Lo studio di Pierfranco
Bruni e Marilena Cavallo dedicato al Pascoli de "Nel mare di Calipso. La
dissolvenza omerica e l'alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli" sarà
tradotto in Francia e Germania ed è stato
definito il saggio più innovativo degli ultimi trent'anni.
Nell’anno delle celebrazioni
dei 150 anni dalla nascita di Gabriele D’Annunzio il dibattito sulla
figura e sull’opera di Giovanni Pascoli resta un punto centale. A far discutere
su Pascoli è stato il saggio di Pieedeanco Bruni e Marilena Cavallo “Nel mare
di Calipso” (Pellegrini editore). Infatti il Pascoli riletto da Pierfranco
Bruni e Marilena Cavallo, per il centenario della morte del poeta di cui si
sono chiuse le celebrazioni, è stato definito, dal Sindacato Libero Scrittori
Italiani, dopo una attenta indagine editoriale e bibliografica, l'opera più
originale e innovativa degli ultimi vent'anni e che ha, manifestamente, dato un
notevole contributo alla rilettura e interpretazione di un Pascoli dalle linee
guida "rivoluzionarie". Una
ricerca seria, puntuale e vitale per definire una contestualizzazione di un
Pascoli dentro il Novecento.
Il saggio dedicato a Giovanni Pascoli di Marilena Cavallo e
Pierfranco Bruni dal titolo suggestivo: "Nel mare di Calipso. La dissolvenza
omerica e l'alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli" (Luigi Pellegrini
Editore), che è parte integrante del Progetto "Etnie e Letteratura"
del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il cui coordinamento è di
Pierfranco Bruni, è stato presentato in diverse città italiane, in diversi
spazi televisivi della Rai e in numerose strutture istituzionali con studiosi
di chiara fama.
Ufficialmente era stato presentato a Santa Marta, a Roma,
dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da personalità come Annamaria
Andreoli e Francesco Mercadante oltre a personalità istituzionali. Il saggio
nel corso del 2012 – 2013 ha visto tre edizioni e in più occasioni è stato
presentato all'interno di una mostra su Pascoli a cura della Federazione
Unitaria Italiana Scrittori (FUIS).
Il Pascoli di Bruni e Cavallo è un Pascoli in cui la visione
mediterranea è profondamente radicata nella cultura dell'incontro tra
l'Occidente e l'Oriente. E', certamente, un Pascoli oltre le antologie
scolastiche e dentro la ricerca, la rilettura e la ricontestualizzazione di un
Novecento che supera completamente gli schemi del positivismo e annuncia un
Novecento inquieto e radicato nella presenza nicciana e non solo decadente.
L'ultima edizione si presenta con una elegante copertina che
è tratta da un lavoro dell'artista A. Mazza dal titolo: "Scienza per tutti" risalente al 1909 ed è parte
integrante degli "Otto manifesti Belle – Epoque riprodotti per il
centenario di Giovanni Pascoli (1912 – 2012)" a cura della Federazione
Unitaria Italiana Scrittori (FUIS).
Il saggio di Bruni e Cavallo è un lavoro che pone
all'attenzione, attraverso l'analisi completa dell'opera di Pascoli, un
Novecento letterario da rileggere e ricontestualizzare. Infatti l'impostazione
dello studio va oltre le tradizionali scuole di pensiero e sottolinea
l'importanza dell'incontro tra Pascoli e le culture del Mediterraneo con una
forte componente dialettica sulla presenza araba e orientale tra i versi del
poeta che ha recuperato la figura di Ulisse e il mito di Calipso. La nuova edizione del saggio sarà
tradotta in Francia e in Germania.
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