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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

mercoledì 22 aprile 2015

“La cercatrice di sogni” di Fabiola Danese a Taranto il 23 aprile

Presentazione del romanzo fantasy La cercatrice di sogni

Giovedì 23 aprile la Libreria Ubik (partner del Progetto IsolArcobaleno), alle ore 18.30, ospiterà, presso la sala conferenze al primo piano in Via Di Palma #69, la prima presentazione del romanzo fantasy La cercatrice di sogni di Fabiola Danese, promossa dalla Hermes Academy Onlus. Converserà con lautrice lattore e scrittore Luigi Pignatelli, che darà anche lettura delle pagine più significative dellopera prima della venticinquenne scrittrice tarantina, laureata in editoria e giornalismo, la quale in una recente intervista ha dichiarato: “La mia storia e i miei personaggi non combattono battaglie epiche tra bene e male, ma si concentrano a vivere le proprie vite, a sfidare il proprio destino per avere un futuro migliore. Insomma combattono le battaglie di tutti, forse è per questo che è semplice riconoscersi in loro.
La partecipazione è libera e gratuita.


Nyx ha diciassette anni e un nome greco che ricorda la notte e i suoi misteri. Da quando ha perso i suoi genitori vive con la sorella Eris, che è tutto ciò che resta della sua famiglia e delle sue radici. Il suo migliore amico, Tris, è lunica persona al mondo a conoscere il più grande segreto di Nyx: ogni notte, quando si addormenta, lei raggiunge le anime perdute e le accompagna verso il loro destino. A stravolgere lequilibrio della sua vita arriverà Aries, un ragazzo dai magnetici occhi verdi che la segue dappertutto e nasconde dentro di sé lati oscuri che neppure ricorda di possedere.
Tra sogni e visioni, amori difficili e amicizie sullorlo del precipizio, Fabiola Danese racconta con grande maestria il mondo onirico che vive in ognuno di noi. Perché non cè niente che lamore non possa sconfiggere, neppure lincubo più devastante.

A seguire un passaggio del romanzo.
Aries, dall’altra parte del campo, vide Nyx ansimare e correre a perdifiato, e cercò di immaginare cosa la spingesse a un tale ritmo. Non aveva voluto svegliarla quella mattina, per non rischiare di farle perdere energie importanti. Lo vedeva quanto si stava sforzando per salvare ciò che restava dei suoi ricordi e non avrebbe permesso a nessuno di farle del male. Sentiva di doverla proteggere da tutto, anche se lei aveva l’aria di una che se l’era sempre saputa cavare; avevano un dolore in comune e sapeva di desiderare che fosse qualcos’altro a unirli. Avrebbe voluto conoscere com’era davvero, avrebbe voluto consolarla semmai fosse stata triste, voleva poterle dire che sarebbe andato tutto bene, anche quando forse non ce n’era bisogno. Voleva viverla, di questo era certo, ma sentiva anche che qualcosa dentro di lui non andava, per quanto si sforzasse di concedersi delle emozioni, sentiva sempre il bisogno di fermarsi un attimo prima di essere veramente felice e questo lo stava spezzando dentro.

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