Con
l’introduzione della dirigente scolastica Maria Maddalena Di Maglie e il
coordinamento della docente Luana D’Aloja
Il Liceo De Sanctis Galilei di
Manduria (Taranto) celebra il prossimo giovedì
10 maggio, alle ore 10.30, il Bimillenario di OVIDIO con una mattinata di
studio insieme a Pierfranco Bruni
(autore di diversi saggi su Ovidio e Direttore Archeologo del Mibact, che più
volte ha argomentato le varie sfaccettature della presenza di Ovidio nel
Novecento letterario) su un tema abbastanza emblematico che riguarda
soprattutto gli anni dell’esilio del poeta latino: “Ovidio e la malinconia dell’esilio nel bimillenario della morte”.
I lavori saranno introdotti
dalla Dirigente scolastica Maria
Maddalena Di Maglie che ha
sottolineato, con i diversi eventi, una totale apertura ad un modello
articolato di confronto con le diverse culture, e coordinati dalla
professoressa Luana D’Aloja, che ha
fortemente contribuito a motivare l’iniziativa attraverso un Ovidio fuori dagli
schemi consueti. La manifestazione rientra nelle celebrazioni ovidiane ed è
parte integrante del progetto “Obiettivo prima prova – Seminario per studenti”
del Liceo.
Gli studi ovidiani di Pierfranco Bruni hanno radici
profonde e si sono sviluppati attraverso una chiave di lettura che è quella che
guarda con molta attenzione al legame con la letteratura del Novecento europeo,
e in modo particolare con la poetica dell’esilio.
A questa problematica,
infatti, ha dedicato un libro dal titolo “Nelle notti di Ovidio” (Lupi editore)
che scandaglia la metafisica dell’esilio e del viaggio in un Ovidio molto
originale.
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Maria Maddalena Di Maglie |
Su questo lavoro di Pierfranco Bruni la professoressa Luana D’Aloja ha chiosato:
<<Quando ti accosti
alla lettura di “Nelle notti di Ovidio”
di Pierfranco Bruni , ti aspetti di immergerti nei notturni nostalgici e
malinconici del poeta di Sulmona nel suo esilio a Tomi. In realtà la natura del
libro è ben diversa: sin dalle prime pagine la scrittura ti immerge
gradualmente nella profondità del Mediterraneo, con le sue terre, le sue voci,
i suoi colori,i suoi profumi, i suoi popoli, con un flusso continuo che va da Occidente ad Oriente fino
alle sponde del Mar Nero.
Ovidio, maestro di amore, ma
anche di abbandoni nostalgici e dolorosi, dà voce a quella cultura
mediterranea, ricca di miti e simboli, che vive nei versi di Omero, nella
filosofia di Pitagora, nella poesia di Ibico, nella lirica di Saffo, in
Tibullo, Properzio. Ma nel testo di
Bruni, evidenzia Luana D’Aloja, la lezione ovidiana, nelle sue varie
sfaccettature e forme, vive in D’Annunzio, Ungaretti, in Pavese, in Pirandello.
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Pierfranco Bruni |
Solo dopo questo esame attento
della mediterraneità ovidiana e della sua eredità nella letteratura
occidentale, si arriva alla relegatio
del poeta, al suo viaggio definito ossimoricamente stanziale, e in questi capitoli Ovidio - Bruni, con un graduale
processo di identificazione già avviatosi nelle pagine precedenti, effondendo
il suo dolore per la sua solitudine di esiliato, per il suo essere
straniero,per il suo non essere, venuta meno la scrittura, rivendica
orgogliosamente la sua dignità di uomo e
di poeta. Un dolore, conclude la docente, espresso nella lingua di Roma, ma
pensato e vissuto secondo gli schemi di quella
grecità “ che non è soltanto una
forma simbolica, è l’essere che attraversa le nostre coscienze”>>.
L’evento si svolgerà nella
elegante sede del Teatro De Sanctis del Liceo in via Sorani, Manduria (info. 099
9711201 – www.desanctisgalilei.it).
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