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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

lunedì 15 febbraio 2021

RUBRICA : PRESENTA IL TUO LIBRO - Sfogliando il tempo di Gabriella Paci

 

“ Sfogliando il tempo “di Gabriella Paci (edizioni Helicon “2021) è una raccolta poetica che si pone come continuum dell’autrice, giunta alla sua quarta raccolta in pochi anni.

La sua poesia si caratterizza per il processo di introspezione, che parte a volte dalla visione di un elemento della natura o del paesaggio che diventano gli elementi da cui nasce appunto la sua ricerca dell’io. Questo lirismo non deve tuttavia farci pensare ad una poesia autoreferenziale: infatti il suo scandaglio interiore, ,che si pone a volte alla ricerca di una verità noumenica, a volte come domanda ,altre volte come affermazione ,diventa messaggio per tutti,e dunque,poesia civile.

Viviamo tutti infatti in un mondo segnato da inquietudini e contraddizioni,in un tempo difficile, che spesso scorre inesorabilmente veloce e dove tutto sembra accaderci senza una nostra scelta :da qui, in questa raccolta, la voglia di ripensare, sfogliando un ipotetico album, ai momenti salienti del passato, a quei sentimenti,emozioni,fatti e persone che hanno disegnato la nostra storia che si colloca, per quanto individuale e soggettiva,in un momento storico in cui ritrovare i momenti di tutti.

La poesia, dunque, si pone come messaggio condivisibile e sicuramente condiviso in quanto portatrice di memoria individuale e collettiva.

Arriva infatti il momento in cui “la curva del tempo”, intesa come percorso convesso che da un punto di partenza arriva al suo apice per poi iniziare la discesa, che non appare facile, anzi, tutt’altro, anche a causa del tempo in cui stiamo vivendo,caratterizzato da questa terribile pandemia, ci spinge a volgere gli occhi al passato, per ritrovare emozioni mai dimenticate e prolungarne così idealmente la durata.

E’ la prima sezione del libro :Passate stagioni”dove i ricordi dell’infanzia con i suoi miti e le sue ingenuità o quelli dell’adolescenza con i primi turbamenti amorosi fatti di scoperte gioiose ma anche delle prime cocenti delusioni rivivono e in un certo modo moltiplicano nel tempo quelle emozioni e quel sentire e vedere la realtà come si legge nella poesia “Eravamo “

Eravamo

Eravamo pronti a saltare il confine

cavalcando  sogni non spesi :

 

nella gola sete di vita

 negli occhi  colore dei desideri

nelle gambe voglia di andare

nelle tasche carte geografiche

a seguire la  strada del cuore.

 

Avevamo alle spalle un passato di piombo

ma  di nuovo Battisti cantava l’amore:

 

era bello sentirsi aquiloni

sospesi su discese azzurre

e risalite in cieli aperti mentre

tra i fili d’erba le parole

sbocciavano  promesse dal

profumo di un’estate infinita,

sedotta dalla luna che apriva

scenari di sogni intoccabili.

 

Nella seconda sezione”tempo fragile “c’è la poesia dedicata anche alla pandemia ed è qui che in modo più immediato la parola poetica si fa interprete del disagio e dell’inquietudine che caratterizzano questo periodo che costituisce un presente ancora più incerto e problematico di prima, anche se c’è l’apertura,irrinunciabile, alla speranza di una nuova  stagione.

Infine l’ultima sezione “Ricorrenze “ è un tempo atemporale poiché lo sguardo a fatti  rilevanti afferenti a catastrofi ambientali,  disastri umani o,atteggiamenti o posizioni si colloca nella consapevolezza che certi eventi,pur cambiando le circostanze o i protagonisti,si ripetono nel tempo e ,dunque “ricorrono”

Dice infatti Fernanda Caprilli nella prefazione:

…”È questo un percorso che, dall’Io e dall’introspezione che caratterizza la poesia della Paci, di tipo emotivo e sentimentale, approda, ad una attenta lettura, a considerazioni di carattere più generale che mettono l’Io a confronto non solo con se stesso ma anche con gli altri. Ecco allora che in Ricorrenze appare evidente come questa generalizzazione tenda a trasferire il particolare nell’universale, facendo sì che ognuno di noi possa riconoscersi nella dimensione umana che caratterizza l’uomo contemporaneo…”

 La lettura di questo volumetto, come degli altri, reperibili e acquistabili on line nel profilo dell’autrice, è un atto liberatorio e di arricchimento della propria sensibilità poiché,come detto è espressione di un sentire che diventa collettivo e permette di estraniare ma anche di dare contorni alle proprie ansie,turbamenti, sentimenti di dolcezza e di amore.

L’espressione si plasma sul contenuto e diventa un tutt’uno con questo senza essere mai gridata o ermetica, pur adottando talvolta metafore e termini preziosi per dare maggiore musicalità al verso che non segue una rima ma, come è logico, fa dell’armonia lessicale il suo mezzo espressivo indurendosi o addolcendosi a seconda del concetto da esprimere poiché è solo con “quelle parole “ e non con altre che l’autrice trova corrispondenza al suo sentire.

Gabriella Paci

 

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