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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

giovedì 21 aprile 2016

Il Sud e la nobiltà dei Bruni Gaudinieri a Cosenza

Cosenza, a Villa Rendano, organizza un incontro sulla storia dei “Cinque fratelli” di Micol e Pierfranco Bruni  nella nobiltà calabrese e il Regno di Napoli nel vissuto della famiglia dei Bruni – Gaudinieri


Giovedì 28 Aprile a Cosenza incontro sul romanzo storico “Cinque fratelli. I Bruni - Gaudinieri nel vissuto di una nobiltà” di Micol e Pierfranco Bruni edito dalla Casa editrice Pellegrini. La manifestazione è  organizzata dalla Società Dante Alighieri, dalla Villa Rendano e dalla Pellegrini editore.

L’incontro, che si svolgerà nella lussuosa e nobiliare Villa Rendano di Cosenza, via Triglio 21, alle ore 18.00, sarà introdotta da Maria Cristina Parise Martirano, Presidente del Comitato Dante Alighieri di Cosenza e coordinata da Antonietta Cozza, Addetto stampa LPE. Relazioneranno lo storico e scrittore Coriolano Martirano e il critico letterario Alberco Guarnieri. 

Nel corso della serata verrà proiettato un Video dedicato alla storia della famiglia, realizzato da Anna Montella, visibile  su: 
https://www.youtube.com/watch?v=IiGEJhkTxHI.

Nel libro di Micol e Pierfranco Bruni si racconta la storia del Sud nella nobiltà del Regno di Napoli. È la storia di una famiglia borghese, nobile e militare da fine Ottocento ai giorni nostri. Cosenza è il centro di questa nobiliare famiglia.

È un raccontare uno spaccato del Regno di Napoli attraverso la tradizione della famiglia Gaudinieri-Bruni, una famiglia stemmata, che ha segnato un percorso, in quella civiltà aristocratica e nobiliare, che ha visto come riferimento alcuni centri del Sud Italia e in particolare: San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Cosenza, Terranova da Sibari, Acri oltre che Cagliari.
Micol e Pierfranco Bruni hanno ricostruitola storia di una famiglia attraversandola con un linguaggio narrativo. I cinque fratelli sono Adolfo (commerciante), Mariano (matematico e intellettuale), Virgilio Italo (commerciante e possidente terriero), Luigi (segretario comunale) e Pietro (geometra ed esperto di fotografia d’arte).
Si parte però dalla famiglia d’origine, ovvero da Francesco Ermete (Alfredo) Bruni di San Lorenzo del Vallo e da Giulia Gaudinieri di Spezzano Albanese.
Il commercio e la nobiltà incontrano due famiglie che sono possidenti agrarie. È il mondo delle professioni che apre prospettive sia culturali che tecnico-amministrative. La nobiltà militare è stata testimoniata dal colonnello Agostino Gaudinieri, più volte decorato nella Grande Guerra, che è parte integrante tra le pagine del libro.
Si parla di una famiglia, quella dei Gaudinieri-Bruni, ma si propone uno scavo meticoloso e speculare e una interpretazione nell’evoluzione delle risorse, delle economie e delle nuove forme aristocratiche nella Calabria del Nord e del Regno di Napoli.
Il libro si chiude con uno studio che lega la famiglia al culto paolano, documentato, grazie alla attestazione della Platea Gaudinieri dalla quale si evince il segno tangibile della comunanza tra l’Ordine dei Minimi e i Gaudinieri in una profonda visione cristiana. Un romanzo che si apre alla storia e vive con intensità il senso della tradizione e della memoria

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