Rocco
Lofranco, cittadino
Onorario di Pisticci
di Michele Santoro
Si è svolta, all’aperto,
nella bella Piazza Elettra di Marconia, Venerdì 28 Agosto un evento di notevole
interesse per la comunità Pisticcese l’attestazione al cittadino italo-canadese
Rocco Lofranco di cittadino insigne, per l’importante contributo che egli ha
dato nel sociale e nella cultura sia agli italiani emigranti in terra di
Canada, e sia ai cittadini Pisticcesi, con il Club Pisticci.
La serata presentata da
Lucia Gesualdi, è stata impostata in quattro parti con la presentazione della
nuova opera dello studioso, saggista, Giuseppe Coniglio dal titolo: Rocco
Lofranco, Lucano del secolo.
Questa nuova opera di
Coniglio la cinquantatreesima, segue un’altra, presentata nel mese di Agosto sia
a Pisticci e sia a Marconia, dedicata a Domenico Giannace:dal titolo: “Mingo il
ribelle”.
Il primo, dei tanti
interventi della serata è stato quello di Palma Antonio Barbalinardo, autore
del testo “Dal sud al nord”, che da semplice operaio dell’Anic è diventato
caposervizio della Enichem di Milano. Barbalinardo leggendo il testo ha colto
delle analogie tra la sua vita di “cittadino del mondo” e quella di Lofranco.
Entrambi nati e cresciuti nello stesso quartiere e appassionati di calcio.
Palma con un punto di
commozione ha ricordato l’affetto che lo legava alla famiglia Lofranco essendo
egli stato battezzato dalla sorella di Rocco.
Padre Angelo Cipollone, della Comunità dei
Padri Trinitari di Basilicata Sede di Bernalda, dediti all’assistenza degli anziani
e dei ragazzi disabili, ha ricordato l’aiuto che, i Lucani canadesi gli hanno
riservato nella sua visita in Canada.
L’Ordine dei
Padri Trinitari in Basilicata, che adesso opera con l’Istituto
Medico-Psico-Socio-Pedagogico con sede a Venosa, ha acquistato nella
Contrada Scorzone di Bernalda un’azienda per realizzare una fattoria didattica
multifunzionale e una struttura socio -
sanitaria - assistenziale, per il recupero e l’integrazione dei
disabili. Rocco è stato di aiuto nella sua permanenza a Pisticci, a questa
comunità.
Amedeo Cataldo nel suo
intervento ha voluto ricordare il suo compagno di scuola Lofranco elogiando la
generosità dimostrata, nei suoi confronti, durante la visita in Canada. Egli
era molto bravo nel gioco del calcio e sognava di essere un campione nel suo
ruolo. Egli era sì diventato campione ma di vita: un punto di riferimento per
tutti i lucani nel Canada. La sua carriera politica è stata indirizzata a un
impegno sociale intenso.
Il soprano Rina Forte ha
interpretato alternativamente, nell’arco dell’incontro, due canzoni napoletane,
le più conosciute e cantate in tutto il mondo, “Torna a Surriento” dei fratelli
De Curtis, dedicata a Giuseppe Zanardelli, primo Presidente che visitò la terra
di Basilicata, nel 1902, e ‘O sole mio” di Giovanni Capurro e Eduardo Di Capua.
Su questa canzone una sentenza del Tribunale di Torino, nel 2002, ha
riconosciuto come co-autore il maestro Alfredo Mazzucchi, allievo del maestro
Di Capua. Molti sono gli aneddoti legati a questa canzone la più incisa e
venduta nel mondo.
L’incontro è ripreso con
l’intervento di Giuseppe De Matteo, già dirigente scolastico, che ha elogiato
il modo di scrivere popolare di Coniglio invitandolo a continuare a raccontare storie
della Basilicata con quella semplicità che è tipica della sua cultura.
