Il Sindacato Libero Scrittori Italiani
lancia il ruolo della classicità nella contemporaneità delle culture./Pascoli a
160 anni dalla nascita nell’Anno di Dante e il ruolo della scuola nel Progetto
del Sindacato Libero Scrittori Italiani./Francesco
Mercadante e Pierfranco Bruni:
“La scuola veicolo di cultura tra
la tradizione e la classicità del moderno per il 2015, un invito per rileggere
la civiltà dell’umanesimo dei linguaggi in un confronto tra i saperi profondi”
-
Giovanni Pascoli/Anniversari/sindacatoliberoscrittoritaliani/Dopo
il Centenario della morte - 1912 celebrato con incontri e un convegno
internazionale si ricorda e si celebra Giovanni Pascoli a 160 anni dalla
nascita (1855). Un avvenimento che si lega alla rilettura della letteratura
italiana e non solo del Novecento e permetterà un confronto a tutto tondo, soprattutto
nei Licei, su Pascoli e il mondo classico perché alla luce di questo
anniversario si propone una rilettura degli scritti pascoliani su Dante di cui
si celebrano i 750 anni dalla nascita.
Su entrambi, Pascoli e Dante, il
Sindacato Libero Scrittori e la
Fuis hanno lavorato e continuano in un progetto che li vedrà
impegnati per tutto il 2015 e l’obiettivo è quello di aprire due finestre sul
mondo della cultura: la scuola di ogni ordine e grado e un confronto molto aperto
e serrato con il mondo scientifico. Metodologia didattica e funzione storico –
bibliografica – scientifica sono i due percorsi che il SLSI – FUIS si sono
proposti per un dialogo soprattutto con le nuove generazioni.
Il Pascoli celebrato tra il 2012 e 2013,
nel Centenario della morte, con le diverse edizioni del saggio di Pierfranco
Bruni e Marilena Cavallo, “Il mare di Calipso” (Pellegrini), ha avuto un
riscontro straordinario sia in Italia che in molte realtà culturali di Paesi
esteri. Con il ricordare Pascoli non si vuole ripartire dal Centenario, ma
l’obiettivo è quello di portare nella dialettica culturale gli studi di Pascoli
dedicati a Dante. Un Pascoli non conosciuto, quello che ha affrontato, studiato
Dante pubblicando dei saggi che oggi risultano di grande interesse perché
scavano in una chiave di lettura completamente originale.
Francesco Mercadante,
Presidente del SLSI, ha dichiarato che “Stiamo portando avanti un lavoro che
lascerà il segno e il nostro compito è sempre più quello di aprire confronti
all’interno di una cultura che resta profondamente legata alla tradizione, ma
si ritrova a fare i conti con un dibattito contemporaneo che è sempre privo di
riferimenti o di elementi culturali leggeri. Noi vogliamo partire dai
riferimenti forti e profondi per discutere”.
I 160 anni dalla nascita di Pascoli (nel
2015) sono un elemento per ritornare su un Pascoli che, come ha affermato Pierfranco
Bruni, Vicepresidente del SLSI, e coautore del saggio su Pascoli, “è
completamente fuori dalla visione schematica del ‘filosofo’ del fanciullino,
sul quale bisognerebbe ritornare proprio per alcuni elementi di grande
interpretazione del mondo orientale, e poi perché è necessario, proprio nel
2015, leggere Dante, del quale mi occupo in una stretta relazione con il
pensiero del Novecento, anche attraverso gli scritti di Pascoli che hanno una
loro profonda venatura metaforica. Questo perché ormai il SLSI si è aperto
completamente ad un confronto con i giovani e con le realtà scolastiche, e con una
nuova classe docente e dirigenziale, attraverso studi che riguardano anche la
tipologia delle Antologie e dei testi di letteratura adottati nelle scuole. Il
Sindacato Libero Scrittori ha anche il diritto e il dovere di salvaguardare la
libertà delle culture”.
Pascoli, una nuova discussione nell’anno
di Dante, abbraccia sostanzialmente tutta la storia della letteratura italiana
dal Medioevo al primo Novecento.
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