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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

martedì 5 marzo 2019

Riconoscimento a Pierfranco Bruni per la originalità e l’autonomia della interpretazione per i suoi studi su Salvatore Quasimodo con “L’ombra di Platone”


Riconoscimento allo scrittore Pierfranco Bruni per i suoi studi sul Novecento letterario italiano, come Italianista,  e soprattutto per la originalità delle sue interpretazioni estetiche su autori come Pirandello, Alvaro, D’Annunzio, Quasimodo, Pavese. Proprio il suo recente studio su Salvatore Quasimodo dal titolo “L’ombra di Platone” (Il Coscile) è stato oggetto di analisi per una prevalente visione mediterranea del poeta e soprattutto per il suo legame letterario e di ricerca con la grecità attraverso i Lirici Greci.
Pierfranco Bruni, nel suo studio, pone uno sguardo acuto sulla riscoperta da parte di Quasimodo del poeta Magno Greco Leonida, e su questo si sofferma proprio grazie alle traduzioni di Quasimodo.

Un titolo suggestivo quello che Bruni ha dato al testo quasimodiano proprio per non dimenticare che “nella poesia ci sono i ritmi della filosofia”: “Lombra di Platone”. Uno spirito errante nell’ombra della caverna platonica alla ricerca del suo esistenzialismo lirico.
Emerge nel lavoro di Bruni un intellettuale dell’anima che evade da un realismo cronaca per abitare il mito. Un poeta che necessita di vivere il segreto della solitudine per ritornare alla sua isola nell’ascolto del silenzio. Salvatore Quasimodo si configura così nel lavoro letterario di Pierfranco Bruni, che traccia un illuminante viaggio alla riscoperta dell’isola perduta. Un appassionante navigare tra le acque dei Mediterranei in cui il simbolo si tinge di grecità e misticismo.
Un riconoscimento che verrà consegnato a Pierfranco Bruni proprio ad Atene, il 10 marzo prossimo, per sigillare un porto poetico antico e sempre attuale tra i Mediterranei. Pierfranco Bruni, infatti, è stato riconosciuto come “uno scrittore che mostra una profonda autonomia e una originalità nel proporre una chiave di lettura originala e innovativa dell’opera di Salvatore Quasimodo a 60 anni dall’assegnazione del Premio Nobel”.

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