di Michele Santoro
Si svolgerà, domani 27 Novembre 2015, alle ore 18.00,
pressa la sede di Presenza Lucana in Via Veneto 106/A Taranto, con libero ingresso, un incontro
dedicato alla Storia del Sud che avrà come tema: “Taranto, da Cannata a Cito e
Di Bello”, ultimi volumi scritti da Pinuccio Stea.
Bene ha
fatto l’autore, con un lavoro accurato, a scrivere la storia della città dalla
fine della seconda guerra mondiale sino al 2006, anno delle dimissioni del
primo sindaco donna e del gravissimo dissesto, del Comune, che portò al
commissariamento, per circa un anno. La storia di Taranto, nei cinque volumi, arricchiti
da molte foto, è certamente un testamento storico lasciato ai cittadini per dar
loro, sempre a portata di mano, un testo sul quale leggere avvenimenti accaduti
nell’ambito storico politico amministrativo nella propria città.
Penso
che solo chi aveva rivestito, in passato, ruoli all’interno di un partito, del
consiglio comunale e regionale potesse scrivere, senza cadere in errori, una
storia così complessa com’è stata quella di Taranto in sessant’anni.
Nell’appuntamento
di Venerdì saranno esaminati periodi molto intensi sia della storia nazionale e
sia di quella della città jonica.
Nelle precedenti
presentazioni molti sono stati i punti che hanno evidenziato il passaggio della
storia anche nella nostra città. Punti basilari sono stati l’industrializzazione
con la costruzione del tubificio del 1961 e poi di tutta l’area a caldo a
ridosso del Rione Tamburi.
Come
chiarito in precedenza, il fatto più grave da addebitare ai politici tarantini
è stato, senza dubbio, la chiusura all’Università approvata dal Consiglio
comunale, e la delibera, con la presa d’atto ufficiale, della mancanza delle
condizioni necessarie per richiedere l’istituzione dell’Università a Taranto! Quella
miopia, frutto di una dialettica dei partiti litigiosa e rigida su proprie
convinzioni ha procurato moltissimi danni alla città che le nuove generazioni
stanno ancora pagando a caro prezzo. La mancanza di Università, con tutto il
movimento culturale e scientifico, ha impedito quella crescita che avrebbe formato
classi dirigenti anche amministrative più preparate, in materia, e che
avrebbero affrontato, in tempo, il grave problema ambientale nella nostra
città.
Sino al
1992 il Sindaco era eletto all’interno del Consiglio comunale. Nel 1993 si
svolsero le prime votazioni a elezione diretta. Lo scettro di primo cittadino
fu assegnato a Giancarlo Cito.
E’
questo periodo di grande litigiosità. La stella di Cito.
Il
Centro sinistra non riesce a trovare nel suo interno un candidato forte. Così a
Cito Subentra De Cosmo. Poi nel 2000, la sinistra, oltremodo litigiosa al suo
interno, fa karakiri presentando un candidato non accettato completamente dal
suo elettorato, il questore Valla. Rossana Di Bello è eletta Sindaco, prima
donna nella storia di Taranto, a rivestire questo ruolo.
Poi il
dissesto economico e le dimissioni con la condanna di Rossana Di Bello.
A
Domenico Palmiotti, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno Taranto, il
compito di presentare e intervistare l’autore Pinuccio Stea.
Libero
ingresso per questo importante incontro.
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