Domenica 13 dicembre p.v. alle ore 19,30 nella Cripta della Cattedrale di Taranto
(centro storico) sarà presentata una selezione
di opere luminose a tema sacro, intitolate “Venit lux vera” del
noto artista pugliese Giulio De Mitri.
La mostra resterà aperta sino al 24 gennaio 2016.
La mostra promossa e organizzata dall'Arcidiocesi di
Taranto e patrocinata dal Comune di Taranto e dall'Università degli Studi di
Bari è parte integrante della prima edizione del Progetto culturale: “Natale
in Cattedrale, tra Fede, Arte,
Storia e Tradizioni”.
La mostra progettata da don
Emanuele Ferro è curata da Silvano Trevisani e Elena Modio, redattori del
settimanale diocesano “Nuovo Dialogo”.
Le opere di De Mitri
auspicano un percorso di speranza per la realizzazione di un mondo migliore.
“La composizione
di box luminosi, - come scrive Silvano
Trevisani in catalogo - di strutture riflettenti, di solidi di purezza geometrica,
tecnicamente oltre che formalmente impeccabili, vogliono ricondurre
l'espressione a purezza analitica della forma, apparentemente minimalista ma
tecnicamente complessa. Così in “Venit lux vera” si apre con il libro che
compendia il passaggio dalla scultura in bronzo, che aveva caratterizzate sue
installazione nel parco sculture beuysiano di Bolognano o a Sparta,
all'elaborazione della luce: la massa del blocco bronzeo lascia profilare il
raggio luminoso con esplicito significato simbolico. Lo stesso che ritroviamo
nella stella, dalla purezza cristallina e dal valore semantico, che introduce
alla progressione simbolica dei quattro box luminosi che integrano e annunciano
la natività nell'uovo. Il percorso si conclude con un volo luminoso di farfalle,
che racchiude la più recente produzione di De Mitri, che fonda due recenti
importanti installazioni “site specific” a Siena, nel giardino dell'Università,
e ad Arezzo, nella loggia del Vasari. Quelle farfalle che simboleggiano un
anelito spirituale e che spiccano il volo alla luce verso la Luce.”
Per l'occasione è stata
realizzata una pubblicazione per le edizioni “I Quaderni della Cattedrale”
contenenti testi dell'arcivescovo Filippo Santoro, di don Emanuele Ferro,
direttore del settimanale “Nuovo Dialogo” e di Silvano Trevisani, scrittore e
giornalista, apparato iconografico e nota biografica sull'artista.
La mostra resterà aperta
sino al 24 gennaio 2016.
Giulio De Mitri
(Taranto, 1952). Ha compiuto studi
umanistici ed artistici (Accademia di Belle Arti e Università). É titolare
della cattedra di Tecniche e tecnologie delle arti visive nell’Accademia
di Belle Arti di Catanzaro. Impegnato da anni in una ricerca sulla storia e
sull’immaginario della cultura mediterranea. Protagonista italiano della Light
Art. È invitato a numerose esposizioni in Italia e all’estero (Budapest,
Stoccolma, Osaka, Isola di Samothrace, Geraki, Ajdovscina, Porto Alegre,
Philadelfia, Sarajevo, Berlino). Tra le mostre personali e le
rassegne più recenti ricordiamo: 2015, Giulio De Mitri /Cortocircuito. Un viaggio interattivo con la
luce-, Notte Europea dei Ricercatori / Bright 2015, Palazzo
Pubblico, Siena; Giulio De Mitri / Transitorie architetture,
Icastica, Loggiato del Vasari, Arezzo; Giulio De Mitri / In attesa
dell'Alba, Il giardino delle Muse, Giardino di Palazzo Fieravecchia,
Siena; 2014, Light Art Ensemble, Ex-Chiesa di San Carpoforo, Milano;
IV Edizione della Biennale del Fin del Mundo 2014/2015, Argentina e Cile;
Giulio De Mitri / Il corpo e l'anima, Museo F.R.A.C., Baronissi, (SA);
2013, Giulio De Mitri / Esperidi, Studio d'arte contemporanea
“Pino Casagrande”, Roma; Biennali di Venezia
LIV e LII; XV Quadriennale di Roma; 2011, 20 artisti per i
150° dell’Unità d’Italia, Palazzo Reale, Torino. Ha all'attivo numerose pubblicazioni
di carattere monografico e generale (editate da Marsilio, Mazzotta, Skira,
Silvana, De Agostini, Electa, Fabbri, etc.).
Sue opere sono presenti in
Musei, collezioni pubbliche e private.
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