Taranto. Giovedì 19 maggio ore 20.00
Sarà presentato nella Sala della Mondadori
di Taranto il romanzo “Che il dio del Sole sia con te” di
Pierfranco Bruni
Il viaggio sciamanico nell’alchimia della
parola
Giovedì 19 maggio alle ore
20.00 la Mondadori di Taranto, via De Cesare 35. presenterà il romanzo “Che
il dio del Sole sia con te” di Pierfranco Bruni. A dialogherà con
Pierfranco Bruni saranno il giornalista della Rai Salvatore Catapano e la
docente e poetessa Paola Mancinelli, la quale leggerà anche delle pagine del
libro.
Si racconta di uno sciamano
che osserva, prega e tollera. Accoglie nella parola il messaggio contemplante
che sembra provenire da una filosofia tutta tibetana. Sul libro è stato
realizzato un Vide: https://www.youtube.com/watch?v=BNw2U7hq9Ew.
È come se i due mondi:
quello buddista e quello sciamanico si incontrassero lungo le vie e lungo i
fiumi, lungo i mari e lungo i deserti e pongono al centro della piazza l’amore.
Sulla via dei monaci tibetani e la pazienza orientale e sciamanica si vive una
ricerca di senso. Un libro molto particolare e completamente diverso rispetto
anche a “La bicicletta di mio padre” nel quale, comunque, compare anche la
figura dello sciamano.
“Che il dio del Sole sia
con te”, Casa Editrice Pellegrini, (anche in E-Book), è un viaggio con il
quale Pierfranco Bruni continua lo scavo del camminatore del silenzio e della solitudine, della parola che non offre
consigli e non propone verità assolute, ma vie verso l’Illuminazione.
È un libro di oltre 160
pagine (Euro 18.00) giocato tra il raccontare la magia degli Indiani nativi e
il verso la cui direzione è focalizzata dalla presenza costante dello Sciamano
ma anche della visione Buddista.
Diverso anche del romanzo
in versi che sta ottenendo grande successo dal titolo: “Asmà e Shadi” e
soprattutto da “La pietra d’Oriente”. Ma si lega però a “Come un volo
d’aquila”, nel quale il mondo sciamanico, l’aquila, la tartaruga incontrano la
devozione di una parola che è un inchino al concetto del Namasté.
“Che il
dio del Sole sia con te” sembra cambiare le carte del viaggio di Pierfranco
Bruni. Anche sul piano culturale. In Bruni, che parte dal mondo cattolico –
cristiano (si pensi a “Paese del vento” nel quale insiste la presenza di un
francescano e al romanzo “Quando fioriscono i rovi” dove è costante il
messaggio di San Paolo così in “La pietra d’Oriente”), è evidente che si supera
la via della religione cattolica, della cultura
cattolica, e si dirige verso un articolato paesaggio esistenziale e metafisico
magico, in cui il senso del mistero è alchimia, ma anche, filosoficamente e
ontologicamente, vicino ad una via prettamente Orientale buddista con accanto
sempre una visione del segno impeccabile del mondo degli sciamani.
Tutto questo, (Bruni lo ha
espresso in diversi suoi studi e conferenze svolte negli ultimi anni), è nel
passaggio dal cattolicesimo all’intreccio buddista sciamanico che è un viaggio
nella metafisica dell’anima. Ma in questo libro, che ha una sua voluta
organicità nello scompaginare l’itinerario narrante, esplode la forza del
raccontare proprio nella tipologia della narrazione.
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