Lucia Rotundo, Pietra filosofale, 2014 Cristallo, foglia oro, legno, smalto 58,5x29,8x19,5 cmOpera Unica |
Nel centro storico di Taranto avrà luogo sabato 28 marzo
alle ore 18.00, l'inaugurazione della mostra, intitolata, Tra le pieghe del Sacro. Due presenze femminili nell'arte contemporanea:
Lucilla Catania / Lucia Rotundo, mostra promossa ed
organizzata dalla sezione Arti Visive del progetto nazionale “Mysterium Festival
2015 - tra Fede, Arte, Storia, Tradizione e
Cultura”,
giunto alla sua seconda edizione.
Lucilla Catania
Coni bianchi, 2006-2015. (particolare)
Installazione ambientale
con n.10 elementi (cm 40 x15)
in marmo bianco di Carrara
|
L'importante mostra
ospita, nell'ex-Chiesa di Sant'Andrea degli Armeni (XIV sec.), le opere
realizzate site specific da Lucilla Catania e da Lucia Rotundo
due note artiste italiane appartenenti a
generazioni, formazioni, geografie e linguaggi artistici diversi, invitate dal
critico prof. Paolo Aita per una particolare sensibilità che le accomuna
alla visione del sacro. <<Troviamo nelle opere delle due artiste -
scrive il critico nella presentazione in catalogo - un particolare raccoglimento che si condensa
in forme geometriche ideali. La scultura in queste opere manifesta anche uno
stato ideale della materia, la quale, per attingere a ciò che in noi è più
alto, superiore, entra in dialogo con il sacro. Le forme pure di Lucilla
Catania in genere manifestano una formatività che, al di là della materia, si
rapporta dialetticamente, concretamente, con la natura. In questa
installazione, al contrario, tutto è rastremato, essenzializzato, tendendo ad
eliminare qualsiasi parvenza di umano, aspirando a un dialogo col divino.
Vengono utilizzate le forme geometriche anche per denotare lo sforzo di
allontanamento dal sensibile, dunque arrivare a ciò che è ideale, e portare
l’umano a un livello che non abbia più contatti col quotidiano.(...) L’essenziale incontra la trasparenza
nell’opera di Lucia Rotundo. Ferma restando l’aspirazione al bello,
positivamente cercata attraverso la forma, con un senso di pace nell’aver
trovato il mezzo opportuno per coniugarlo in umani volumi, in Lucia Rotundo
tutto tende all’essenza. Rimane dunque la bellezza, a dare indici esatti ed
eterni per articolare il dialogo col divino. Ma la tensione non è verso la
definizione, ma verso una spoliazione sempre più riuscita, nella quale non
rimanga niente dell’umano, e tutto venga trasfigurato diventando
divino.(...)>>
Lucia Rotundo (Catanzaro,1974). Ha compiuto
studi artistici che ha completato all’Accademia di Belle
Arti. È cultore della materia in Tecniche
per la pittura all’Accademia di Catanzaro. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con
il linguaggio della scultura. La sua poetica,
fondata su una realtà sensibile tra mistica e impegno sociale, si
sviluppa, al tempo stesso, con un linguaggio minimale e concettuale. E' stata
invitata a rassegna nazionali ed internazionali: IX Biennale dei giovani
artisti dell’Europa e del Mediterraneo, Roma, 1999. Ha realizzato per il Museo
del Parco -Centro Internazionale di Scultura all’aperto di Portofino- il Progetto
“El Milagro”,Chiesa degli Angeli, Argentina, 2014; Drink Helleborus,
Museo Allotropya di Antikyra, (Grecia), 2014. Ha esposto in mostre personali,
collettive e di gruppo. Tra le pubblicazioni recenti segnaliamo: Trasparenze tra identità e natura (a
cura di R. Lacarbonara), con testi critici di L. Anelli, R. Cardone, S. Liuzzi,
Collana “Ionica. Cataloghi, biografie, memorie”, diretta da G. Bonomi (Edizioni
Rubbettino, Soveria Mannelli, CZ, 2014). Sue opere sono presenti in collezioni
pubbliche e private.
La mostra resterà
aperta sino al 10 maggio p.v., nella storica Chiesa Sant'Andrea degli Armeni(XIV
sec.), restaurata nel 1984, è gestita dal progetto “Domus Armenorum” che ne
favorisce la fruibilità e la valorizzazione integrata con notevoli eventi
culturali (mostre, conferenze, seminari, workshop) e di valenza nazionale.
Accompagna la mostra
un significativo catalogo realizzato dalle Edizioni Favia, per la Collana di
Arte Contemporanea, “Arte,Territorio e Società”, contenente testi del comitato
scientifico, del curatore, apparato iconografico e note bio-bibliografiche
sulle artiste.
Lucilla Catania (Roma, 1955). Ha compiuto studi artistici che ha completato all'Accademia di Belle Arti.
Già docente di Plastica ornamentale
nei Licei. Opera nel campo della ricerca e della sperimentazione visiva con il
linguaggio della scultura. La sua poetica fonde con coerenza movimento e stasi,
energia, equilibrio e ritmo, dissipando l'oscurità, un dialogo tra passato e
presente guardando al futuro. È stata invitata a rassegne nazionali ed
internazionali: 100%. Periferia, Palazzo delle Esposizioni, Roma, 2012;
XII Quadriennale di Roma; “Aperto 90” Biennale di Venezia; VII Biennale di
Scultura, Skironio Museum, Atene, 1989; IX Biennale di Scultura di Carrara; Nuove trame dell’arte, Gennazzano, 1985.
Ha esposto in mostre personali, collettive e di gruppo. Tra le
pubblicazioni recenti segnaliamo: Lucilla Catania/Stareeandare. Opere
1982-2013, (a cura di L. Barreca e R. Gramiccia), con testi di F. Di
Gennaro, P. D'Amore, A. Imponente), Edizioni DeriveApprodi, Roma, 2013. Sue
opere sono presenti in collezioni pubbliche e private.
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