Sabato
19 novembre p.v. finissage della 57^
Edizione del Premio Campigna 2016, assegnato, dalla direzione scientifica del Premio, prof. Renato
Barilli, all'affermato artista pugliese Giulio De Mitri.
Giulio De Mitri, Ultima cena, 2016. Installazione ambientale |
L'edizione
2016 del prestigioso Premio Campigna, evento di respiro nazionale e
internazionale, si rinnova nella forma e nei contenuti, assegnando questa
edizione del premio all'artista che, nella cosiddetta civiltà post-moderna, o
meglio, nell'era della globalizzazione, delle nanotecnologie e della rete,
rifugge dalle regole del mercato e dagli
imperativi di moda, perseguendo una strategia che premia il rigore, la
chiarezza ed una rinnovata esigenza spirituale.
Su
questi fondamentali presupposti la direzione scientifica del Premio assegna
all'artista innovativo e sperimentale Giulio De Mitri il Premio con la seguente
motivazione: “La sua ricerca poetica e filosofica al tempo stesso, sancisce un
percorso coerente e rigoroso, impegnato da anni tra identità, tecnologia e
mistica liricità, ma fedele al proprio tempo e alla propria storia.”
Giulio De Mitri, Il giardino di Psyché, 2016, opera pubblica site specific e permanente |
Il Premio, quest'anno, è consistito nel fare
realizzare all'artista premiato tre speciale progetti: un'opera pubblica,
site specific e permanente, installata nel grande Parco
Internazionale di Scultura all'aperto, lungo il fluviale di Santa Sofia, già
sede di un'importante collezione di imponenti sculture di maestri dell'arte
contemporanea; una mostra antologica con opere 2006-2016 nella
Galleria d'arte contemporanea “Vero Stoppioni” di Santa Sofia, direzione di una
residenza dedicata alla giovane creatività.
Tre progetti, tre percorsi all'insegna
della cultura e dell'arte contemporanea che caratterizzano, ancora una
volta, il prestigio del Premio Campigna.
Momento di fattiva fertilità e di “luce ancestrale”, grazie alle opere luminose
dell'artista che abilmente manipola gli elementi della natura e gli strumenti
della tecnologia, seguendo, come scrive Renato Barilli, nella presentazione in
catalogo, “un percorso
rovesciato rispetto a quello mitico compiuto da Prometeo. Egli aveva rubato una
fiammella all’Olimpo degli dei, trascinandola sulla Terra, e dunque
abbassandola, degradandola. De Mitri invece è partito dal profondo del mare, ma
traendone ugualmente un guizzo, una carica di energia, che poi ha portato
fuori, all’aria, all’aperto, avviandolo a un processo di consolidamento. E
dunque anche in questo caso siamo in presenza di una sfida agli Dei, quasi come
dare di nuovo una scalata all’Olimpo, e dunque commettendo un gesto di grande
orgoglio, ispirato alla sicurezza che ci dà al giorno d’oggi il pieno possesso
della tecnologia.”
Un'importante
pubblicazione, curata dal prof. Barilli, intitolata Giulio De Mitri
/AttraversaMenti in luce, documenta e mette in rilievo l'opera di De Mitri,
svolta in questa edizione del Premio. La pubblicazione, edita per le Edizioni
Gangemi di Roma, si arricchisce di contributi critici che spaziano da Renato
Barilli a Claudio Spadoni, da Luigi Paolo Finizio a Roberto Lacarbonara, da
Silvano Trevisani a Caterina Mambrini, a Sara Liuzzi.
La pubblicazione verrà presentata, in occasione del finissage, dalla prof.ssa Caterina Mambrini, storica dell'arte, nonché direttrice della Galleria di arte contemporanea “Vero Stoppioni”.
La pubblicazione verrà presentata, in occasione del finissage, dalla prof.ssa Caterina Mambrini, storica dell'arte, nonché direttrice della Galleria di arte contemporanea “Vero Stoppioni”.
Comune di Santa Sofia (FC), 11 novembre 2016
Ufficio comunicazione e P.R.
(Dott.ssa Francesca Renzi)
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