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mercoledì 28 dicembre 2016

Lectio Magistralis di PIERFRANCO BRUNI a MONACO DI BAVIERA per Celebrare i 190 anni dalla morte di UGO FOSCOLO








A 190 ANNI DELLA MORTE DI UGO FOSCOLO 
Lectio Magistralis di PIERFRANCO BRUNI a MONACO DI BAVIERA per  Celebrare i 190 anni dalla morte di UGO FOSCOLO

“Ugo Foscolo. L’inquietudine dell’intellettuale moderno nell’eresia
del rivoluzionario”.

Pierfranco Bruni: “Ugo Foscolo è un eretico rivoluzionario. Il dolore dell’inquietudine non è solo tra le sue pagine. È  soprattutto nel sua vita di costante Ulisse in fuga


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A 190 dalla morte di Ugo Foscolo si celebrerà l’opera del poeta e in modo particolare si punterà l’attenzione sul ruolo dell’intellettuale nel contesto poetico. La rivoluzione e l’eresia. Un binomio che permette di leggere Ugo Foscolo tra il superamento della Ragione e la “rappresentazione” del rivoluzionario nella sua attualità.

Ugo Foscolo. L’inquietudine dell’intellettuale moderno nell’eresia del rivoluzionario”. È il titolo della Lectio Magistralis che Pierfranco Bruni svolgerà martedì 31 gennaio 2017 a Monaco di Baviera (Istituto delle Culture Italo – Germaniche) per ricordare Foscolo a 190 anni dalla morte. Pierfranco Bruni si soffermerà sul rapporto della modernità dell’inquietudine nel superamento delle forme dell’Illuminismo e il rivoluzionario nell’eresia.
Il tema centrale riguarda il ruolo che ha svolto Foscolo a cominciare dall’ode “A Luigi Pallavicina” e all’ode “Bonaparte liberatore” passando attraverso “Dell’origine e dell’ufficio della letteratura” sino a toccare i suoi saggi su Petrarca, su Boccaccio, su Dante.
Ma è l’impegno del Foscolo che emerge dalle “Ultime lettere di Jacopo Ortis” che diventa il fulcro intorno al quale ruota la visione post illuminista e prettamente romantica e risorgimentale oltre che rivoluzionaria nell’eresia.
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“Su questi aspetti, osserva Pierfranco Bruni,  scrittore e Vice Presidente nazionale del Sindacato Libero Scrittori Italiani, bisogna attentamente riflettere attraverso elementi filosofici, grazie ai quali si cerca di sottolineare come il Foscolo vada oltre l’Illuminismo e segna l’inizio di quella decadenza post rinascimentale sino a toccare l’estetica e l’inquietudine dannunziana”.
“Infatti, dichiara ancora Bruni, il legame tra Foscolo e D’Annunzio è uno dei perni fondamentali. Uno studio di intellettuali militanti e anticonformisti che sono in trincea da anni per proporre una chiave di lettura innovativa”.
La figura e l’opera di Ugo Foscolo,  nato a Zante nel 1778  morto Turnham Green nel 1827 diventa, secondo Pierfranco Bruni,il fulcro dell’inquieto decadentismo e dell’uomo completamente libero ed eretico che rompe gli schemi sia dell’Illuminismo che del Romanticismo e si intaglia nella modernità del cuore dell’uomo.
“Sull’inquieto della modernità si scava tra i testi di Foscolo, chiarisce Bruni, ed emerge un Foscolo nostro contemporaneo, anticipatore della tragedia ‘nicciana’. Un Ulisse in costante fuga e non in viaggio. Una fuga esistenziale, metafisica e geografica”.


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