Installazioni site specific delle
artiste Lucia Rotundo e Maria Teresa Sorbara
Sabato 29 dicembre p.v., nell'ambito della II Edizione
della "Notte bianca dell'Archeologia", l'ATI-Associazione
Temporanea di Imprese "Taranto Sotterranea" (costituita dalle
Coop. Ethra, Novelune, Polisviluppo) unitamente al CRAC Puglia (Centro
di Ricerca Arte Contemporanea) della Fondazione Rocco Spani onlus di Taranto,
promuovono ed organizzano due importanti eventi di arte contemporanea dal
titolo “SACRALIA,
DAL MITO ELLENISTICO ALLA CRISTIANITÀ. Percorsi di Archeologia
Urbana e di Arte Contemporanea.”
Sono state invitate, per il suddetto evento, due note artiste italiane: Lucia
Rotundo e Maria Teresa Sorbara per la ricerca artistica e la qualità
espressiva dei loro progetti istallativi-ambientali site specific.
Con il segno magico e indelebile dell'arte contemporanea due storiche locations,
l'area archeologica della Necropoli, di epoca greca (di via Marche) e la
Cripta del Redentore (di via Terni), saranno coinvolte e contaminate dai
progetti delle due artiste, e rivivranno una nuova vitalità.
Nell'area archeologica della Cripta del Redentore di via Terni, l'artista
Lucia Rotundo, scultrice e docente di Scultura all'Accademia di
Belle Arti di Perugia, installerà l'opera “Sacre simbologie”
che sintetizza in sei segni-simboli i principi della Cristianità: un essenziale
viaggio nella memoria storica e nella fede cristiana. Elementi minimalisti che
costelleranno la Cripta del Redentore, evocando un ulteriore flusso di energia
spirituale, che già di per sé permea
l'antico ipogeo. Un'opera installativa, come afferma il critico Maria
Letizia Paiato, “che nel ripercorrere a ritroso le radici della nostra cultura
religiosa parla quanto mai del presente e di quell'esigenza di ritrovare
l'ascolto, ossia di ridare sostanza al vero significato della preghiera.”
Invece, nell'area archeologica della Necropoli di epoca greca di via
Marche, l'artista Maria
Teresa Sorbara, scultrice e docente di Discipline
plastiche a Liceo artistico di Bustarstizio (VA), installerà l'opera “Fertilità
multipla” che coinvolgerà il potenziale fruitore in una silente attesa.
Un offertorio alle divinità greche della terra, del grano e dell'acqua.
“Fertilità multipla - afferma il critico Maria Letizia Paiato - in sintesi è
una vera e propria metafora della ricchezza celata nella contemporaneità.”
I due eventi sono curati e presentati da Maria Letizia Paiato, critico e
docente di Storia dell'arte all'Accademia di Belle Arti di Lecce e da Silvano
Trevisani, scrittore e giornalista, direttore della rivista culturale
“L'Officina”.
Le due opere istallative delle artiste – affermano i critici
curatori – sono pregne di grandi valori
e significati, esalteranno gli spazi archeologici, dando nuovo slancio e
vitalità all'immaginazione, alla storia e al mistero del sacro.
Le due opere istallative resteranno aperte sino al 30 gennaio 2019.
Info:
ATI/ “Taranto Sotterranea”, tel.n.+39 3476122488,
email: info@tarantosotterranea.it
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