PRESENZA LUCANA” – 25° Anno –
“Dei delitti e delle pene” di Beccaria compie 250 anni.
Si svolgerà domani sera Venerdì alle ore 18.00, presso la sede di Presenza Lucana, in Via Veneto 106/A Taranto, un incontro della cartella Saggistica per rendere omaggio a Cesare Beccaria autore dell’opera “Dei delitti e delle pene” a 250 anni dalla sua nascita.
Lo scopo delle relazioni è di far conoscere e rafforzare la cultura della vita e far regredire, nell’opinione pubblica, la cultura della morte e della violenza.
All’incontro parteciperanno Dino D’Angella (storico e saggista) e Antonio Morelli (Magistrato) con due temi diversi:
• Ricordando Beccaria, pro Caino – Contro la pena di morte: Dino D’Angella;
• Attualità del pensiero di Beccaria: Antonio Morelli.
L’autore lucano D’Angella ha dato alle stampe un breve volume, formato di sei capitoli, che racchiude uno studio sul testo di Beccaria con delle riflessioni personali contro tutto ciò che è violenza.
L’autore è contro gli stati, circa la metà di quelli esistenti sulla terra, che pensano che la pena di morte sia un deterrente affinché alcuni episodi di violenza non si ripetano.
Alla fine, della bozza inviata, l’autore elenca, con precisione e in ordine alfabetico, tutti i paesi in cui vige la pena di morte.
Per evitare equivoci di sorta egli, dopo, elenca anche gli stati in cui non è in vigore la pena capitale.
La mia lettura è iniziata da queste ultime pagine, e da questa suddivisione, per comprendere quanto il mondo sia diviso.
Il libro di Beccaria ebbe un successo in tutta l’Europa, e aprì un dibattito sulla necessità di riformare i codici penali.
Thomas Jefferson e i padri fondatori degli Stati Uniti d'America, che la lessero direttamente in italiano, ne presero spunto per le nuove leggi costituzionali americane, in particolare per quanto riguarda la posizione a favore delle armi da fuoco. È altresì importante comprendere quanto sia ancora attuale il pensiero di Beccaria anche a distanza di 250 anni. All’illuminista lombardo si devono i concetti fondamentali del diritto penale moderno; è questo il motivo principale che ha spinto l’Associazione Culturale a dedicare, nel suo venticinquesimo anno di attività, un suo Venerdì al grande personaggio, nonno di Alessandro Manzoni. Si deve dar merito a Dino D’Angella di avere pubblicato molti testi legati alla sua Basilicata, che resteranno incisi come pietra miliare nella storia della piccola Regione.
Un gradito ritorno a Presenza Lucana è di Antonio Morelli, ex Presidente del Tribunale dei Minori e del Tribunale Ordinario di Taranto.
Michele Santoro
Nessun commento:
Posta un commento