Il nuovo libro di Anna Montella, edito da Ctl Editore e Libeccio Edizioni, con prefazione a cura della giornalista scrittrice Daniela Quieti.
Prima dei social come li conosciamo ora c'erano le chat anonime. Il nickname di fantasia era un pass per entrare in un paese delle meraviglie dove potevi diventare ed essere chiunque...
Dotarsi di un nickname anonimo da cui essere rappresentato in chat era come dar vita a un doppio di se stessi, una sorta di gemello buono o cattivo che si identificava con il proprio e con l’altrui immaginario in chiave virtuale. Dal punto di vista sociale, un autentico fenomeno di costume, un “passatempo” che andava a coinvolgere migliaia di persone in ogni parte del mondo con il rischio concreto di una possibile alienazione dalla vita di tutti i giorni e perdita di contatto con la realtà. Poteva succedere infatti che il doppio, il ”gemello” liberato nel virtuale diventasse più reale ed “originale”, nella sua essenza, di quanto non fosse mai stato o avrebbe mai potuto essere il suo doppio reale nella vita di tutti i giorni.
Del resto il
dr. Jekyll avrebbe, forse, mai potuto essere anche mr. Hyde se quest’ultimo non
avesse già avuto atavica dimora dentro di sé?
Tra ricerca sociologica e
finzione letteraria, il narrato ridisegna uno scenario surreale dove è stato
possibile collocare la storia di fantasia che racconta quel tempo, lasciandone
intravedere i contorni sfumati a chi, in quel tempo, non c’è mai stato.
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http://annamontella.weebly.com/identitagrave-virtuali-al-di-lagrave-dello-specchio.html
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