PRESENZA
LUCANA – Civiltà Rupestre
Gli ambienti ipogei e la Taranto sotterranea
Mostra fotografica "I Riti" di Sergio Malfatti. (Foto di Michele Santoro) |
Riprendono, Venerdì 15 Gennaio
2016, alle ore 18.00, presso la sede di Presenza Lucana, in Via Veneto 106|A,
con libero ingresso, le attività dei Venerdì Culturali di Presenza Lucana con
un appuntamento della cartella Civiltà Rupestre proposto da Nello De Gregorio
dal titolo: “Gli ambienti ipogei e la Taranto sotterranea”.
A distanza di un
anno, dalla precedente relazione dell’autore, tenuta a Presenza Lucana, molte
cose sono cambiate. In questo periodo sono stati rinvenuti altri ambienti
ipogei, di pregevole fattura, resi fruibili a un gran numero di visitatori con
guide preparate e gentili. Soprattutto,
però è cambiato, e questo è un bene per la città, l’approccio alla materia, con
la consapevolezza che esiste una Taranto sotterranea che aggiunge una ricchezza
in più, alle tante già espresse e raffigurate: dal lungomare, con i suoi
stupendi tramonti, dal castello sia dall’esterno e sia dall’interno, dai vicoli
e i panorami della città vecchia, con il bellissimo Duomo, e dal MARTA, Museo
che rappresenta la punta di diamante per un turista attento e colto. Una città,
la nostra, che ha tutte le caratteristiche, con un mix di attrattive
sufficienti, per essere amata dai turisti di tutto il mondo.
Sta anche a noi, Amministrazione
Comunale, Università e Associazioni, approfittando dello spostamento culturale
al sud, con Matera Capitale, offrire motivazioni sufficienti per presentare le
nostre bellezze e iniziare quel percorso di crescita che ha visto il sud,
sinora, sempre penalizzato in campo turistico. Il lavoro sugli ambienti ipogei,
svolto nella città antica, è di apprezzabile qualità culturale. Il più
importante, per il fascino che emana, è l'ipogeo de
Beaumont Bonelli Bellacicco, una vera attrazione aggiunta, alla
città.
Gli ambienti ipogei, sapientemente, possono
essere base per mostre come quella, dal titolo “I Riti”, presentata nel
Frantoio Normanno di Via Cava dal fotografo Sergio Malfatti, in occasione della
Pasqua 2015 e che è la foto base per il seguente articolo.
Momenti della festa del Natale sono stati
vissuti anche con scene del presepe vivente di San Marzano, coreografo Tony
Borsci.
La Città Vecchia di Taranto, oltre a conservare le tracce della
metropoli della Magna Grecia, reca, in modo evidente, i segni della sua
riorganizzazione bizantina a ridosso dell’anno Mille della nostra era. Tra le
caratteristiche delle forme dell’insediamento tardo antico e altomedievale vi è
la tendenza a ricavare abitazioni, luoghi di culto e ambienti produttivi
scavando il banco calcarenitico. Oggi anche Taranto fa parte della Civiltà
Rupestre ionica.
Nello De Gregorio fondatore dell’Associazione Culturale
Nobilissima Taranto sta continuando con un gruppo di amici e con la sua
Associazione un lavoro di monitoraggio di tutta la città antica, per lungo
tempo abbandonata a se stessa.
Bisogna dare un merito a Marcello Bellacicco e signora per
l’impegno profuso e per essere riusciti a presentare, oggi, a migliaia di
turisti e scolaresche, un vero museo, forse unico nel suo genere.
Michele Santoro
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