pone alla attenzione i vari linguaggi tra parola e musica. In questo studio che ho realizzato ho posto l'accento proprio su una metodologia che è quella della lingua come elemento metodologico di un processo sia artistico che comunicativo. Il lavoro è parte integrante del Progetto Lingue ed Etnie del MIBACT. Certo, confrontare la lingua di D'Annunzio con quella di De André o di Califano è un dato importante in una civiltà della parola con costante transazione ma credo che bisogna entrare nei metodi della comparazione con molta competenza. C'è chi ancora sostiene che alcuni testi di canzone d'autore non sono poesia. Non è così. Io direi piuttosto quanta poesia oggi non è poesia? Con una metodologia della comprensione e del confronto occorra dare un senso alla parola. Quindi ai linguaggi comparati. Questo è un approccio significativo. Nella parola la musica si lascia ascoltare.
Ecco perché questo mio studio che verrà presentato a Roma il 29 settembre a Palazzo Sora con una mia Lectio MAGISTRALIS su: "Le parole e i linguaggi. Il testo e il Novecento". Le cartelle formano un mosaico e si va da Bruno Lauzi a Leopardi. Penetrare la parola. Questo è il mio interesse.
Le cartelle sul sito di Pierfranco Bruni
Il video promo della Lectio Magistralis del 29 settembre
Le celebrazioni pirandelliane saranno motivo di discussione letteraria al Liceo Moscati di Grottaglie.
PIRANDELLO A GROTTAGLIE
di Pierfranco Bruni
Pirandello arriva anche in Puglia. Ovvero le celebrazioni pirandelliane saranno motivo di discussione letteraria al Liceo Moscati di Grottaglie. Dirigente scolastico Anna Sturino. Capo dipartimento dell'area Lettere Marilena Cavallo. È giusto necessario significativo celebrare gli 80 anni della morte di Pirandello? Per le esperienze di questi mesi che mi hanno visto percorrere molte strade credo di sì. Soprattutto nel mondo della scuola aprire una vasta dialettica intorno a Pirandello e ai temi pirandelliani è affascinante anche perché si sono aperti nuovi confronti letterari e nuovi modelli comparativi permettono di penetrare Pirandello oltre i concetti di vita e forma. In molte città e in molte scuole ho trovato una utenza decisamente attenta e pronta a discutere. Dagli alunni agli stessi docenti ad un pubblico vario e a dei lettori militanti. Il Pirandello della Forma sembra superato. Il teatro è un attraversamento. Le novelle sono l'intermezzo che precisa alcuni connotati psicologici e offre un destino ai personaggi. Il romanzo è un dialogare tra la vita e la morte. La poesia resta l'incipit dal quale quel suo Mediterraneo diventa il luogo di un esistere alla ricerca del se personaggio e uomo. L'amore forse resta la priva meravigliosa e malinconica del suo intrecciare il senso e gli orizzonti di una metafisica dell'anima. È necessario accostarsi a Pirandello con un umanesimo che tocca le visioni di una antropologia del tempo e mai della storia. Grottaglie dunque celebrerà Pirandello toccando le diverse coordinate antropologiche e letterarie.
Spoleto Arte incontra Venezia: si apre la grande mostra presentata da Sgarbi
Spoleto Arte incontra Venezia: grande attesa per la mostra presentata da Sgarbi
È ormai imminente l'apertura ufficiale della grande mostra di "Spoleto Arte incontra Venezia" presentata dal noto critico Vittorio Sgarbi, con l'organizzazione di Salvo Nugnes, manager della cultura e agente di nomi di spicco. L'atteso appuntamento inaugurale, che si rinnova ogni anno con successo di pubblico e forte risonanza mediatica, è previsto per sabato 8 ottobre, alle ore 18.00, presso il secolare Palazzo Giustinian Faccanon a Venezia, nella Zona di Rialto, conosciuto come la prima sede storica del famoso giornale "Il Gazzettino". L'allestimento resterà in loco fino al 7 novembre 2016 ed è visitabile con ingresso libero.
Nello spiegare e commentare l'importante evento, l'organizzatore Salvo Nugnes dice: "Anche l'edizione 2016 di -Spoleto Arte incontra Venezia- vede l'autorevole presenza di Sgarbi, garantendo un valore aggiunto e dando lustro all'intera iniziativa, che ormai è diventata una tappa fissa, a cui teniamo con particolare premura. Venezia è un luogo speciale, che tutto il mondo ammira con stupore per la sua bellezza misteriosa e il fascino coinvolgente. È dunque, un contesto adattissimo per accogliere e ospitare questa mostra".
BRUNO LAUZI. A DIECI ANNI DALLA SCOMPARSA
DI PIERFRANCO BRUNI


Ero molto amico di Bruno Lauzi. Il mio libro su De André nel quale si parla anche di Luigi Tenco è un intrecciare discorsi con Bruno. I capitoli su Tenco nel mio successivo libro su Califano ha visto anche i suoi consigli. Quel Tenco mio raccontatomi anche da Bruno. Lo stretto legame tra poesia e percorso musicale nei testi di Bruno Lauzi ((nato ad Asmara l’8 agosto del 1937 e morto a Peschiera Borromeo il 24 ottobre 2006)) è dimostrato dagli incisi letterari (ed estetici) che permeano di lirismo la tensione del verso. Una profonda espressività che proviene da una scuola non solo musicale ma singolarmente letteraria. Il testo è chiaramente nel ritaglio della musicalità (e quindi di una ritmicità che offre modelli ben definiti) ma la stessa musicalità offre visioni e dimensioni poetiche.
La poesia porta dentro di sé già una accentuazione di ritmi perché è la parola che si contestualizza nel senso di una espressività di un quasi fenomeno ermetico.
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