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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

lunedì 18 agosto 2014

Fabrizio De André tra Alberto Bevilacqua e Pierfranco Bruni

Alberto Bevilacqua, nello scritto su De André, ha affermato che Pierfranco Bruni è “Un saggista e un poeta che è una garanzia, fra i più lucidi e attenti nello studio delle correlazioni fra i ‘personaggi creatividel secolo”
 
Nel recente libro dedicato ad Alberto Bevilacqua, ad un anno dalla scomparsa, di Pierfranco Bruni c’è un capitolo in cui Bevilacqua scrive del lavoro dello stesso Bruni su Fabrizio De André.
 
Si tratta di una documentazione importante e testimonia soprattutto la competenza musicale di Alberto Bevilacqua nel confrontarsi con autori come il poeta de “La canzone dell’amore perduto”.
 
Pierfranco Bruni, che a Fabrizio De Andrè si è rivolto in più occasioni con libri, saggi (editi anche da Rizzoli), conferenze, incontri che hanno posto all’attenzione il legame tra poesia e musica, risulta, per Bevilacqua, uno dei maggiori conoscitori dell’opera letteraria e musicale del poeta e cantautore genovese filtrando i grandi processi letterari.
Il libro di Pierfranco Bruni che omaggia Bevilacqua è stato pubblicato, in questi giorni dall’editore Pellegrini dal titolo: “Spegnersi per non consumarsi. Io e Alberto Bevilacqua”, già in edizione eBook, pone all’attenzione sia l’aspetto letterario che il legame di profondo affetto tra i due scrittori.
Bruni nel 2000 aveva pubblicato la prima edizione del “Fabrizio De André. Il cantico del sognatore mediterraneo”, che ha visto, successivamente, ben quattro nuove versioni arricchito da foto concesse dalla Fondazione De André e da Dori Ghezzi.
Nel sottolineare le articolazioni letterarie di Bevilacqua, Bruni ripropone la chiave di lettura di un rapporto tra lo scrittore de “La Califfa”, il cantautore genovese e l’afflato lirico dello stesso Bruni rivolto al mondo mediterraneo dell’autore di “Anime salve”.
Infatti Bevilacqua, riferendosi a Pierfranco Bruni, della edizione del 2002, ebbe a dire che Bruni è “un saggista e un poeta che è una garanzia, fra i più lucidi e attenti nello studio delle correlazioni fra i ‘personaggi creativi’ del secolo, senza condizionamenti di scuole o di parti. Lo definirei: ‘Un mistico del talento, dovunque esista’.” 
E ancora, Bevilacqua analizzando il testo di Bruni sottolinea: “Ci troviamo di fronte a una vera e propria narrazione in cui la letteratura (quante citazioni,  appropriate, naturali, dai poeti di ogni tempo, non per sfoggio di cultura, bensì per trasmettere emozioni) si intreccia con la vita”.
Aggiunge sempre Bevilacqua: “Queste pagine che mi hanno toccato non definiscono solo il cantautore, ma un personaggio che ha caratterizzato il ‘pensare’ di alcune generazioni”.
Pierfranco Bruni articola il suo lavoro su Alberto Bevilacqua attraversando le sue opere, ma soprattutto i suoi incontri. Si tratta di un primo libro su Bevilacqua che presenta un’eleganza di linguaggio e una originare struttura narrativa.

Già dai prossimi sono previsti incontri e presentazioni per ricordare Alberto Bevilacqua scomparso il 9 settembre del 2013.

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