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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

venerdì 6 marzo 2015

A NIDO D’APE. Lavoratrici salentine si raccontano: quaranta donne ritratte da quaranta giornaliste

          

Dopo il grande successo del primo appuntamento di domenica 1 marzo 2015 prosegue la Rassegna “Itinerario Donna: Bacco & Venere” organizzata dall’ass. Il Faro di Monteroni di Lecce: quattro incontri in cui protagonisti sono vino, attualità, letteratura, poesia ed arte: una contaminazione dei sensi nella percezione di sapori e parole che attraversa il tema dell’essere donna, interpretato da artiste e scrittrici. Il tutto è incorniciato nell’affascinante ed avvolgente scenografia delle cantine vinicole monteronesi.

Domenica 8 marzo alle 18.00, presso le Cantine Mocavero (Contrada Mallacca, Monteroni di Lecce), dove sarà allestita la mostra pittorica di Antonella Schirinzi, ci sarà la presentazione del libro A nido d’ape. Lavoratrici salentine si raccontano: quaranta donne intervistate da quaranta giornaliste (ed. Esperidi) a cura di F. Salsi, I. Marinaci, I. Lia, D. Pastore, V. Murrieri, S. Costa. Interverranno Serena Costa e Veronica Valente, giornaliste.
Segue degustazione offerta da Mocavero Vini.

Il Faro è un'associazione apartitica, no profit; con finalità di solidarietà sociale, basata sul principio delle pari opportunità uomo-donna, volta alla realizzazione di attività educative, socio culturali ed ambientali.

Il volume. Pubblicato nel giugno 2013 (rist. 2014), il libro di ritratti di donne salentine raccontate dalle giornaliste della provincia di Lecce, continua ad essere un piccolo cult. Il ricavato delle vendite sarà interamente devoluto all'associazione “Per un sorriso in più” che opera a supporto dell’Unità di Oncoematologia Pediatrica dell’ospedale Vito Fazzi di Lecce. Un “manuale del buonumore e della speranza” che rende omaggio a quaranta protagoniste della società civile salentina, che si rivelano ripercorrendo la propria esperienza attraverso interviste realizzate da giovani giornaliste. Le donne raccontate in queste pagine si sono affermate in vari ambiti: dalla scienza alla cultura, dal sociale all’arte. Altre hanno fatto scelte in controtendenza e alla carriera dietro ad una scrivania hanno preferito seguire il viscerale attaccamento alla propria terra continuando a fare il mestiere dei loro padri e dei loro nonni: le contadine, le artigiane, persino le pescatrici. Molte tra loro – in un periodo in cui la maternità è un desiderio naturale soffocato per tante ragazze vittime del precariato – hanno anche affiancato orgogliosamente il ruolo di madri a quello di lavoratrici. “Date alle donne occasioni adeguate e sapranno fare di tutto”: lo sosteneva Oscar Wilde e questo libro lo dimostra.

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