Il tratto dell’estensione di Adua Biagioli Spadi
La Vita Felice Edizioni, Milano, 2018.
Il passaggio evolutivo e sequenziale di
tre maglie di un unico percorso: uno sguardo acceso sulla recezione emozionale
e umana delle vicende della vita, tra incanto e disincanto, gènesi-mondo e
gènesi-io. Quindi siamo di fronte alla germinazione naturale del crescendo
emozionale, un percorso che fluttua intorno alla realtà ricercando una
possibile rinascita nel luogo interiore. La parola poetica si fa linea e
traccia della verità, segno e constatazione, fino al candore e all’autenticità
della visione. La voce poetante fa il suo ingresso nel destino in cui annoda
ricordi, cammini e l’abisso segreto dell’amore.
Dalla sezione “La linea fragile”
Cosa ne
faranno le lune
di questo
cuore in disuso dimmi,
dei tuoi
occhi di foresta che il tempo mi concesse
colpe divise
a schiera quasi fossero
biglie per
gioco, ferite inferte, veleno per piante.
Ho chiesto
alla rosa il senso del fragile,
il precoce
spezzarsi della ghianda:
il silenzio
trova sempre un posto per inserirsi,
scava sempre
il niente e il tutto per estensione.

Da
Luglio 2017 lo stralcio di una poesia tratta da “L’Alba dei papaveri” viene
scolpito su stele in pietra serena e ubicato in località San Pellegrino di
Sambuca Pistoiese per la valorizzazione della cultura e della montagna
(Progetto culturale Parole di Pietra).
Cura
il Sito Internet www.aduabiagioli.it.
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