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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

sabato 5 aprile 2014

Lo studio di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo dedicato al Pascoli de "Nel mare di Calipso. La dissolvenza omerica e l'alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli" sarà tradotto in Francia e Germania ed è stato definito il saggio più innovativo degli ultimi trent'anni


Lo studio di Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo dedicato al Pascoli de "Nel mare di Calipso. La dissolvenza omerica e l'alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli" sarà tradotto in Francia e Germania ed  è stato definito il saggio più innovativo degli ultimi trent'anni.

 
Nell’anno delle celebrazioni  dei 150 anni dalla nascita di Gabriele D’Annunzio il dibattito sulla figura e sull’opera di Giovanni Pascoli resta un punto centale. A far discutere su Pascoli è stato il saggio di Pieedeanco Bruni e Marilena Cavallo “Nel mare di Calipso” (Pellegrini editore). Infatti il Pascoli riletto da Pierfranco Bruni e Marilena Cavallo, per il centenario della morte del poeta di cui si sono chiuse le celebrazioni, è stato definito, dal Sindacato Libero Scrittori Italiani, dopo una attenta indagine editoriale e bibliografica, l'opera più originale e innovativa degli ultimi vent'anni e che ha, manifestamente, dato un notevole contributo alla rilettura e interpretazione di un Pascoli dalle linee guida "rivoluzionarie".  Una ricerca seria, puntuale e vitale per definire una contestualizzazione di un Pascoli dentro il Novecento.
 Il saggio dedicato a Giovanni Pascoli di Marilena Cavallo e Pierfranco Bruni dal titolo suggestivo: "Nel mare di Calipso. La dissolvenza omerica e l'alchimia mediterranea in Giovanni Pascoli" (Luigi Pellegrini Editore), che è parte integrante del Progetto "Etnie e Letteratura" del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, il cui coordinamento è di Pierfranco Bruni, è stato presentato in diverse città italiane, in diversi spazi televisivi della Rai e in numerose strutture istituzionali con studiosi di chiara fama.
 Ufficialmente era stato presentato a Santa Marta, a Roma, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, da personalità come Annamaria Andreoli e Francesco Mercadante oltre a personalità istituzionali. Il saggio nel corso del 2012 – 2013 ha visto tre edizioni e in più occasioni è stato presentato all'interno di una mostra su Pascoli a cura della Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS).
 Il Pascoli di Bruni e Cavallo è un Pascoli in cui la visione mediterranea è profondamente radicata nella cultura dell'incontro tra l'Occidente e l'Oriente. E', certamente, un Pascoli oltre le antologie scolastiche e dentro la ricerca, la rilettura e la ricontestualizzazione di un Novecento che supera completamente gli schemi del positivismo e annuncia un Novecento inquieto e radicato nella presenza nicciana e non solo decadente.
L'ultima edizione si presenta con una elegante copertina che è tratta da un lavoro dell'artista A. Mazza dal titolo: "Scienza  per tutti" risalente al 1909 ed è parte integrante degli "Otto manifesti Belle – Epoque riprodotti per il centenario di Giovanni Pascoli (1912 – 2012)" a cura della Federazione Unitaria Italiana Scrittori (FUIS).
 Il saggio di Bruni e Cavallo è un lavoro che pone all'attenzione, attraverso l'analisi completa dell'opera di Pascoli, un Novecento letterario da rileggere e ricontestualizzare. Infatti l'impostazione dello studio va oltre le tradizionali scuole di pensiero e sottolinea l'importanza dell'incontro tra Pascoli e le culture del Mediterraneo con una forte componente dialettica sulla presenza araba e orientale tra i versi del poeta che ha recuperato la figura di Ulisse e il mito di  Calipso. La nuova edizione del saggio sarà tradotta in Francia e in Germania.

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