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sul blog del Caffè Letterario La Luna e il Drago

martedì 10 maggio 2022

“Fino alla carne viva” la silloge di esordio di Antonino Impellizzeri

 

Fino alla carne viva” è una silloge contenente liriche in rima alternata intrecciate in metrica tipica del sonetto in una continua ricerca stilistica protesa verso le origini; non mancano anche versi liberi così come la presenza di contaminazioni quali haiku e tanka, ne sono esempio “Acedia”, “Invideo” o “Imero”, che meglio si prestano alla lettura istantanea e alla diffusione sui social.

La stesura delle liriche abbraccia un arco di tempo abbastanza lungo, e percorre le vicende della vita che scandiscono e scalfiscono l'anima, viaggi, esperienze in varie parti d’Italia e oltremare, vicende legate al quotidiano, che si condensano in parole da raccontare, in significati profondi celati dietro metafore e similitudini. Lo scritto ora musicale, ora evocativo si presenta nel duplice significato, descrittivo e morale.

La raccolta contiene una mescolanza tematica strutturata in capitoli, che contengono a loro volta, tante poesie quanto è il numero indicante il capitolo.

Il capitolo I intitolato “Damna luna” (luna calante) presenta un’ode, appunto, dedicata alla luna, in quanto una e unico satellite della terra, che in questo caso veste i panni e la “pelle di ingenua fanciulla”.
Il capitolo II rappresenta il “Duellum” tra due componimenti che sono antitesi dei sentimenti umani, da una parte l’amore, l’ammirazione, il trionfo, la speranza e dall’altro la sconfitta, la discordia, l’ineluttabilità, la rassegnazione, una contrapposizione che si ritrova anche nella metrica, un componimento libero contrapposto ad un costrutto poetico rigorosamente in versi tipici del sonetto.
“Trinitatis” è il III capitolo attraversato dal tema religioso, tra le poesie il tradimento di Cristo in “Trenta denari”, o “Sulla stessa terra” monito ai “battezzati da ogni Cristo lontani”.
I quattro elementi principali che compongono la vita vengono esaltati nel capitolo IV, nella loro visione più pessimistica, infatti in “Terra di spighe e di piaghe” l’elemento Fuoco è distruttore di una Sicilia “svestita” di spighe e dalle sue piaghe, in “Migranti” l’acqua e precisamente il “Mare di Mezzo” abbraccia stretto nella sua marea ogni disperato, “Aether” è una nostalgica rima per Etere, quell’Aria pura che si respirava un tempo prima che il cielo venisse graffiato da scie chimiche, fumi di ciminiere e raffinerie, ed infine, “Terra mai sazia”, omaggio ai “Carusi”, i giovani figli della Sicilia che furono inghiottiti a centinaia dall’elemento Terra nelle miniere.
Il capitolo V, “Gaudium capio” (per la gioia, il diletto), rappresenta lo scrivere per passione, il cimentarsi “nel bianco a verdeggiare” e contiene poesie sulle cose terrene, umane a volte spicciole e semplici, come i “Fiocchi”di neve.
Nel capitolo VI “Patria mea”, la protagonista è Leonforte e tutto ciò che la riguarda, dagli angoli, i colori, i suoni delle sue vie alla descrizione del rito del Venerdì Santo per giungere fino alla nostalgica “Ultimo del Viale degli alberi” o alla profonda Ai Figli di Leonforte” dedicata ai Caduti della 1^ Guerra Mondiale e al monumento ad essi intitolato posto nella piazza principale della città.
SALIGIA è il titolo del capitolo VII, è l’acronimo di Superbia, Avarizia, Lussuria, Invidia, Gola, Ira e Accidia, i sette peccati capitali, il filo conduttore di questo paragrafo, un componimento per ogni vizio.
Ad vivum reseco” (Fino alla carne viva), è titolo del capitolo 8, con componimenti dai temi sociali più impegnativi, penetranti “fino alla carne viva”, femminicidio, bullismo, alcolismogiovanile, guerra, visti in chiave allegorica con una descrizione ricca di simboliche metafore.

Breve nota biografica:
Antonino Impellizzeri,
laureato in Giurisprudenza, ha conseguito un Master in Security e Intelligence - Analisi e Gestione. Ama la sua Leonforte e vive la vita scrivendola. Poesie e racconti brevi inondano le sue notti scure, quando sul bianco si cimenta a verdeggiare.
Coltiva la passione per la letteratura e sperimenta poesie in metrica, dime novels e brevi racconti, riscuotendo consensi e riconoscimenti. Sue opere sono state tradotte in lingua esperanto, inglese e spagnolo e pubblicate in varie antologie.
Insignito di Croce di Secondo Grado al merito dalla Croce Rossa della Repubblica di San Marino, è delegato provinciale dell’Associazione Siciliana Arte e Scienza per la provincia di Enna e membro del Consiglio Direttivo, ha scritto per la redazione di Seven Blog, collabora con Polyglot Poetry Magazine e con la rivista Eco Siciliano, periodico argentino dell’Associazione “Familias Sicilianas de Paranà”. 
Fino alla Carne viva è la sua opera prima con Sikè - Euno edizioni.

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