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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

martedì 13 giugno 2017

Pierfranco Bruni presenta i simboli del Mediterraneo di Costa venerdì 16 giugno


Alla Biblioteca nazionale di Cosenza del Mibact
Pierfranco Bruni presenta i simboli del Mediterraneo di Costa venerdì 16 giugno

Perché uno scrive, e che cosa scrive? Un intellettuale, un architetto, un professore d'università un bel giorno decide di avere qualcosa da mettere nero su bianco e scrive un romanzo. Un romanzo ch'è un atto d'amore verso la sua infanzia, verso la musica d'opera, verso i romanzi che non vorrebbe finissero mai.
Nella biblioteca paterna, confessa solo alla fine del libro, lui ha attinto a piene mani, quand'era giovanissimo: libri di tutti i generi, libretti d'opera, stampe, oggetti... e per scrivere, dice Bolano, basta ricordare. Di bastare, in verità non basta ché ci vuole altro, oltre la tecnica. Ed Enrico Costa ce l'ha e ha l'amore per accostare e intersecare cose diverse: dall'architettura alla musica, dall'avventura alla storia, dal Mediterraneo, dalla fantasia all'erotismo, dalla gastronomia al mito.
Che fa, prende due libretti d'opera e li muta in trame di libro. Fine. Fine?! Macché... non gli piacciono le (belle) storie che finiscono, pure se con un e vissero felici e contenti, e dunque le fa continuare, in maniera tale che i personaggi di Un Turco Napoletano e Un'Italiana ad Algeri s'incontrano fra loro - addirittura!
Di questo e altro, parleremo venerdì prossimo, 16 giugno, al Salotto Letterario della Biblioteca Nazionale di Cosenza, con, ovviamente intermezzi musicali di Rossini. 
C'è Napoli, la Calabria, il romanzo barocco e ... l'inutilità del romanzo il cui fine è la meraviglia.

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