Nella scelta fatta da
Lofranco di emigrare e nella vita condotta fuori dal proprio paese, Di Matteo tramite
il testo di Coniglio, ha “incontrato” un personaggio, che non conosceva e che ora ha avuto modo di apprezzare in
tutte le sue sfaccettature sociali e morali. Una nota di merito, tra tutte, apprezzata
e citata nel testo è quella di aver fatto approvare una legge che offriva la
possibilità agli italiani, che rientravano nel proprio paese, di usufruire la
pensione maturata in Canada.
Nel composito appuntamento,
Coniglio ha presentato Angelica Nuvoletta che interpreterà il ruolo di Maria La
Pastora, brigantessa del rione Dirupo, nell’omonimo film.
Raffaele Salomone, amico d’infanzia
e con la stessa passione per il gioco del calcio, che praticava nella stessa
squadra, si è soffermato su episodi di vita e su tante battaglie combattute tra
i campetti in terra battuta: Salomone ha citato tanti nomi di cittadini
pisticcesi che varrebbe la pena ricordare al pari di Rocco.
Un accorato intervento
quello di Raffaele che ha chiuso citando il grande senso dell’ospitalità dei
lucani e l’attaccamento al paese con due liriche una di Vincenzo Cardarelli e
l’altra di Michele Viggiani.
Il punto clou
dell’appuntamento è stato la nomina di Rocco Lofranco a cittadino insigne di
Pisticci con la consegna di una targa da parte del Sindaco Vito Anio Di Trani,
che nel suo breve discorso si è soffermato con amarezza ai tanti giovani che
son costretti a lasciare la propria terra per affermarsi altrove.
“Anche tu Rocco sei stato
costretto per affermarti ad andar via da Pisticci. Hai dato un impulso notevole
alla comunità italiana del Canada. E’ importante che personaggi come te restino
sul nostro territorio credendo sulle nostre potenzialità.
Essere con la fascia e con
il gonfalone è qualcosa che fa bene anche a me Sindaco. Per questo ti nomino
cittadino onorario di Pisticci consegnandoti una targa” (Sindaco Di Trani)
Nella serata è seguita
un’intervista telefonica fatta da Pino Coniglio a Roberto Bettega che ha giocato
in Canada negli anna ottanta (per due anni) e che ha avuto modo di conoscere
Rocco Lofranco.
L’autore del testo Pino
Coniglio ha chiarito che quando Rocco gli ha chiesto di scrivere la sua
biografia ha concordato che il libro dovesse essere di facile lettura, adatto a
tutti i gusti e le età e che fosse, nel frattempo, rappresentativo della sua
attività intensa economica, politica, sociale e culturale. La richiesta è stata
fatta a Pino Coniglio affinché il libro “profumasse” di lucanità; infatti, anche
il testo è stato stampato dalla Tipografia IMD di Pisticci.
L’autore è rimasto soddisfatto
dalla richiesta fattale, perché, per la prima volta, ha avuto la possibilità di
addentrarsi nel mondo dell’emigrazione, approfondendo quelle che erano le sue
conoscenze in merito. Complimenti all’autore del testo che ha ben descritto il
personaggio che aveva, dentro di se, il concetto di aggregazione. Infatti egli
ha creato, in Canada, prima il Club Lucania e poi Club Pisticci. Nello studio
presentato dal titolo “Rocco Lofranco: Lucano del secolo” le prefazioni sono
state scritte da Salvatore Marra e Lucio Lecce.
In chiusura Rocco Lofranco
ha ringraziato tutti i relatori, il Sindaco per l’onorificenza conferitagli ed
ha consegnato una copia del testo a tutti i presenti.
Il gruppo Folk, “le uagnune
du cupa cupa” hanno cantato, in chiusura, due brani della tradizione canora
pisticcese.
Un plauso all’Associazione
Culturale “La Rinascente” di Donato Vena per aver voluto questo evento e per
averlo curato, tecnicamente, nel migliore dei modi.
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